Il digitale terrestre cresce, ma solo quello Mediaset

Il futuro della televisione è nella tecnologia digitale, non siamo certo gli unici a dirlo, ma l’evidenza dei fatti con la “migrazione”, confortata dai dati di gradimento in caduta libera, di una buona fetta di telespettatori dalla tv ordinaria, verso canali alternativi come quelli su internet, ma in particolar modo i satellitari e del digitale terrestre. Soprattutto questa piattaforma composta dai cosiddetti mux, abbreviazione che sta per multiplex, su cui le aziende tv propongo la loro offerta, sta vivendo in queste ore una nuova giovinezza dopo un lungo periodo di letargo.

Appena un anno fa potevamo constatare che il 45% delle famiglie italiane, aveva un decoder, acquistato con gli incentivi statali, ma non sapeva cosa farsene. Nel marzo del 2007 il parco decoder installato era stimato intorno ai 3,7 milioni, ma solo circa 2 milioni di persone utilizzavano l’apparecchio, per lo più attirati dai servizi pay per view offerti da Mediaset Premium e La7 Cartapiù.

Un esame della situazione impietoso, che stava ad indicare come fossimo ancora indietro e male attrezzati in vista del 2012, data limite indicata dall’Ue per il passaggio di tutti i Paesi membri dall’analogico al digitale. Al giorno d’oggi lo status, non è migliorato di molto e solo la Sardegna sembra in grado di convertire del tutto, entro l’anno in corso, il segnale dei propri televisori. In cosa è cambiata la situazione? Vi chiederete.

Ascolti Tv: giovedì 13 Marzo – Vince Don Matteo, vola Colorado. Male il Costanzo Show

Anche oggi, vi racconteremo la televisione in numeri, attraverso i dati sugli ascolti ricavati dai comunicati stampa ufficiali Rai e Mediaset, dati che possono aiutarci a capire il gusto del pubblico (anche se ho i miei dubbi) e a valutare l’evoluzione dei palinsesti televisivi.

Vi voglio ricordare che la percentuale è riferita alla quota di mercato (share) riferita al target commerciale 15-64 anni, mentre il numero di spettatori è il numero riferito all’intera totalità dei telespettatori.

Ieri vince la giornata Striscia la notizia (potrei fare un bel copia incolla ogni giorno se va avanti così) con 7 milioni 612 mila telespettatori e il 33,07% di share. La serata viene vinta come di consueto da Don Matteo che batte i Ris di Canale5 di oltre 1 milione e mezzo di spettatori (altra notizia scontata). Vola Colorado, che si piazza subito dopo le trasmissioni delle reti ammiraglie con il suo 17,74% di share.

Cult Book

Leggere è un’attività insostituibile. Tutti dovremmo dedicare, a mio avviso, almeno una parte della nostra giornata a sfogliare le pagine di un buon libro. Tuttavia il tempo è tiranno, e non solo non si trova il tempo di aprire il libro: spesso il dramma diventa scegliere quello giusto, quello che fa per noi, divincolandosi tra il consiglio prezioso di amici/parenti/partner, pubblicità e il nostro fenomenale sesto senso nel trovare il libro giusto.

Meno male c’è Cult Book. Cult Book è una trasmissione di Rai Educational, in onda il giovedi a mezzanotte e mezza su Rai3, che ci racconta fondamentalmente di letteratura. Non pensate tuttavia a una rassegna di libri, prchè non lo è, è tutt’altro, è molto di più: la letteratura ci viene servita “in casa” già selezionata, analizzata in modo approfondito e decorata da immagini e suoni.

L’originalità sta nel modo in cui è struttrata la trasmissione. Il giovane conduttore Stas’ Gawronski, coadiuvato da altri personaggi attinenti al mondo letterario, legge brani del libro di cui si sta parlando, e pronuncia ogni parola con trasporto e carica emotiva. Vedere Stas’ che legge seduto in poltrona, mentre la telecamera alterna velocemente le inquadrature, riesce a farci venire voglia di abbandonarci alla lettura.

Albakiara: la docufiction di All Music

Raccontare la genesi di un film: in apparenza l’uovo di Colombo, ma spesso accade che le idee più ovvie siano le meno evidenti e cosi mentre fino ad ora attori e maestranze si sono ritrovati a raccontare le vicende che hanno accompagnato la realizzazione di una pellicola, una volta terminata, il proposito di Alabakiara-Racconto di una generazione, nuova docufiction di All Music, è quello di seguire le fasi della lavorazione di un lungometraggio proprio mentre viene girato.

Fra i programmi di punta della nuova stagione di All Music, di cui abbiamo parlato in un precedente articolo, Albakiara prenderà il via ufficialmente da lunedì prossimo 17 marzo, con una puntata al giorno di mezz’ora alle 21 per un totale di 25 appuntamenti e 5 speciali (Generazione Ak), ogni lunedì alle 21.30, condotti dalla bella e brava Chiara Tortorella, figlia di Cino, una delle icone dello Zecchino D’oro, il mago Zurlì dei tempi che furono.

Già lunedì scorso è andata in onda una puntata di presentazione di questo interessante progetto che ha come protagonista il nuovo film di Stefano Salvati, Albakiara appunto, di prossima uscita, interpretato da Davide Rossi figlio di Vasco e da una giovane attrice esordiente Laura Gigante. Fra gli altri interpreti, di cui non si fa menzione nello speciale appena andato in onda ci sono Raz Degan, Ivano Marescotti e Alessandro Haber.

CinepuntoSoap – Settimana 11

Eccoci all’undicesimo appuntamento ufficiale con CinepuntoSoap. Cosa è successo in questi giorni nelle nostre quattro soap preferite(Beautiful, Centovetrine, Un posto al sole, Vivere)? Vado subito ad illustrarvelo, raccontandovele per come le ho viste io:

Beautiful
Mentre Brooke, continua la sua cantilena sulla volontà di riavere i figli (litigando come di consueto con Stephanie), ecco che entra prepotentemente in scena sua sorella Donna, che dopo mesi di anonimato, assume il ruolo di indiscussa protagonista corteggiando, un po’ per interesse, un po’ per vendetta nei confronti di Stephanie, un altro personaggio trascurato per lungo tempo, Thorne, che si è dato all’alcool dopo aver perso dar ed essersi visto soffiare Taylor da Nick (che si prenderà un bel pugno in faccia proprio dal Big Jim Forrester). Nel frattempo Rick rivela a Phoebe la sua storia con Ashley (che non la prende bene e corre da Constantine con la scusa della sua passione per la musica), che a sua volta è costretta a dire tutto a Ridge (che se la prende, come se lui nella sua vita non avesse mai fatto cose simili).

Ascolti Tv: Mercoledì 12 Marzo – gli allievi di Amici battono i maestri di Sister Act

Anche oggi, vi racconteremo la televisione in numeri, attraverso i dati sugli ascolti ricavati dai comunicati stampa ufficiali Rai e Mediaset, dati che possono aiutarci a capire il gusto del pubblico (anche se ho i miei dubbi) e a valutare l’evoluzione dei palinsesti televisivi.

Vi voglio ricordare che la percentuale è riferita alla quota di mercato (share) riferita al target commerciale 15-64 anni, mentre il numero di spettatori è il numero riferito all’intera totalità dei telespettatori.

Ieri vince la giornata Striscia la notizia con il 33,19% di share e (8 milioni 78 mila telespettatori). La prima serata va a Amici di Maria De Filippi che raggiunge il 28,56% di share e supera i 6 milioni di spettatori, battendo facilmente il bellissimo film di Rai1, Sister Act, che come contro programmazione non è esattamente l’idea più geniale che sia venuta ai dirigenti Rai.

Moro: la nuova fiction rinviata per motivi politici!

Siamo in campagna elettorale, c’e’ la par condicio e questo film non deve andare in onda perche’ raccontera’ nuove verita’. Alla Dc che e’ ben viva oggi, questo film non piace.

Queste parole signore e signori sono pronunciate da Pietro Valsecchi, produttore della miniserie televisiva sulla storia di Aldo Moro.

Vorrei scrivervi No comment, ma un commento mi viene dal cuore: che cosa centra la par condicio sulla storia di un uomo ammirato da tutti gli italiani? Non ha alcun senso! Allora non mandiamo in onda documentari sul fascismo o sul comunismo, non trasmettiamo possibili servizi su Barbarossa e, se conosciamo le inclinazioni politiche di cantanti e attori, non trasmettiamoli perché potrebbero influenzare gli italiani (in compenso teniamoci Fede, Mimun e Riotta).

Un posto al sole – La squadra: intrecci nella Napoli televisiva

A poche ore dall’esordio televisivo, su Rai3, de La nuova squadra, fiction ambientata a Napoli e completamente rinnovata, di cui vi racconteremo meglio domani, arriva una notizia per gli amanti dellla vecchia serie, in particolare per le fans di Mario Porfito.

Mario Porfito, a quanto pare ha girato da poco la sua prima scena come Alfredo Benvenuto, un marinaio che entrerà nel cast (ma non si sa ancora per quanto) di Un posto al sole e interagirà con tutti i beniamini della soap opera più longeva d’Italia. Sembra probabile anche la sua partecipazione ad Un posto al sole d’estate.

Ascolti Tv: Martedì 11 Marzo – Il calcio batte House

Anche oggi, vi racconteremo la televisione in numeri, attraverso i dati sugli ascolti ricavati dai comunicati stampa ufficiali Rai e Mediaset, dati che possono aiutarci a capire il gusto del pubblico (anche se ho i miei dubbi) e a valutare l’evoluzione dei palinsesti televisivi.

Vi voglio ricordare che la percentuale è riferita alla quota di mercato (share) riferita al target commerciale 15-64 anni, mentre il numero di spettatori è il numero riferito all’intera totalità dei telespettatori.

Ieri vince la giornata e di conseguenza anche la serata la partita di Champions League Inter – Liverpool che ha visto prevalere la squadra inglese. Battuta dunque Striscia la notizia sia per lo share 26.52% il match, 26.50% il tg satirico, sia per il pubblico 7 milioni 492 mila telespettatori il calcio contro i 6 milioni 935 mila telespettatori della trasmissione di canale5. Bene comunque Dr. House che incassa i colpi ma non crolla, realizzando, nel secondo episodio lo share migliore.

Futurama

Se mi capitasse di poter scegliere di essere criogenizzato per mille anni, in modo da darmi l’occasione di vedere il Futuro, quello vero, un millennio dopo, beh… avrei qualche titubanza. Il mio cane, la mia ragazza, i miei genitori e i miei fratelli, i miei amici, tutti morti….evviva! Si ricomincia da zero! E’ questo lo spirito con cui si apre una delle serie a cartoni animati più “colorate” degli ultimi anni, creata dal celebre Matt Groening (autore anche de I Simpson) e David X. Cohen, trasmessa in Italia su Italia 1 alle 20.

Il protagonista è il pavido Philip J. Fry, fattorino presso il luridissimo Panucci’s Pizza. La sera del 31 Gennaio dell’anno 1999 subisce uno scherzo (scopriremo più avanti nella serie che niente è casuale), per cui si trova a dover consegnare una pizza in un laboratorio sperimentale di criogenia; si tratta solo dell’epilogo di una giornata agghiacciante, in cui tra le altre cose Fry viene mollato dalla sua superficialissima, “normalissima” ragazza.

E ghiacciato rimane anche il povero Fry, che nell’accingersi a festeggiare da solo e in barba al mondo, in barba a tutti, finisce per rimanere ibernato in una delle capsule del laboratorio per ben 1000 anni.

Il successivo risveglio nell’anno 3000 porterà Fry a vedere con occhi “homersimpsoniani” nientmeno che il futuro, al quale si adatta di buon grado, soprattutto dopo l’incontro con i suoi futuri – in tutti i sensi – compagni d’avventura, ed ogni incontro è un’occasione per quella comicità estrema e a tratti surreale alla quale il grande Matt Groening ci ha “educato” tramite l’esposizione a una gialla famiglia che vive a Springfield.

Lo zoo di 105 su Comedy Central

Dopo Deejay chiama Italia, di cui abbiamo già parlato qualche articolo fa, un altro tra i più seguiti programmi radiofonici dell’fm nostrano, balza agli onori delle telecamere, si tratta de Lo zoo di 105, da mercoledì scorso in onda alle 23.30 su Comedy Central (Sky, canale 115), in replica dal lunedì al venerdi alle 13.40.

La trasmissione che vede tra i suoi ideatori Marco Mazzoli, in onda su Radio 105 Network dalle 14 alle 16, è ormai da qualche anno un punto di riferimento per gli ascoltatori italiani, con picchi di gradimento tali da superare nel 2005 il Deejaytime di Albertino, fino ad allora dominatore assoluto di quella fascia oraria, decretandone di fatto la fine.

Lo zoo, è composto dal già citato Marco Mazzoli, Fabio Alisei, Wender, Pippo Palmieri, Paolo Noise e da Leone di Lernia, noto anche per le sue parodie in pugliese di successi da classifica.

Ascolti Tv: Lunedì 10 Marzo – stravince Beppe Fiorello e Rai1. Disastro X Factor

Anche oggi, vi racconteremo la televisione in numeri, attraverso i dati sugli ascolti ricavati dai comunicati stampa ufficiali Rai e Mediaset, dati che possono aiutarci a capire il gusto del pubblico (anche se ho i miei dubbi) e a valutare l’evoluzione dei palinsesti televisivi.

Vi voglio ricordare che la percentuale è riferita alla quota di mercato (share) riferita al target commerciale 15-64 anni, mentre il numero di spettatori è il numero riferito all’intera totalità dei telespettatori.

Ieri la giornata viene vinta da Striscia la notizia con 8 milioni 432 mila telespettatori (33,74% di share). La serata vien vinta da La vita rubata, fiction di Rai1 con Beppe Fiorello. Disastro X Factor, battuto pure dal film trasmesso da Rete 4 (tra l’altro bellissimo). Infine voglio farvi notare come, la faccia di bronzo dei comunicati Mediaset tocca punte incredibili, che mi permetto di quotare:

“Grande Fratello 8” si aggiudica il prime time sul pubblico attivo con una share del 25.53% sul target commerciale e 5.077.000 telespettatori totali

Ridicoli! 2 milioni e mezzo di spettatori in meno e una durata più lunga della fiction che gli permettono di recuperare in share. Valutate voi la sincerità dei comunicati stampa…

L’inchiesta: quanto costa il televoto? Serve veramente?

Il televoto è il metodo più democratico che ci sia per far interagire il pubblico con la televisione. Tutte bugie! Il televoto è il metodo più astuto per guadagnare soldi facili, magari per finanziare i montepremi di centinaia di migliaia di Euro dei reality.

Ci sono due tipologie di televoto: quella per esprime una preferenza a favore di un concorrente, usato dai reality show, Miss Italia e il Festival di Sanremo e quelli per esprimere una propria opinione su un determinato argomento.

Se nel primo caso posso nutrire dei dubbi sulla reale validità del metodo, che spaccia il pubblico per il detentore del comando sulla sorte dei partecipanti (ma come vedremo non è sempre così), nel secondo, concorderete con me, la vostra opinione è puramente finalizzata a guadagnare soldi.

Neon Genesis Evangelion

Anche quando gli ingredienti sembrano gli stessi, la sostanza cambia, e parecchio. Prendiamo la storia di un ragazzino appena adolescente, “iniettiamo” nella vicenda problemi familiari di non trascurabile entità, e mettiamo lo stesso ragazzino alla guida di un super robot, dato che, per l’appunto, gli alieni si accingono ad attaccare. Il prototipo è pronto, dei mostri arrivano dallo spazio, il ragazzino è affiancato da ragazze della sua età molto, molto carine, anch’esse alla guida dei robot. Tutto quello che si può raccontare i modo superficiale di Neon Genesis Evaneglion deve farci riflettere sull’errore che commettiamo nel trattare superficialmente le cose, soprattutto quando la posta in gioco coincide con l’addentrarsi completamente in una delle storie più belle e complesse mai raccontate in un anime, e non solo.

La vicenda trae le sue origini da una catastrofe, un’esplosione di misteriosa entità che ha provocato lo scioglimento dei ghiacci: il Second Impact. Quindici anni e miliardi di vittime dopo, la Terra prova a rimettersi in piedi, e a sferrare il colpo di grazia ci pensano gli Angeli, misteriose, enormi creature provenienti da zone misteriose, forse dell’Universo, forse della stessa anima dell’uomo. Ma per fortuna la Nerv, una potente azienda con alla base un enorme centro di ricerca, ha prodotto gli Eva. Di cosa si tratta? Niente dettagli qui, non voglio rovinare “la prima volta” a chi ancora non ha visto NGE, dato che ricordo che razza di sconvolgente e piacevole esperienza sia stata per me. Posso dire solo che sono le uniche armi a disposizione dell’umanità – rappresentata in questo caso da Neo Tokyo 3 er far fronte all’incombente minaccia degli Angeli, i quali cercano inesorabili di raggiungere qualcosa, là, nel nucleo sperimentale e segretissimo della Nerv, con una cieca furia di combattimento.

Ed è un’apoteosi di combattimenti, di grida urlate da questi enormi mecha nel cercare di far emergere quel lato selvaggio che coesiste con l’animo razionale nell’uomo. Spettacolari i lotte, anche corpo a corpo, tra colossali mecha, disegnati in modo originale e particolarmente “vivo”; i mecha in questione – gli Eva – disegnati da Ikuto Yamashita, hanno un’interfaccia di comando organica, ricevono gli impulsi per il movimento direttamente dal sistema nervoso dei tre piloti, i tre protagonisti: Shinji Ikari, Rei Ayanami, Asuka Soryu Langley. Tre giovani vite che cercano di divincolarsi dalle loro paure e dai loro traumi e, con scopi e motivazioni diverse, lo fanno combattendo.