Striscia la Notizia entra nel Guinness dei Primati

 Nella puntata in onda stasera, Striscia la notizia riceverà il Guinness dei Primati come “più longevo programma televisivo satirico di informazione per numero di puntate”. Lucia Sinigagliesi, giudice del Guinness World Records, consegnerà in diretta, ad Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti, il certificato che attesta il primato della trasmissione ideata da Antonio Ricci, molto vicina a festeggiare il quarto di secolo.

Ambra Angiolini: “Alba Parietti? Un’intelligenza rara, il suo corpo le ha fatto solo danni”

Ambra Angiolini si è aperta pubblicamente in un’intervista rilasciata a Barbara Alberti per la rivista A. L’attrice, che interpreta il personaggio di Katy in The Eves – La vita senza Adamo (premio Roma Fiction Fest), ha parlato apertamente della sua vita, della sua condizione di mamma e di una sua collega televisiva. E con estrema sincerità ha parlato di infedeltà:

Enrico Mentana: “Con Servizio Pubblico Santoro è salito sul podio di prima serata senza ringraziare La7, Rai, Mediaset o Sky”

 Dalle colonne de Il Fatto Quotidiano, Enrico Mentana ha commentato il brillante esordio di Michele Santoro con Servizio Pubblico:

Mi sarebbe piaciuto avere Michele fra di noi, avrebbe fatto la stessa cosa, più o meno l’ascolto di Servizio Pubblico. Mi rendo conto che, così, entra a far parte nella storia televisiva italiana. E’ salito sul podio di prima serata senza dover ringraziare noi, Rai, Mediaset o Sky.

Rai, Rodolfo De Laurentiis: “Mi auguro che si voglia colmare il buco nero lasciato da Santoro”

 Intervistato da Klaus Davi, il consigliere Rai Rodolfo De Laurentiis, ha commentato la situazione caotica della tv di Stato:

La tv continua a proporre ai giovani modelli che hanno poco riscontro nella realtà. Il modello del calciatore, della velina e del tronista. I prodotti di molti programmi drogano la società più che descriverla. Per questo l’offerta televisiva deve essere rivalutata secondo modelli positivi, per stimolare i giovani a investire sulle loro capacità, sulle loro professionalità, sulla loro voglia di costruire la propria identità culturale e professionale.

Gabriele Paolini denunciato da Mediaset

 Questa volta, non la passerà liscia! Dopo l’ennesimo tentativo di sabotare una diretta tv, il numero uno tra i disturbatori tv, Gabriele Paolini, è stato denunciato da Mediaset come specificato in una nota diffusa a mezzo stampa:

In seguito all’aggressione ai danni del giornalista del TG5 Fabrizio Summonte, avvenuta oggi durante un collegamento in diretta con l’edizione delle ore 13, Mediaset ha dato mandato ai propri legali di procedere ad azione penale nei confronti di Gabriele Paolini.

Giorgio Gori lascia Magnolia

Dopo 10 anni d’attività, Giorgio Gori lascia la Magnolia per “intraprendere nuovi percorsi professionali” come spiegato in una nota rilasciata dalla società di produzione:

La decisione di lasciare gli incarichi di cui sopra è stata motivata da Giorgio Gori dal desiderio di intraprendere nuove sfide professionali in ambiti diversi dal settore ‘Media’.

Nino Rizzo Nervo: “La perdita di Santoro puro autolesionismo per assecondare i diktat della politica”

 Qualche ora fa, il consigliere Rai Nino Rizzo Nervo ha redatto una nota che riguarda, in maniera ampia, il debutto di Michele Santoro al timone di Servizio Pubblico (Fonte Asca):

Avevo chiesto che anche la Rai si associasse al network di televisioni che hanno deciso di trasmettere il programma di Michele Santoro. Per miopia aziendale e timore politico sono rimasto inascoltato. Domani sera, comunque, io vedro’ Michele Santoro e sono convinto, e spero, che saranno in molti a fare la mia stessa scelta. Vedro’ Santoro per affermare quanto sia necessario difendere l’autonomia e l’indipendenza della Rai; vedro’ Santoro per denunciare lo stato di debolezza in cui e’ stato ridotto il servizio pubblico; vedro’ Santoro per sottolineare la totale mancanza di rispetto che il vertice Rai, sul quale ricade la responsabilita’ di aver creato le condizioni per cancellare una trasmissione di successo, ha dimostrato nei confronti dei sei milioni di italiani che tutti i giovedi’ sceglievano Annozero. La perdita in pochi mesi di Michele Santoro, di Roberto Saviano, di Serena Dandini, di Paolo Ruffini, di trasmissioni di grande seguito come ‘Vieni via con me’ o di rigoroso servizio pubblico come ‘Passepartout’, e’ stato puro autolesionismo di un vertice che sinora si e’ distinto soltanto nel rinunciare a pezzi pregiati di programmazione per assecondare i diktat della politica.

Enzo Iacchetti rinnova il vaffa a Brunetta: “Le castronerie le dico leggendo i giornali” (video)

 La polemica a distanza tra Enzo Iacchetti ed il ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, Renato Brunetta non si è esaurita dopo il video del vaffa postato dal mattatore di Striscia La Notizia su Youtube. Tramite il portavoce Vittorio Pezzuto, l’onorevole ha voluto esprimere il suo punto di vista sulla vicenda (Fonte L’Unità):

Iacchetti biascica castronerie in divisa da pensionato. Come un Beppe Grillo qualsiasi, Enzo Iachetti ha scagliato il suo internettiano ‘vaffa’ al ministro Brunetta. Dal tinello di casa e in divisa da pensionato. Se il suo era un intervento comico, lasciamo a spiriti più semplici del nostro il gesto liberatorio di una risata. Ma se invece il comico si è impalcato a improvvisato commentatore, sappia allora che ha biascicato castronerie belle e buone. Non vi sono state nuove assunzioni alla Camera dei deputati, e semmai – in virtù del regime degli interna corporis (che non sono, caro Iachetti, disfunzioni gastrointestinali) – le avrebbe decise il presidente Fini e non il ministro Brunetta. E nemmeno vi sono state 33 nuove assunzioni alla presidenza del Consiglio, come invece sosteneva qualche giorno fa un giornalista del Corriere della Sera al quale il ministro Brunetta ha puntualmente replicato, cifre e leggi alla mano. Chissà se adesso Iachetti avrà il buon gusto di chiedere scusa al ministro Brunetta. Chi di mestiere fa il comico dovrebbe ricordare che i giullari erano gli unici titolati a prendersi gioco del Re dicendogli in faccia la verità. La verità, appunto, e non la menzogna.