Ascolti Tv: Mercoledì 20 Febbraio – Vince Milan – Arsenal su tutto e tutti!

Anche oggi, vi racconteremo la televisione in numeri, attraverso i dati sugli ascolti ricavati dai comunicati stampa ufficiali Rai e Mediaset, dati che possono aiutarci a capire il gusto del pubblico (anche se ho i miei dubbi) e a valutare l’evoluzione dei palinsesti televisivi.

Vi voglio ricordare che la percentuale è riferita alla quota di mercato (share) riferita al target commerciale 15-64 anni, mentre il numero di spettatori è il numero riferito all’intera totalità dei telespettatori.

Ieri la giornata e la serata è stata vinta dalla partita di Champions League Arsenal-Milan, che ha battuto negli ascolti, non solo Questa è la mia terra, che migliora negli ascolti, ma anche Striscia la notizia, che rimane comunque il programma non sportivo più seguito della giornata.

Sul Doppiaggio – 16 – L’orchestra e i musicisti

Continua il racconto di André Rigaud:

Venite adesso con me a fare un giro in uno studio dove si registrano le sincronizzazioni, ma vi prego di non fare nessun rumore. Se, per esempio, siete proprietari di un orologio a braccialetto, non vi avvicinate ai microfoni. Nella cabina dei registratori fonici, l’operatore finirebbe con l’udire dei colpi di martello. Non abbiate nessun timore. Quelle torpedini alate che sono sospese al soffitto, non sono dei siluri. La sale è piuttosto piccolo e se voi scatenate in questa sala una dozzina di musicisti, i microfoni registreranno un fracasso musicale simile all’annuncio del Giudizio Universale. Quelle cose che somigliano a delle torpedini servono semplicemente ad attutire i suoni. Finalmente l’orchestra è collocata. Il contrabbasso è stato messo in penitenza in un angolo, perché altrimenti le sue sorde eruttazioni, attraverso il microfono diventano terremoti. Davanti al podio largo un metro, si trovano cinque o sei attori in piedi. I loro occhi sono ansiosamente fissati verso la spirale sulla quale è scritto il testo da recitare. Si tratta di una specie di lettura a chiocciola.

In un altro angolo sono collocati i rumoristi, con tutti gli ordigni più o meno eterocliti che sono necessari per creare un’atmosfera. Il direttore tecnico, seduto su uno sgabello altolocato, guarda lo schermo sul quale dovrà fra poco giudicare il sincronismo delle frasi pronunciate. L’ingegnere che si occupa dei suoni è chiuso in una specie di gabbia di vetro e maneggia dei bottoni. Lo si direbbe un amatore di radio, deciso a fracassare il suo apparecchio. Il mettinscena si è chiuso anche lui nella gabbia di vetro e tiene l’orecchio teso verso l’altoparlante, l’occhio fissato allo schermo, la matita inclinata verso un quaderno, che fra poco, cioè dopo che le voci saranno state registrate, si riempirà di notazioni sgradevoli per gli attori.

Ascolti Tv: Martedì 19 Febbraio – Vince Rex – Crolla definitivamente La sai l’ultima

Anche oggi, vi racconteremo la televisione in numeri, attraverso i dati sugli ascolti ricavati dai comunicati stampa ufficiali Rai e Mediaset, dati che possono aiutarci a capire il gusto del pubblico (anche se ho i miei dubbi) e a valutare l’evoluzione dei palinsesti televisivi.

Vi voglio ricordare che la percentuale è riferita alla quota di mercato (share) riferita al target commerciale 15-64 anni, mentre il numero di spettatori è il numero riferito all’intera totalità dei telespettatori.

Ieri la giornata è stata vinta come di consueto da Striscia la notizia con 6 milioni 571 mila telespettatori e il 26,47% di share. La serata ha visto trionfare gli ultimi due episodi di Rex (21,13% di share). Da segnalare la mancata comunicazione dei risultati della prima serata di Canale5 e Italia1, forse per il pessimo ascolto (Ricordiamo che Canale5 mandava in onda nuovamente La sai l’ultima, programma che ha perso ogni settimana contro Rex e a volte anche contro Ballarò). Da altre fonti pare che La sai l’ultima abbia fatto il 14,99% di share e il film di Italia1, L’amore è un trucco solo il 10,43%. Complice di questi scarsi risultati l’andata degli ottavi di finale di Champions League che vedeva impegnate Inter e Roma.

Sul Doppiaggio – 15 – Gli elementi del doppiaggio descritti da André Rigaud nel 1936

Per affrontare tutti gli elementi del doppiaggio voglio riportarvi, oggi e domani, un articolo abbastanza raro, che scrive nel 1936 André Rigaud, uno dei primi articoli della storia, che parla di doppiaggio. Il titolo è I misteri del Dubbing. Questo articolo è interessante perché spiega cosa significa doppiare e racconta come avviene il doppiaggio di una battuta. Buona lettura:

Si deve dire dubbing o dubling? Voi forse preferite dubbing, ma disgraziatamente questa parola ha già preso un posto preciso nel gergo cinematografico. Il Dubbing è quel trucco grazie al quale si può trasformare un film parlato cinese in un film canadese al cento per cento. Per evitare qualsiasi errore di ortografia, dubbing si scrive “sincronizzazione”. Però la parola sincronizzazione si pronuncia dubbing, perché è molto più facile dire dubbing che “sincronizzazione”.

Che cosa è esattamente questo dubbing, di cui si parla tanto in questo momento della storia del cinematografo? Il dubbing è uno strano sport, che consiste nel far parlare in una certa lingua le fotografie di alcuni artisti, che si sono espressi in lingua diversa. Il problema consiste nel redigere il dialogo letterario di un film, ispirandosi ai movimenti delle labbra dei personaggi. Come vedete, si tratta di una cosa semplicissima.

Il festival di Sanremo è ancora attuale?

Manca ormai meno di una settimana all’inizio della 58ma edizione del Festival della Canzone Italiana, il tam tam mediatico ha raggiunto il massimo dell’intensità con i giornali che riportano ogni giorno gossip, sondaggi, notizie di ogni genere dalla città dei fiori.

Ogni trasmissione della Rai, per quel che è possibile, non perde occasione nel fare anche un minimo accenno alla kermesse sanremese, con l’intento di tenere alto il blasone di un’azienda televisiva, che la prossima settimana raggiungerà il culmine del periodo di garanzia, quello su cui ogni inserzionista pubblicitario ha puntato i pezzi migliori. L’aspettativa del pubblico è alta, guai a deluderla.

Eppure io, quale operatore del settore, in qualità di speaker radiofonico di lungo corso, ormai in disarmo, nonché inviato al festival più di dieci anni fa (allora vinsero i Jalisse), mi interrogo sulla reale necessità di mandare in onda una sfilata di canzoni che col passare degli anni ha perso sempre più il suo fascino.

Ascolti Tv: – Lunedì 18 Febbraio: per lo share vince il GF, ma Caravaggio fa molto meglio col pubblico!

Anche oggi, vi racconteremo la televisione in numeri, attraverso i dati sugli ascolti ricavati dai comunicati stampa ufficiali Rai e Mediaset, dati che possono aiutarci a capire il gusto del pubblico (anche se ho i miei dubbi) e a valutare l’evoluzione dei palinsesti televisivi.

Vi voglio ricordare che la percentuale è riferita alla quota di mercato (share) riferita al target commerciale 15-64 anni, mentre il numero di spettatori è il numero riferito all’intera totalità dei telespettatori.

Ieri vince la giornata Striscia la notizia che viene vista da 7 milioni 390 mila telespettatori e uno share del 30,55%. La prima serata viene vinta per lo share dal Grande Fratello (25,89% contro il 25,14% della fiction di Rai1), solo per la sua interminabile durata, ma per il pubblico di gran lunga da Caravaggio (6 milioni 446 mila telespettatori contro i 5 milioni 235 mila del reality show di Mediaset). La crisi del GF continua quindi. Porta a Porta detronizza il Maurizio Costanzo Show in seconda serata: Porta a porta ottiene il 23,79% di share e 1 milione 895 mila telespettatori, il programma di Maurizio Costanzo, il 19,79% di share e solo 1 milione e 30 mila telespettatori. Continua nel comunicato stampa Mediaset a risultare il Tg5 delle 20 al vertice dell’informazione: quanti vertici hanno le informazioni? Perché giorno dopo giorno Tg5 viene battuto nettamente dal Tg1.

Sul Doppiaggio – 14 – Dal 1970 ad oggi

Durante la primavera del 1970 avviene l’ennesima scissione in seno alla CDC, determinata dagli ultimi attori giunti nella società a metà degli anni ’60, i quali non ritengono di trovare spazi utili per operare in un clima di rinnovamento: nasce la CVD.

Ancora, come 20 anni prima, le società di doppiaggio diventano vasi comunicanti dove le molecole-doppiatori sostano per un periodo di un tempo per poi andarsene. Le associazioni presenti nel 1970 sono la Sincrovox, la CDC, la CID, la SAS, la CVD e la SINC. Il tempo delle cooperative di sincronizzazione con un numero elevato e stabile di attori è tramontato e il doppieggio entra in una nuova era.

La concorrenza esasperata costringe le organizzazioni a rivolgersi al libero mercato delle voci, con notevole risparmio, nei tempi e nei costi, determinando, così, il definitivo abbandono della pratica di rendere inscindibile l’identificazione tra il doppiatore e il doppiato e un generale abbassamento dei livelli di qualità del prodotto finito.

Ascolti Tv: Domenica 17 Febbraio – trionfano Amici, Caravaggio e, senza Striscia, I soliti ignoti

Anche oggi, vi racconteremo la televisione in numeri, attraverso i dati sugli ascolti ricavati dai comunicati stampa ufficiali Rai e Mediaset, dati che possono aiutarci a capire il gusto del pubblico (anche se ho i miei dubbi) e a valutare l’evoluzione dei palinsesti televisivi.

Vi voglio ricordare che la percentuale è riferita alla quota di mercato (share) riferita al target commerciale 15-64 anni, mentre il numero di spettatori è il numero riferito all’intera totalità dei telespettatori.

Ieri la serata viene vinta per lo share da Amici di Maria De Filippi 32,80% e per il pubblico dalla fiction di Rai1 Caravaggio (6 milioni 418 mila telespettatori). Ottimi ascolti nel preserale per Chi vuol essere milionario, che ha realizzato 5 milioni 150 mila telespettatori. In assenza di Striscia la notizia l’access prime time è vinto da I soliti Ignoti con 6 milioni 609 mila telespettatori e uno share del 24,13%.

Sul Doppiaggio – 13 – La fine della prima parte delle storia

… E’ così che nel doppiaggio diventa consuetudine la contaminazione linguistica e la recitazione colloquiale; Amendola si vede proiettato nell’olimpo dei doppiatori assumendosi l’onere di far recitare tutti i grandi attori, che negli anni ’70 faranno tornare grande la cinematografia statunitense. Tra l’altro, come nel passato, nasce un binomio inscindibile tra il doppiato e il doppiatore, cosa che capita solo con Amendola e Lionello (quando dà la voce a Woody Allen), perché le case di distribuzione non vogliono più far crescere il potere contrattuale dei prestatori di voce.

Il 1968 è l’anno dei grandi movimenti e anche il cinema subisce l’ondata di cambiamenti. In marzo, 105 autori di cinema si staccano dall’associazione di cui fanno parte per fondare l?associazione Cinematografica Italiana. Questi, nel convegno ad Amalfi sul cinema sonoro, propongono l’abolizione dell’uso indiscriminato del doppiaggio, perché la sua esistenza compromette la possibilità stessa di un cinema italiano sonoro. Il documento ha molti firmatari: da Lattuada ai Fratelli Taviani, da Michelangelo Antonioni a Pier Paolo Pasolini e Bernardo Bertolucci. Alla fine, però, la storia dimostrerà che anche loro doppieranno le loro opere.

Gli anni ’70 si aprono con una battaglia, vinta solo in parte, dei doppiatori che richiedono di essere inseriti nei titoli di coda: una legge dello stato decreta di riportare nei titoli di coda i nomi dei doppiatori, ma questa regola viene spesso disattesa, complice n’è il grande dibattito che si apre sull’uso del doppiaggio.

Il blob dei blog: Cara Paola, per l’ultima volta: non ce la si fa più… della tua ipocrisia!

Cara Paola,

ormai grazie a te, questa rubrica ha guadagnato lettori e credibilità, ma io che la scrivo, inizio a perderla, perché ribadisco sempre che non voglio parlare solo di te e invece puntualmente il soggetto della critica sei sempre tu.

Questa settimana ho provato a guardare L’Arena di Domenica In, ma quando ho visto il tema del televoto, “Le donne italiane si riconoscono in Carla Bruni?”, (sarebbe più interessante sapere se gli uomini italiani si riconoscono in Massimo Giletti e se la risposta fosse affermativa, fuggire dal Paese) non sapevo se sbattere la testa oppure tornare su Canale5 dove aveva da poco finito di cantare quel poeta di Mariano Apicella (è ironico, non fraintendere). Dio mio, ma si può avere qualcosa di decente la domenica? Comunque, siccome alla mia testa ci tengo, scelgo di ritornare su Canale5.

Tema del giorno: prezzi alti e stipendi bassi. Appena l’ho sentito son saltato sulla sedia e mi son detto:”Ecco che Paola ci ricasca e infrange qualche regola. Non è che in periodo di par condicio si sbaglia e parla di politica?”

Italian Job: viaggio nel mondo della truffa

Ancora una volta La7, propone un programma intelligente ed interessante, di quelli che non si trovano facilmente nel variegato panorama televisivo italiano, si tratta di Italian Job-Vicende e truffe all’italiana, di cui è andata in onda ieri sera alle 21.35, la prima delle quattro puntate previste.

Sotto torchio, in una sorta di sala degli interrogatori, Paolo Calabresi, autore della trasmissione con il regista Giovanni Filippetto e Dario Quarta. Calabresi è soprattutto un attore, con trascorsi nella compagnia di Giorgio Strehler, balzato tempo fa agli onori delle cronache per i suoi bluff architettati nei confronti di noti personaggi del mondo del calcio e dello spettacolo.

Come Luca Barbareschi nel Grande Bluff, trasmesso da Canale 5 dieci anni fa, il protagonista di Italian Job servendosi delle sue indubbie capacità recitative, assume ruoli di personaggi famosi o meno, per cui viene regolarmente scambiato.

Ascolti Tv: Sabato 16 Febbraio – Vince I migliori anni. Chiude male Gabbia di matti!

Anche oggi, vi racconteremo la televisione in numeri, attraverso i dati sugli ascolti ricavati dai comunicati stampa ufficiali Rai e Mediaset, dati che possono aiutarci a capire il gusto del pubblico (anche se ho i miei dubbi) e a valutare l’evoluzione dei palinsesti televisivi.

Vi voglio ricordare che la percentuale è riferita alla quota di mercato (share) riferita al target commerciale 15-64 anni, mentre il numero di spettatori è il numero riferito all’intera totalità dei telespettatori.

Ieri vince la serata I migliori anni condotto da Carlo Conti con il 29,45% di share. Chiude male o malissimo, se preferite, Gabbia di matti che ottiene il 13,95% di share. Ascolti da record per Amici di Maria De Filippi nel pomeriggio che ottiene il 34,39% di share e 4 milioni 553 mila telespettatori (un milione in più del programma serale del Bagaglino). Non pervenuta la prima serata di Rete4.La giornata viene vinta come sempre da Striscia la Notizia.

Sportivu – 7 – Tornano le moto, la Champions e il 6 Nazioni di Rugby

 

 

Secondo Weekend di Febbraio: torna Sportivu, che vi tiene aggiornati sugli eventi live che saranno trasmessi dalle televisioni in chiaro nei prossimi sette giorni.

 

Come di consueto vi dirò anche le dirette di Eurosport, che ha il coraggio di offrire per tutti coloro che non sono amanti del calcio o non solo, sport alternativi.

 

Settimana ricca di appuntamenti la terza settimana di febbraio: torna la Champions League con Inter, Roma e Milan impegnati in partite contro avversari ostici; torna il torneo Sei Nazioni di rugby con l’Italia che dovrà vedersela contro il Galles; si riaccendono i motori con i test della MotoGp e il primo gran premio della Superbike; su Eurosport (e qualcosa anche su Rai3) si potranno vedere le ultime gare degli sport invernali e il Torneo Wta di Doha. L’unico giorno libero, per gli amanti dello sport visto in televisione è lunedì, quindi se volete far qualcosa di differente approfittatene.

Sul Doppiaggio – 12 – Il rinnovamento per superare la crisi

L’assemblea della CDC trasforma la società in una s.r.l. molto più snella e la rilancia completamente nella corsa al monopolio del settore. Il lavoro, che aumenta per tutti i membri della società, si incrementa notevolmente per i giovani doppiatori, i quali si trovano ad operare in un particolare periodo, quello della contestazione giovanile.

La nuova generazione di attori che si dedica totalmente al doppiaggio a metà degli anni ’60 ha una età compresa tra 25 e 40 anni. In diversi casi gli anni trascorsi nelle sale di sincronizzazione è di alcuni anni inferiore al dato anagrafico per il precoce inizio dell’attività come doppiatori di bambini. Le nuove leve fanno paura alla vecchia guardia, che cerca in tutti i modi di non perdere la propria posizione di elité.

I giovani non accettano la lenta scalata di categoria e si crea malumore. Nel 1966 i doppiatori della CDC proclamano una giornata di sciopero per mandare, in vista dell’assemblea annuale dei soci, un segnale forte di malcontento al presidente, Giorgio Capecchi, e all’amministratore delegato Boncompagni, ma soprattutto ai due ispiratori di tutte le politiche della società, i cognati Emilio Cigoli e Giulio Panicali. I doppiatori vogliono fondamentalmente che si aumenti il numero di attori presenti nelle categorie E ed A, che si rendano più celeri i passaggi da una categoria inferiore alla superiore, che si designino più direttori. Alla fine di aprile l’assemblea registra una notevole partecipazione dei soci. Il clima è abbastanza rilassato nella sala affollata dove i giovani occupano le prime file. Alla fine il vecchio Cigoli si trova tagliato fuori dalla CDC, i soci della fascia E da 24 passano a 33 e quelli della fascia A da 16 a 22. Perso il doppiatore di punta, la CDC, cerca riparo tra gli attori di teatro, pur sapendo che quest non hanno grande dimestichezza con il mezzo.