La seconda e ultima puntata della fiction dedicata al grande scienziato ha un senso di epilogo fin dal suo inizio; se ricordate bene, alla fine della prima puntata Mileva (Maya Sansa) diceva ad Albert (Vincenzo Amato) di stare morendo. Il flashback riprende con un momento di grande importanza per la carriera scientifica di Einstein: le sue teorie vengono confermate e accolte a braccia aperte dalla comunità scientifica.
Non basta nemmeno il Nobel, però, a fermare le persecuzioni dei tedeschi, che si accaniscono contro lo scienziato, costringendolo infine a migrare negli USA, dove finisce per lavorare niente meno che per l’Institute for Advanced Studies di Princeton.
Con l’avvicinarsi del secondo conflitto mondiale, arriva un lutto insopportabile: la morte della povera Elsa (Sonia Bergamasco). E’ in questo periodo che Albert inizia a collaborare al programma atomico americano. L’entrata un guerra degli Stati Uniti, nel 1941, non lascia presagire ad Albert quelo che sarà il catastrofico epilogo del conflitto.