La Corrida: fine di un mito?

Fino a qualche tempo fa avremmo messo la mano sul fuoco, rischiando lo spergiuro, sulla tenuta di una formula come quella de La Corrida-Dilettanti allo sbaraglio, capace di resistere all’usura del tempo, conservando una freschezza che solo le trasmissioni rodate e di un certo spessore sono in grado di mantenere.

Di fatto gli ultimi dati d’ascolto hanno messo seriamente a rischio le nostre certezze, ribaltando una teoria almeno in apparenza inattaccabile. Quel baluardo insormontabile che si proponeva di essere il programma scaturito dalla geniale mente di Corrado Mantoni, ha visibilmente cominciato a incrinarsi come una volta di cristallo intaccata dal suono di tante piccole ma efficaci ugole, quelle dei bambini di Ti Lascio Una Canzone su Raiuno, che ieri sera hanno dato l’ennesimo dispiacere al programma di Canale 5 (5.762 spettatori per la Clerici contro i 4.778 di Scotti)

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Il tris d’assi Scotti-Pregadio-Coppa, calato anche quest’anno da Mediaset sulla rete ammiraglia, non lasciava presagire certo un esito deludente per una trasmissione dai trascorsi cosi decorosi, forte degli encomiabili resoconti dell’audience, riferiti agli scorsi anni. Se ci mettiamo poi che il programma di Raiuno era partito senza i migliori auspici ma con il solo intento di fare a mala pena il solletico a quello di Gerry Scotti, la sorpresa diventa ancora maggiore.

Ti lascio una canzone. La festa – Stasera su Rai1

Stasera su Rai1, alle 21.15, andrà in onda l’ultima puntata di Ti lascio una canzone, denominata: Ti lascio una canzone. La festa.

E’ stata veramente una festa per tutti i telespettatori sentire cantare i ragazzi (di età compresa tra i 10 e i 15 anni) per quattro sabati di seguito, testimoniata dal pubblico che ha favorito il sorpasso, imprevedibile prima dell’esordio del programma, ai danni de La Corrida.

Come testimoniano le mail e i commenti lasciati sul nostro blog nei post dedicati alla trasmissione, i ragazzi (e non solo) si sono affezionati a tutti i loro beniamini e la notizia di una probabile riproposizione del programma in primavera, credo possa essere solo una piccola soddisfazione, per un pubblico, che vorrebbe trasmissioni del genere tutto l’anno.

Primo maggio: l’altra faccia del concerto

Ieri, in piazza San Giovanni a Roma, si è tenuto il consueto concerto del Primo Maggio, organizzato dai sindacati dei lavoratori, apprezzabile per il messaggio (lavoro sicuro, lavoro dignitoso, lavoro giusto) e le esibizioni live (peccato per il così poco tempo dedicato a Elio e le storie tese), un po’ meno per il contorno.

Tutto ciò che non avete potuto vedere in televisione nella maratona di Rai3, iniziata alle sedici e finita verso l’una, tutto ciò che vi immaginate, ma che nessuno vi dice, ve lo racconto io, il vostro testimone.

E’ inutile che mi soffermi sul clima festoso che ha circondato la manifestazione, sulla numerosa presenza di ragazzi e ragazze di tutta Italia (si parla di un milione di persone, ma personalmente non mi sembravano così tante). Voglio soffermarmi su tutto ciò che non è andato, come la sporcizia, la speculazione dei negozi intorno alla piazza e dei chioschetti (autorizzati?) e soprattutto (credo che sia il vero tasto dolente nella giornata dedicata ai lavoratori) il lavoro nero.

Gip e Lo show più buono che ci sia

Non è facile capire il senso di una trasmissione come Lo Show più buono che ci sia, partiamo dal presupposto che sia innanzitutto un buon senso, visto che il tema dominante è proprio la bontà e la sua esaltazione, legato però a vari aspetti che con la bontà hanno poco a che fare ovvero l’irriverenza e l’ironia spicciola, unita ad una buona (appunto) dose di sarcasmo, come se la bontà alla fine più che una dote venga declassata al rango di difetto, una conclusione amara da cui non ci discostiamo del tutto.

La trasmissione di All Music, condotta dall’ex iena, nonché ex volto di Mtv, Gianpiero Cutrino in arte Gip, dopo una prima collocazione notturna alle 24 del martedì e mercoledì, da qualche settimana è stata promossa in prima serata alle 21.30 del giovedì e la domenica, pur mantenendo la vecchia collocazione con le repliche della settimana precedente.

Una scelta fortemente voluta dal direttore di rete Elisa Ambanelli, che si esprime con termini entusiastici nei confronti del presentatore Gip:”Quando ho conosciuto Gip mi sono ‘invaghita’ del suo personaggio, ha qualcosa di speciale, uno stile particolare. La singolarità di Gip – prosegue il Direttore- sta nel suo candore, combinato alla capacità di fare delle cose assurde. La comicità di Gip adesso è più matura e fa sì che il suo programma possa allargarsi a fasce di pubblico più ampie”.

Scalo 76: la musica batte su Raidue

Il verdetto tv di questi ultimi tempi è stato netto e insindacabile: la musica sul piccolo schermo non ha più l’ascendente che una volta caratterizzava trasmissioni come il Festival di Sanremo, capace di calamitare l’attenzione dei media al punto da lasciare ai contendenti davvero poche briciole di audience. Lo stesso Festivalbar per anni vera icona dei successi da spiaggia, quest’anno potrebbe non andare in onda se non a settembre in una probabilmente scarna, nonché incolore, edizione ridotta.

La crisi delle trasmissioni a sfondo musicale è uno specchio dei tempi, ormai i fruitori di musica hanno abbandonato la tv per concentrarsi sulle proposte offerte dalla rete dove è facile reperire contenuti in qualsiasi momento e formato, video o audio. Sarà forse per questo che una trasmissione come Scalo 76 in onda su Raidue ogni sabato dalle 14 alle 17, si è attrezzata con un sito su Myspace, notoriamente uno dei principali strumenti di promozione artistica utilizzato anche da nomi di una certa fama.

Il programma firmato da Marco Giusti, Alexio Biacchi, Eddi Berni, Francesco Foppoli e Carlo Bertotti, con la regia di Francesco D’Argenzio, va in onda dal nuovo Centro di Produzione Tv Rai di via Mecenate 76 a Milano, da cui il nome che si ispira al numero civico dello stabile e si snoda nel corso del sabato pomeriggio tra musica dal vivo, classifiche, interviste, non solo nel campo della musica ma anche del cinema e costume.

Ti lascio una canzone: il preferito dei nostri lettori è Gabriele Tufi

Non ci voglia male Gerry Scotti, grandissimo conduttore de La Corrida, ma questa settimana regaliamo un po’ di spazio a Ti lascio una canzone, il programma concorrente, in onda ogni Sabato alle 21 su Rai1, perché siamo stati sommersi da mail e commenti di ragazze e ragazzi adoranti per i giovani cantanti della trasmissione della Clerici.

Il nome più ricorrente e acclamato è stato Gabriele Tufi, tredicenne di Roma, dalla bellissima voce e, a detta delle nostre lettrici più giovani, dal grande fascino: il ragazzo, già vincitore della categoria Junior al concorso Controcanto (e quinto nella classifica finale, che raggruppava indistintamente i ragazzi di tutte le età), premiato da Fabrizio Palma (che di giovani emergenti ne vede a migliaia) ha letteralmente conquistato il pubblico.

Cosa ha dato tanta notorietà a questi giovani artisti, oltre ovviamente alla loro voce? Forse gli abiti stilosi, che trasformano i ragazzini in principi e principesse (o manichini), forse le loro faccette pulite e la loro educazione, o ancora il traino che un programma come Amici di Maria De Filippi può fare agli altri talent show (anche in versione gara canora).

Concerto del Primo Maggio: novità e anticipazioni

A due settimane dal grande concerto del Primo Maggio, sul sito ufficiale sono comparsi finalmente i nomi degli artisti che si esibiranno sul palco allestito a San Giovanni.

La maratona musicale, condotta questa volta dal noto attore Claudio Santamaria con l’ausilio di numerosi ospiti (dei quali si saprà qualcosa di più nei prossimi giorni), durerà otto ore e sarà trasmessa in diretta da Raitre, interrotta solo dalle edizioni del Tg3 delle 19 e delle 23.

Parliamo di ciò che vi sta più a cuore, ovvero della lista dei nomi degli artisti che si esibiranno quest’anno: sembrano sicure le presenze dei Subsonica, Elio e le Storie Tese, Caparezza, Afterhours, Irene Grandi, Baustelle, Après le Classe, Marlene Kuntz, Enzo Avitabile e Manu Dibango, Raiz, Sud Sound System, Tricarico e la Bisca Zulu con Enrico Capuano.

Ti lascio una canzone – voci vecchie e nuove

Cala il sipario su Sanremo, e subito si alza su qualcosa che in qualche modo ne tenga vivo il ricordo, evitando il rischio di dimenticarci del festival. La canzone in televisione fa tutto un altro effetto rispetto a quando la sentiamo su un disco o dal vivo.

Non so dire, e non voglio farlo qui, se l’effetto sia migliore o peggiore. L’importante è cercare di valutare il senso che una trasmissione ha in un palinsesto, e la misura in cui riesce a raggiungere uno scopo.

Relativamente a Ti lascio una canzone, condotto da Antonella Clerici su Rai1 alle 21:15, il compito succitato è facile e difficile allo stesso tempo. Non è del resto quello che devo fare qui forse, ma mi viene spontaneo, un riflesso incondizionato.

Brand:New: valide alternative

brand:new è un programma appartenente al palinsesto di MTV a partire dalla primavera del 1999. Si tratta di uno spazio dedicato alla musica di nicchia rappresentata dai nomi più illustri della scena musicale alternativa, italiana e internazionale.

Il format è gradevole nella sua essenzialità. Si presenta infatti come una vera e propria rotazione dei video più alternativi del momento, senza alcuna sosta se non quella imposta dagli stacchi pubblicitari. Tra i conduttori del passato ritroviamo Massimo Coppola, Enrico Silvestrin, Marco Cocci e Paola Maugeri e Alex Infascelli ( regista del mitico H2Odio ).

Va in onda alle 00:30, un’ora in cui se vuoi vedere qualcosa devi veramente aspettarla, non ti capita davanti agli occhi come in prima serata. Ha ospitato moltissimi nomi di primissimo piano della scena alternativa.

Raiuno in crisi, Del Noce lascia

Se per Raiuno non è crisi, poco ci manca. I dati auditel parlano chiaro, l’ammiraglia Rai, sta attraversando un periodo difficile in cui la concorrenza, soprattutto nel prime time, riesce quasi sempre a spuntarla. Anche quelle che una volta risultavano certezze assolute su cui fare affidamento nei periodi di maggiore difficoltà, leggi Sanremo, oggi pare stiano li ad indicare che i bei tempi sono finiti e che tocca voltare pagina.

Una trend negativo che parte da lontano, le cui avvisaglie erano già percettibili alla fine dell’anno scorso, quando il direttore Fabrizio Del Noce, per dare uno scossone agli ascolti anemici della rete, fu costretto a mettere in campo due pezzi da novanta come Celentano e Benigni, con i rispettivi show, l’uno per promuovere il proprio disco, l’altro per decantare i versi danteschi.

Il bilancio finale per il 2007 fu comunque in rosso: Raiuno rimase l’emittente più seguita, con il 22,3% nelle ventiquattro ore e il 23,3% nella fascia di maggior pregio, ma il confronto con l’anno precedente segnava un saldo negativo di 0,7 punti nell’intero giorno e di 1 punto netto nelle ore serali.

Blister: pillole dal web in tv

Il web arriva in tv sotto forma di pillole, grazie all’idea di Giorgio Carpinteri che ha creato Blister, il programma in onda su All Music, ogni venerdi alle 19 in replica al sabato alle 13.30 e la domenica alle 22, con svariate “finestre” aperte durante l’arco della settimana, sulla programmazione del noto canale musicale.

Se volete dare sfogo all’estro creativo che c’è in voi, al cineasta che avreste voluto essere ma che non avete mai avuto il coraggio di esternare, ecco che Blister-pillole dal web, ve ne da la possibilità. Dal 22 febbraio per 14 puntate, il programma condotto dal noto dj Albertino, storica voce di radio Deejay, propone i video più curiosi, strampalati, originali che lo sterminato panorama della rete offre ogni giorno.

La trasmissione risponde a un’esigenza ben precisa del pubblico giovanile, sempre più distante dalle dinamiche della tv commerciale e meglio coinvolto in quelle del web, dove è ormai possibile realizzare video e condividerli in rete. In mezz’ora Blister ci offre una carrellata di clip davvero divertenti, dove l’apporto del pubblico diviene fondamentale.

Nat Geo Music: il canale musicale di National Geographic

Il linguaggio universale della musica, capace di attraversare i confini e travalicare le barriere culturali. Non sarebbe male se ogni tanto si organizzassero delle vere e proprio kermesse canore, a indubbio scopo benefico, stile Live Aid, dove poter conoscere e apprezzare la musica di quei Paesi tenuti al di fuori dalle tradizionali “rotte” commerciali, ma per fortuna c’è chi ci ha pensato dedicando ad essi un intero canale televisivo.

Dal 15 ottobre scorso sul canale 406 di Sky esiste Nat Geo Music, una delle numerose e interessanti proposte gestite dal National Geographic, che oltre ai tradizionali canali dedicati ai viaggi e all’avventura, ha deciso di inaugurarne uno nuovo tutto musicale che si pone in alternativa a quelli che già conosciamo. In primo piano i video di musicisti emergenti o conosciuti, espressione culturale del loro Paese d’origine, con le clip musicali che insieme al nome dell’artista e al titolo del brano, riportano anche la loro provenienza.

Il palinsesto di Nat Geo Music, è corredato da tutta una serie di programmi a cadenza quotidiana come Music Nomad, consueto appuntamento del mattino, dove oltre ad apprezzare la musica di figure del calibro di Cesaria Evora , Youssou N’Dour, Manu Chao, si possono seguire degli intermezzi denominati Short Trips, dei brevi reportage sugli artisti da strada tra i più curiosi, presenti nelle città di tutto il mondo.

Rock in Rebibbia: su Mtv musica oltre le sbarre

La musica come espressione creativa, capace di travalicare confini e superare barriere, nel raggiungimento di quella libertà assoluta a cui ogni uomo in fin dei conti anela. Parliamo di questo nuovo esperimento messo in onda ieri sera alle 21 da Mtv dal titolo Rock In Rebibbia. Proprio di recente avevamo tessuto le lodi delle tv musicali e di come in questo periodo si stiano distinguendo nel proporre nuovi programmi, in netta contrapposizione con la tv generalista incapace di mostrare il benché minimo cenno di rinnovamento.

Un’ulteriore conferma di come si respiri aria di novità dalle parti dei canali una volta adibiti alla sola messa in onda di video musicali, l’abbiamo avuta con questo programma realizzato all’interno del carcere di Rebibbia “Nuovo Complesso”. La trasmissione è il racconto di tre mesi di lavoro, in cui un gruppo di 8 detenuti tra i 18 e 35 anni coadiuvati da due maestri e 9 “tutor” d’eccezione, hanno seguito delle lezioni di musica finalizzate alla creazione di una vera e propria band, pronta ad esibirsi in una performance live il prossimo 29 maggio, nel cortile del carcere romano.

Rock in Rebibbia, in onda ogni giovedì alle 21, ci mostra come la detenzione possa essere affrontata con il coraggio e la dedizione di uomini che non si arrendono di fronte al destino a loro avverso, i quali proprio grazie alla musica, insieme ad altre attività ricreative trovano all’interno del carcere la voglia di riscattarsi e di dimostrare la loro volontà di rinnovamento.

Mara Maionchi: il vero X-Factor è lei!

Ormai è un dato di fatto, se il buon giorno si vede dal mattino, non si può certo dire che X-Factor, il talent show di Raidue, sia nato sotto i migliori auspici, agli ascolti mediocri delle prime due puntate, la sorte ha aggiunto anche gli spostamenti di palinsesto che vedranno questa settimana il programma in onda prima martedì 25 marzo, poi domenica 30 marzo e 6 aprile per motivi legati alle prossime elezioni.

Neanche le “finestre” aperte su Raidue la sera alle 20 quelle sul canale satellitare Sky Vivo alle 18 e su Sky Show, senza contare la promozione con tanto di spot trasmessi anche nei cinema, sono valsi a far accrescere nel pubblico l’interesse verso un prodotto del quale il destino sembra già segnato.

Eppure tra le note stonate, senza nulla togliere all’indubbia bravura di molti concorrenti, una novità positiva ha senz’altro colpito e perché no affascinato coloro che anche solo per un attimo si sono soffermati alla visione del programma di Raidue: Mara Maionchi.