L’Iva di Sky potrebbe scendere al 10% e Affari tuoi va in onda, ma è vietato!

Ci sono due questioni, l’aumento dell’Iva a Sky e la battaglia che il Codacons sta facendo contro Affari Tuoi, di cui molti hanno parlato, ma che appena hanno finito di destare scalpore, hanno smesso di informarvi. Per non rischiare di lasciarvi con delle lacune informative, vado subito a darvi gli ultimi aggiornamenti.

Capitolo Sky: l’Iva potrebbe tornare al 10%! Avete letto bene: è stata richiesta la soppressione dei commi 1 e 2 dell’articolo 31 del Decreto Legge Anticrisi. Perché è importante che lo sappiate? Perché se la richiesta fosse accolta, i nuovi listini di Sky, che oggi riportano il nuovo prezzo con l’Iva al 20%, dovrebbero nuovamente cambiare e i costi scendere. Attenti!

Capitolo Codacons vs Affari Tuoi: il Codacons ha richiesto la sospensione del programma tv Affari tuoi nel rispetto di una sentenza di qualche giorno fa del Ministero dello Sviluppo Economico che la considerava vietata! Ecco il comunicato ufficiale dell’ufficio stampa del Codacons (leggetelo con attenzione!):

Sanremo 2009, Povia minacciato, Beckham invitato, Sgarbi rifiutato, Iva Zanicchi lascia la politica?

Non c’è giorno, che il Festival di Sanremo 2009 non faccia parlare: come se fosse una soap opera, ci sono sviluppi sulla situazione di Povia e di Iva Zanicchi, novità su una possibile partecipazione di David Beckham e una rivelazione fatta da Vittorio Sgarbi.

Partiamo da quella più drammatica e insensata: Povia ha rivelato, a Tv Sorrisi e Canzoni, di essere stato minacciato di morte e di ricevere lettere minatorie, che lo vogliono intimidire per non presentarsi a Sanremo. Lui d’altro canto ha già detto che non rinuncerà ad andarci, poi ha affermato:

Non sarà certo l’Arcigay a fermarmi. Se Bonolis mi ha scelto, avrà valutato bene; ci fosse stato Baudo non so: non credo mi percepisca nel suo DNA.

Roberto Pregadio smentisce di aver voluto lasciare La Corrida. Ecco la verità

La polemica che non ti aspetti arriva dalla persona che non ti aspetti: Roberto Pregadio rivela di essere stato estromesso da La Corrida perché non ha voluto condividere con Vince Tempera la direzione dell’orchestra.

La decisione di non prendere parte alla prossima edizione de La corrida non è mia, ma di altri, e non è in alcun modo determinata dalle mie condizioni di salute che, a dispetto dell’età, sono tuttora ottime e non hanno subito alcun deterioramento durante quest’ultimo anno.

Questo sono le forti parole che Roberto Pregadio ha detto all’Adnkronos, queste sono le parole di un uomo in salute, che per circa 40 anni ha accompagnato i dilettanti allo sbaraglio e che dal 10 gennaio quei dilettanti li vedrà in tv, magari salutato affettuosamente da Gerry Scotti. Il maestro aggiunge amareggiato:

Sanremo 2009, Iva Zanicchi rischia di non andarci?

Ancora polemiche intorno al Festival di Sanremo 2009, che comincerà tra poco più di un mese: mentre fa discutere la decisione di non ammettere alla manifestazione canora la canzone di Mietta, D’aria buona scritta da Zucchero e Mondoreality promuove l’iniziativa per far vincere Marco Carta e una tra Silvia Aprile e Karima Ammar, scoppia il caso Zanicchi.

Iva Zanicchi, europarlamentare di Forza Italia, potrebbe dover rinunciare al Festival, per non violare la par condicio. A sostenerlo è stato Pierluigi Diaco a Scalo 76.

La Zanicchi, secondo il giornalista, potrebbe trarre vantaggio dalla sua presenza sul palco dell’Ariston, in quanto il 7 giugno ci saranno nuove elezioni europee e la sua performance le porterebbe visibilità. Dice Diaco:

Sciopero degli attori, anno nuovo news nuove

 Mancano pochi giorni al meeting (12-13 gennaio) che deciderà se lo sciopero degli attori si farà oppure no e crescono le polemiche all’interno del sindacato.

Nel frattempo Doug Allen dice che, anche se dovesse esserci, non causerà troppi danni e l’Amptp gli risponde per le rime, sottolineando, che una simile considerazione, durante la più grande crisi economica dai tempi della Grande Depressione è semplicemente fuori dalla realtà.

Lo sciopero, stando al Los Angeles Times, non lo vogliono veramente nemmeno gli attori: la Unite For Strength vorrebbe cambiare i negoziatori (visto che ora hanno la maggioranza sul sindacato), per trovare qualcuno più moderato che possa porre fine alla protesta.

Sanremo 2009, Povia risponde alle accuse:”nessuna malattia e nessuna guarigione, canto solo una storia”

Vi ricordate il polverone che si è alzato per la canzone, che Povia porterà al Festival di Sanremo 2009, Luca era gay? Ebbene, a tutte le critiche che gli sono piovute addosso, il cantante dei bambini che fanno oh, ha risposto sulle colonne del Corriere della sera, dicendo l’unica cosa sensata che poteva dire, ovvero, che non hanno senso le polemiche se non si è letto il testo:

Io non generalizzo. Racconto la storia vera di un ragazzo che da gay passa a eterosessuale. Poi, senza conoscere la canzone è esplosa la polemica. Ringrazio, ma mi aspetto che il pubblico la apprezzi e colga l’impegno nell’affrontare tematiche che in genere vengono evitate. Io racconto la storia di uno, non quella di tutti. Nessuna malattia, nessuna guarigione. Non prendiamoci in giro, non sarò io o una canzone ad istigare manie suicide, omicide o odio. L’Arcigay non è la voce onnipotente di tutti i gay.

Aftra e Sag insieme per i contratti pubblicitari

I soldi derivanti dalla pubblicità potrebbero riunire per una volta l’Aftra e la Sag, i due sindacati americani, che momentaneamente stanno tenendo in allerta le produzioni cinematografiche e televisive, con le loro proteste.

Mentre sullo sciopero degli attori, bisognerà aspettare ancora qualche settimana per avere novità certe, la Sag e l’Aftra avranno modo di incontrarsi il 9 e il 10 gennaio, per confermare l’accordo sui contratti pubblicitari (salari, trattamenti) già esistente.

Il MOIGE a novembre boccia Raiuno e promuove Italia 1

Arrivano puntuali come un orologio le pagelle tv del MOIGE – Movimento Italiano Genitori, che in base alle segnalazioni ricevute assegna la maglia nera alla rete meno adatta al pubblico più giovane. Questa volta la meno gradita è Raiuno, mentre quella che piace di più è Italia 1.

La prima rete nazionale è stata penalizzata dalla fiction I Vicerè, che viene accusato di aver trasformato un’opera letteraria del verismo italiano in “Un racconto dai toni cupi, spesso caricaturali più che veristici, soprattutto nella rappresentazione dei protagonisti.”.

La fiction, spiega la responsabile dell’Osservatorio Media, Elisabetta Scala:”Ha una non troppo velata tendenza all’horror, come nella scena della zia e in quella della neonata malformata conservata sotto spirito in un armadio a cui accedono i bambini di nascosto, accompagnata da una scena di un nudo integrale, entrambe non adatte alla prima serata”.

Sciopero degli attori: slitta lo sciopero, sempre che si faccia.

E’ ancora incerto il destino degli attori americani, dopo il mancato rinnovo del contratti: lo sciopero, minacciato per il due gennaio, dovrebbe slittare a dopo il 13, quando ci sarà un incontro d’emergenza della Sag, perché stanno aumentando coloro che non vogliono scioperare.

Il sindacato, effettivamente, inizia ad essere spaccato in due: da una parte i si con oltre 2300 firmatari (come Laura Dern, Mel Gibson, Hal Holbrook, Holly Hunter, Matthew Madine, sandra Oh e Martin Sheen), che sostengono che le Majors vogliano approfittare della crisi economica, per prendere tempo e non modificare il contratto (gli attori come è noto vogliono dei privilegi anche sui nuovi media e le piattaforme digitali), dall’altra il fronte del no con oltre 1400 firmatari (tra cui: George Clooney, Russell Crowe, Matt Damon, Sally Field, Tom Hanks, Julianne Moore, Robert Redford, John e Ann Cusack, Jeff Garlin, George Lopez, Virginia Madsen, Susan Sarandon e Charlie Sheen) appoggiato dagli addetti alle location, i tecnici e altri lavoratori, che temono di rimanere senza lavoro.

Sanremo 2009, Povia canta di ex gay e l’arcigay è pronta a boicottare il Festival

Il Festival di Sanremo 2009, continua a far parlare di sé, dopo ventiquattro ore dall’annuncio della lista dei concorrenti ufficiali della 59° edizione di Sanremo, arriva la polemica sulla canzone di Povia, Luca era gay, che fa andare su tutte l’arcigay, forse sbagliando (anche loro stanno aspettando di sapere il testo della canzone e la motivazione di un titolo simile), ma molto probabilmente, invece, con cognizione di causa.

Andiamo con ordine: mesi fa il cantante de I bambini fanno oh (che se non sbaglio si esibì pure al Family Day), rilascia un’intervista a Panorama dove dichiara che Gay non ci si nasce, ma si diventa (a seconda delle amicizie e delle persone che hai intorno) e aggiunge di esserlo stato pure lui per sette mesi, prima di superare quella fase della sua vita e di aver convertito due suoi amici.

Quell’era nel titolo proverebbe, dunque, che il personaggio della canzone ora non lo è più. C’è dell’altro: Luca, potrebbe essere Luca Tolve, un ragazzo che si dichiara gay, ma che viene “guarito” grazie alle insostenibili teorie (confutate dalla comunità scientifica mondiale) del cattolico integralista Usa, Joseph Nicolosi.

Tfr1 in Francia non manda in onda la diretta della Messa in Vaticano: è polemica

Nasce una polemica tra la Santa Sede e la televisione privata Tfr1: la prima televisione francese ha deciso di sopprimere la Messa di Natale di mezzanotte, trasmessa annualmente in diretta da San Pietro, per sostituirla, prima, con le Grand betisier de Noel, un programma di errori in tv, poi con un concerto del 2005 del cantante Michel Sardou.

I responsabili di Tf1 (che con la messa registrano un milione e mezzo di spettatori) sostengono che la scelta è stata stata semplicemente commerciale (necessità di nuovi sviluppi), ma il direttore della Sala Stampa Vaticana, Padre Federico Lombardi non ci sta (fonte i.media):

Sostituire quest’ora e mezza di trasmissione della messa a mezzanotte, con delle trasmissioni di divertimento, che hanno già parecchio spazio in televisione, non è un segnale positivo, ma un segno di superficialità, una mancanza di attenzione alla sensibilità, alla cultura e alla tradizione religiosa di una vasta parte del Paese che, anche in occasione della recente visita di Benedetto XVI in Francia, si è invece dimostrata vitale e ben integrata nella società.

La Rai aumenta il canone: disilluse le attese, ma noi ve l’avevamo detto più di un mese fa

La Rai ha deciso di aumentare il canone di 1,5 euro rispetto a quello passato: tutti si dicono sorpresi, perché il Governo proclamava di voler bloccare tutti gli aumenti automatici (e quando mai?), tranne noi, che il 25 ottobre, vi riportammo una notizia data da The Hollywood Reporter, dove si parlava esplicitamente della richiesta di aumento del canone.

Il problema, semmai, è vedere come ad una notizia snobbata dai più, sia seguita quella propagandistica del governo e come questa possa essere facilmente disillusa. Lo spiega il Codacons, che ha rilasciato una nota ufficiale, nella quale annuncia di voler proporre un ricorso al Tar e poi azzarda la proposta: perché non esentare gli 8 milioni di italiani più poveri dal pagare il canone? (Semplice, perché poi la Rai chiude bottega).

Eccovi la nota ufficiale del Codacons:

Sciopero degli attori: la “serie” continua

La Fox TV alza la voce in mezzo alla baruffa creata dalle vicende che si stanno accalcando l’una sull’altra, creando uno scenario più che confusivo. La minaccia è presto detta: si tratta di passare tutti i contratti delle sue serie tv dalla SAG all’Aftra.

Detto così puiò non sembrare così temibile. Il problema è che l’appartenenza ad entrambi i sindacati impedisce agli attori di attuare lo sciopero a priori, dato che Aftra ha firmato con i produttori, ed è quindi vincolata a onorare gli accordi del contratto tra attori e Amptp.

A questo punto ci si capisce poco. La mossa sembra un pò eccessiva, per svariati motivi. E’ vero che si parla di sciopero da tempo, che ci sono delle date, che dondolano sulle teste di noi spettatori, ma soprattutto degli attori, come un’inquietante spada di Damocle.

Lo sciopero degli attori si sta materializzando

Ne avevamo parlato così tanto che sembrava un qualcosa destinato a rimanere notizia. Invece no. Lo sciopero è veramente in arrivo, almeno in base ai risultati delle votazioni. Adesso ci sono anche delle date.

Il 2 Gennaio infatti si voterà, e il 23 dello stesso mese verranno divulgati i risultati. Il boicottaggio è sttao pianificato, almeno in potenza, al fine di poter essere dannoso per la cerimonia degli Oscar. Ovviamente il tutto è un pò meno clamoroso di quello che sembra.

Il segnale è diretto alle majors e ai produttori in modo da ricondurre le majors al tavolo delle trattative, che secondo l’AMPTP sono terminate in tutto e per tutto a fine Giugno. I danni potenziali non si contano, e riguarderanno fondamentalmente le nuove produzioni.