Italo-Americano: Fabio Volo torna su Mtv

La prima caratteristica che stimiamo di Fabio Volo è l’ecletticità, sarà che riflette l’irrequietezza d’animo di chi scrive, sempre pronto a mettersi in discussione e cimentarsi nei mestieri più disparati, ma ci piace constatare d’avere qualcosa in comune con il personaggio a cui è difficile dare una definizione: attore, scrittore, dee jay, presentatore e quant’ altro, peccato poi che le comunanze seguano percorsi del tutto diversi quando si tratta di fare un bilancio del proprio operato. Si perché Fabio Bonetti, in arte Volo, contrariamente a noi, le azzecca tutte e di fatto è uno degli artisti italiani più affermati del momento.

Come rivela a La Stampa: “Faccio quello che mi piace e non devo spendere soldi per comprare cose che appaghino il mio ego come macchine, vestiti, o altre cose costosissime e utili solo a compensare chi non fa la “sua cosa”. Ha le idee chiare il ragazzo, è lo dimostra in tutto quello che fa, sempre col sorriso sulle labbra e quel modo un po’ guascone alla base della simpatia che lo ha reso celebre.

Dal 17 giugno e per 13 puntate, più tre appuntamenti speciali Fabio Volo, torna a fare capolino in tv con Italo-Americano- Homeless edition, ossia senza studio, il martedì, il mercoledì e giovedì alle 23 ma anche al sabato alle 21 su Mtv.

Sabato & Domenica Estate

A volte può veramente stupire che la domenica mattina alle 7:00 ci sia qualcuno di fronte alla tv. Non mi sconcerta affatto che ci siano persone che magari se ne vanno a lavoro proprio di domenica mattina, ma ci si stupisce del successo che possano ottenere alcune trasmissioni in onda in questa singolare fascia oraria.

E’ questo il caso di Sabato & Domenica Estate, l’edizione estiva della mitica Sabato & Domenica, contenitore di Rai 1 che accompagna mattinieri e altri fino a metà della mattinata, condotto da Attilio Romita e a Elisa Isoardi.

Si tratta di un programma interessante che tratta fondamentalmente di attualità, salute e società, alla ricerca di approfondimenti su temi di volta in volta trattati in modo minuzioso e dettagliato.

Palcoscenico: a scuola di teatro con Dario Fo e Giorgio Albertazzi

Ieri sera alle 23, Raidue ha proposto la prima delle sei puntate che compongono il nuovo ciclo di Palcoscenico, programma incentrato sul Teatro In Italia, che vede come protagonisti due grandi mattatori della scena nostrana, la cui fama travalica i confini nazionali: Dario Fo e Giorgio Albertazzi, con la partecipazione straordinaria di Franca Rame.

I temi che verranno di volta in volta sviscerati all’interno di queste vere e proprie lezioni di teatro sono : La Commedia dell’arte e le maschere; I teatranti italiani conquistano l’Europa; Il teatro, il potere e la scienza-spettacolo, da Ruzante a Galilei; L’eredità dei comici, Molière e Shakespeare; Eroi, amore e guerra, da Romeo e Giulietta ad Antonio e Cleopatra; Il mondo nuovo, Casanova e Goldoni.

Dopo una breve introduzione affidata a Giovanna Milella, vicedirettore di Raidue ideatrice del programma assieme a Alida Fanolli e Felice Cappa, ci si lascia avvolgere dalla magica atmosfera, splendidamente ricreata dai due attori, favoriti da una scenografia di tutto rispetto il Teatro Farnese di Parma, trasformato in museo, che per l’occasione torna a rivivere gli antichi fasti e il Teatro Bibiena di Mantova.

Enigma

Il nome della trasmissione, Enigma, potrebbe in parte essere fuorviante. L’apppuntamento del venerdi alle 21:05 su Rai 3, ha delle caratterisriche molto particolari che spiccano subito all’occhio.

L’enigma potrebbe erroneamente rimandare a fatti necessariamente misteriosi e colmi di coni d’ombra, causati da fattori altrettanto misteriosi.

Tuttavia qui la faccenda si fa più sottile: a rendere le cose misteriose è il fatto che non le conosciamo bene, che non ci siamo informati a sufficienza, o che semplicemente ciò di cui si parla rimane un enigma perchè non ha particolarmente colpito il nostro interesse in modo diretto.

Uno Mattina Estate: la nuova edizione su Raiuno

In onore di una tradizione televisiva dura a morire che vuole la riproposizione all’infinito di un programma di buon successo, ecco che da ieri su Raiuno ha preso il via la nuova edizione di Uno Mattina Estate, prosecuzione logica di quella invernale, fino al prossimo 12 settembre, data del nuovo cambio della guardia (per la cronaca Michele Cucuzza e Eleonora Daniele).

Nulla in contrario sulla messa in onda di un contenitore mattutino che dalle 6.45 alle 9.30 riesce a fondere degnamente intrattenimento e informazione, il cosiddetto infotainment, ma non sarebbe male se ogni tanto si sperimentasse qualche alternativa a basso livello di rischio considerato il periodo al riparo da garanzie pubblicitarie.

Dopo la buona prestazione dello scorso anno torna al timone del programma una raggiante Veronica Maya affiancata per il primo mese da Massimo Mignanelli, in seguito sostituito (probabilmete dal 23 giugno) da Bruno Mobrici. Uno Mattina Estate conserva tutte le caratteristiche dell’edizione invernale, con spazi informativi in onda ogni mezz’ora gestiti dal Tg1, della durata di cinque minuti, tranne quello delle 7.00 di circa dieci minuti e in particolare quello delle 8.00 con approfondimenti vari della durata di 30 minuti.

Passepartout

La domenica alle 13:20 tutti sintonizzati su Rai 3 con l’arte! Di arte a 360 gradi parla infatti Passepartout, fortunata trasmissione giunta ormai alla VII edizione, condotta sapientemente da Philippe Daverio, per la regia di Mauro Raponi, una produzione Vittoria Cappelli srl.

Si tratta di un appuntamentpo piuttosto breve, dura infatti una all’incirca una mezzoretta: verso le 13:50 si parla già di altro. Ma in quella mezzora sono condensate un sacco di notizie interessanti, ben lontane dall’essere uno sterile elenco di fatti.

L’arte è l’arte con la A maiuscola, considerata nella sua completezza e nella sua interezza, in una prospettiva che fonde l’interesse per il prodotto artistico circondato e contestualizzato da una serie infinita di informazioni circostanziali e intriganti.

Italia 1: il ritorno di Lucignolo

La foto che abbiamo scelto, la dice lunga sui contenuti della nuova stagione di Lucignolo, in onda da questa sera su Italia 1 alle 21.10 per otto puntate. Fin da quando è nata nel 2003 come rubrica del telegiornale Studio Aperto diretto allora da Mario Giordano, la trasmissione ha sempre proposto della realtà quotidiana il lato più ludico e trasgressivo, un ritratto a tinte forti con sullo sfondo stagliata a caratteri cubali la parola SESSO, il motore che fa girare il mondo assieme al denaro e luogo comune di quella bella vita, di cui negli anni passati il programma è divenuto il manifesto.

Anche quest’anno quindi gli argomenti toccati saranno i soliti, possibilmente rincarando la dose. Niente più Studio Aperto ma Videonews la struttura informativa di Mediaset, sganciata dai Tg diretta da Claudio Brachino, che rivela a Tgcom:”La tv è grande quando riprende la realtà. Ho sempre detestato la tv pedagogista, noi non vogliamo essere volgari, non vogliamo calcare la mano sul sesso tanto per fare, ma il sesso è una delle componenti della vita dei giovani e come tale noi la registriamo“.

Il sale della tv commerciale è fare ascolti, non ci sono dubbi che certi argomenti contribuiscano ad aumentare la pressione dell’auditel in un periodo già caldo di suo per le temperature estive. “Negli ultimi due anni la media di ascolti di Lucignolo è stata del 13% in prima serata, un risultato ottimo se si considera che la media di rete si attesta intorno al 10,5 – 11%“. Rivela Mauro Crippa, direttore dell’informazione Mediaset, che a proposito delle polemiche relative al programma sempre su Tgcom afferma “Lucignolo non vuole avere e non ha un taglio pedagogico, non dà giudizi morali, ma mostra semplicemente la realtà che esiste. E’ un contenuto di frontiera, che mostra il buono che c’è nel mondo dei giovani, ma anche il cattivo”.

La Vita in Diretta

Questa settimana termina anche La Vita in Diretta, il programma ce va in onda tutti i giorni su Rai 1 alle 16:15, celebre rotocalco di attualità condotto da Michele Cucuzza.

Sono anni ormai che La Vita in Diretta va in onda. Tutto è iniziato nel lontano 1998, e non su Rai 1, ma su Rai 2; visto allora il successo che la trasmissione riscosse, questa fu “promossa” su Rai 1.

La trasmissione si ripromette di raccontare storie e fatti di cronaca vera, partendo da una prima pagina basata sulle notizie legate agli eventi dell’ultim’ora per poi passare a notizie di rilevanza minore man mano che si va avanti con “le pagine”.

Occhio alla spesa: a Raiuno si parla del carovita

In attesa d’andare in vacanza dalla prossima settimana, sostituito dall’ennesima (e scontata) serie di repliche de La Signora in Giallo, ecco che Occhio alla spesa, è quasi giunto al termine della quinta stagione con tutte le carte in regola per tornare anche nel sesto anno di attività, non crediamo infatti che i venti di cambiamento che in queste ore soffiano in Rai in attesa della prossima stagione televisiva, toccheranno il programma condotto da Alessandro Di Pietro.

In onda tutte le mattine dal lunedì al venerdì alle 11 per un’ora e al sabato alle 11.30, Occhio alla Spesa si pone come una trasmissione di servizio volto ad informare e il pubblico sul costo dei prodotti, per lo più alimentari ma non solo, consigliando quindi l’acquisto di quelli più a buon mercato.

Di fronte agli ultimi dati Istat, secondo cui il il 50% delle famiglie italiane vive con meno di 1900 euro. il 15% non arriva a fine mese, il 28% non riesce a sostenere una spesa imprevista, un programma del genere meriterebbe di ricevere l’aureola di santità, se non fosse per la svolta verso il disimpegnato che lo ha visto negli ultimi tempi stravolgere la propria formula ammiccando al cosiddetto infotainment, ossia un modo per fare informazione spettacolo senza annoiare, il risultato è sotto i vostri occhi ogni benedetto giorno.

MelaVerde

Mi sono trovato spesso, in passato, a condividere all’incirca un novantesimo di quello che dice la sempre affascinante Gabriella Carlucci su una serie di argomenti. Tuttavia questo Mela Verde ha il suo razionale.

Il verde è un colore che ha mille significati oggi, ma il primo, quello originario, rimane sempre quello più popolare: la natura, l’aria buona, la buona alimentazione, e così via.

Mela Verde ci porta attraverso l’Italia dell’agricoltura, dell’ambiente, e delle tradizioni eno-gastronomiche. Un appuntamento di grande successo per Rete 4, che parla di un’Italia che non molti conoscono, ma che è viva e vegeta, in tutti i sensi.

Teatro in tv: quattro chiacchiere con Pino Strabioli

Il teatro in tv, un privilegio per pochi, l’aspettativa di molti come noi, nostalgici delle commedie classiche da quelle di Carlo Goldoni, alle più recenti di Eduardo De Filippo, purtroppo sparite dai palinsesti in cui invece dovrebbero avere un posto d’onore. Noi di Cinetivù ne abbiamo parlato con Pino Strabioli, al termine dell’ottava fortunata stagione di Cominciamo Bene, Prima, tutti giorni alle 9 su Raitre, ecco cosa ci ha detto:

Pino Strabioli, presentatore tv ma anche e soprattutto autore e attore teatrale, come nasci artisticamente?

Dopo il liceo, l’esame all’accademia d’arte drammatica Silvio D’amico, la bocciatura, l’iscrizione ad un corso regionale per attori, fra gli insegnanti Michele Mirabella e Patrick Rossi Gastaldi, i primi spettacoli negli storici teatrini romani.

Verissimo: squadra vincente non si cambia

Si è conclusa ieri l’undicesima edizione di Verissimo-tutti i colori della cronaca, il rotocalco di Videonews, diretto da Claudio Brachino, in onda ogni sabato alle 16, condotto da Silvia Toffanin. Alla conferenza stampa di fine stagione, il direttore di Canale 5, Massimo Donelli non ha lasciato dubbi sulla conferma del programma anche per la prossima stagione.

Verissimo, chiude una stagione straordinaria che ha visto una ulteriore crescita degli ascolti e la conferma della leadership nella fascia d’ascolto. Un risultato reso possibile dal mix dei contenuti (cronaca ma anche spettacolo, costume e un pizzico di gossip) e da una confezione del prodotto sempre accurata. Silvia Toffanin, con il suo stile di conduzione sobrio e garbato, ha guidato con professionalità il programma, formando con Alfonso Signorini un tandem giornalistico affiatato, che il direttore di Videonews Claudio Brachino ha saputo valorizzare al massimo. Squadra che vince non si cambia: tutto il team di Verissimo, dopo una meritata vacanza, tornerà al lavoro per una nuova edizione autunnale”

Dopo dei trascorsi non proprio felici negli ultimi anni, in cui da quotidiano di approfondimento giornalistico Verissimo è divenuto un rotocalco di gossip, cronaca e spettacolo, ora pare proprio che abbia trovato la giusta collocazione in quella attuale del sabato alle 16 , la stessa che ha visto dal 2006 alla conduzione Silvia Toffanin con l’ausilio di Alfonso Signorini direttore del settimanale Chi.

Mi manda Raitre: la tv al servizio del cittadino

Mi manda Raitre, fa parte di quel patrimonio di cui la televisione italiana, spesso più dedita a programmi di basso profilo, può andare fiera. E un tipico esempio di tv di servizio, a favore del cittadino, di cui siamo ferventi nonché irriducibili propugnatori.

Dove esiste una truffa, una procedura commerciale poco limpida e soprattutto dove degli ignari cittadini trasformatisi in vittime, vedono pregiudicati i risparmi di anni, ecco che la trasmissione, in onda dallo studio di via Teulada in Roma, condotta dal 2004 da Andrea Vianello, “sguinzaglia” la propria redazione alla ricerca dei colpevoli.

Le inchieste di cui il programma si è occupato dal 1990, anno della sua nascita, fino a oggi sono innumerevoli: passato dalla conduzione di Antonio Lubrano, che potè addirittura apporre il proprio nome intitolandolo Mi manda Lubrano, si passò a quella di Luigi Necco e al cambio nell’attuale titolo e fisionomia fino ad arrivare, dal 1997, agli otto anni dell’era Marrazzo, che possiamo senz’altro definire il periodo migliore attraversato dalla trasmissione.

Attenti al lupo: l’antitodoto a truffe e raggiri

Da ieri sera e per altri 3 Martedì alle 21.00, Rete 4 trasmette un programma utile al cittadino, come Mi manda Raitre, ma incentrato tutto sulle tecniche di furto, truffa e raggiro, affinché lo spettatore da casa possa imparare a difendersi. Ad imparare a tutelarsi da malintenzionati e ladruncoli, in collaborazione con la Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza, ci pensa Attenti al lupo.

Il programma, condotto da Edoardo Raspelli, giornalista enogastronomico (conduttore domenicale della Melaverde), prestato alla televisione di servizio, si presenta chiaro ed esaustivo (il presentatore spiega, anche se, a differenza da ciò che ha affermato il direttore di rete Giuseppe Feyles (trasmissione fatta con spirito di servizio, pacatezza e un pizzico d’ironia), di ironico non c’è nulla, forse perché a trionfare è il clima di paura che aleggia nello studio, creato da domande che implicitamente contengono già una risposta (“Hai più paura adesso?”, “Tu che hai dei figli e sei diventata nonna non temi…”) e rafforzato dai commenti di Rita Dalla Chiesa, ospite in studio, che dice esplicitamente di sentirsi meno sicuro rispetto al passato e di essere diventata meno garantista.