Nomine Rai: Mauro Mazza direttore di Raiuno, Augusto Minzolini del Tg1, ora è ufficiale

E’ ufficiale: su proposta del D.G. Mauro Masi, il cda della Rai ha nominato Mauro Mazza, direttore del Tg2 uscente, direttore di Raiuno e Augusto Minzolini direttore del Tg1.

I vicedirettori saranno Antonio Marano (delega alla produzione), Lorenza Lei (delega alle risorse artistiche), Giancarlo Leone (delega allo sviluppo del digitale terrestre) e Gianfranco Comanducci (delega alle risorse umane).

Ballarò, Vendola contro Gasparri, video

Ieri sera durante la puntata di Ballarò c’è stato l’ennesimo scontro tra politici: protagonisti della diatriba il Governatore della Puglia e leader di Sinistra e Libertà Nichi Vendola e il presidente dei senatori del Popolo delle libertà Maurizio Gasparri.

Nel corso della trasmissione Maurizio Gasparri ha ricordato come Alberto Tedesco, assessore alla Sanità della giunta presieduta da Vendola, sia stato accusato di corruzione. Apriti cielo: proprio nel giorno in cui Mills viene condannato per aver mentito a favore di Berlusconi, qualcuno ha il coraggio di parlare di corruzione? Vendola non ci ha visto più e ha risposto per le rime a Gasparri, mandandolo a quel paese (video dopo il salto).

Agrodolce seconda stagione confermata: arrivano i soldi!

La seconda stagione di Agrodolce si farà: la soap ambientata in Sicilia e in onda ogni giorno su Raitre, grazie ad un provvedimento della giunta regionale ha riottenuto il finanziamento di 12,5 milioni di euro. Il provvedimento prevede che il 70% di ciò che si spende venga assegnato ai siciliani, siano questi operai, imprese, attori o altro personale, tutti residenti sull’isola da almeno due anni.

La decisione di rinnovare il finanziamento viene ben spiegata dall’assessore regionale ai Beni Culturali, Antonello Antinoro:

Abbiamo sempre lavorato per risolvere nel migliore dei modi la vicenda Agrodolce che per la Sicilia deve rappresentare un ritorno d’immagine adeguato all’impegno economico ed anche un ritorno in termini occupazionali. Oggi inizia il percorso che porterà Termini Imerese ad essere al centro della produzione cinematografica siciliana. Agrodolce rappresenta un valore aggiunto per la Sicilia e la Sicilia lo rappresenta ancor di più per Agrodolce.

Fiorello show:successo o flop?


Fiorello si, Fiorello no, vince o perde? Fin da quando lo spettacolo dello showman siciliano ha avuto inizio sotto la tensostruttura di piazzale Clodio a Roma, in molti si chiedono se il suo sia davvero un successo o come affermano i detrattori un vero e proprio flop. Considerato l’importo dell’ingaggio su Sky, che si aggirerebbe intorno al milione di euro, i critici auspicavano uno spettacolo nuovo e originale: ma perché mai avrebbe dovuto esserlo?

Il paradigma su cui Fiorello basa i suoi show è semplice ed efficace: battute, commenti ospiti e una straordinaria capacità, comune a pochi, di tenere alta l’attenzione su se stesso, insomma non ci si annoia e i riscontri gli danno ragione: nelle prime 21 serate, più di 50 mila persone sono andate a vederlo, a dimostrazione che l’indiscutibile carisma emanato dall’artista ha conservato del tutto la sua magia.

Quanto alla messa in onda televisiva su Sky Uno (canale 109) che ricordiamo essere il giovedi, venerdì e sabato alle 21, con un “meglio di” domenicale è stata seguita finora, considerate le repliche e la trasmissione sul canale +1 da circa 500 mila spettatori, seconda solo ai programmi sportivi.

Ricomincio da qui a settembre chiude, Alda D’Eusanio non ci sta

Da settembre su Raidue non andrà più in onda Ricomincio da qui, il talk condotto da Alda D’Eusanio. Al suo posto andrà in onda un programma musicale. La conduttrice a Radio Radio parla della decisione della rete Rai e proprio non ci sta: prima conferma la cancellazione della sua trasmissione e spiega le motivazioni:

Ricomincio da qui è stato soppresso, a settembre non ci sarà più. Lo abbiamo saputo sabato scorso ma lo dico ora per la prima volta. In una tv in cui si gioca abbiamo fatto un programma di servizio con cui abbiamo risolto tanti problemi alle persone. Devono fare di Raidue una Rete per ragazzi. Per questo al posto mio metteranno un programma di musica e canzoncine in onda da Milano che fa il 4%, io faccio il 12-13%. Il direttore Antonio Marano e il vicedirettore Pasquale D’Alessandro stanno cercando di portare tutta la produzione della seconda Rete a Milano. Però il programma di Michele Guardì viene confermato e non è un programma per ragazzi. L’unico che eliminano è il mio.

Agrodolce: la fiction di Raitre è ancora in bilico


Siamo tutti in attesa che la situazione si sblocchi! E’ incredibile che un prodotto come Agrodolce che ha l’8 % di share e due milioni di persone nella fascia oraria tra le 20 e 15 e le 20 e 40 (in mezzo a due Tg, tre se aggiungiamo il Tg2 delle 20.30), debba aspettare i tempi di questa bassa politica. 600 famiglie escluso l’indotto stanno aspettando i loro comodi!” E’ il grido accorato di Vincenzo Ferrera, l’ispettore Stefano Martorana nella fiction di Raitre, che lancia dalla conferenza stampa tenuta lo scorso 11 maggio a Palermo e ora anche dalle pagine di Cinetivù che lo ha ascoltato pochi giorni fa.

Da marzo Agrodolce realizzata in Sicilia da Einstein fiction e prodotta da Rai fiction in collaborazione con Rai Educational e la Regione, sta attraversando il suo periodo peggiore, peccato che questa volta non si tratti di finzione ma di una drammatica realtà. Voluta fortemente da Giovanni Minoli, tacciata di audience mediocri all’esordio, circa 800 mila ascoltatori a puntata, la fiction ambientata a Lumera, un paesino immaginario sulla costa siciliana, ha rapidamente conquistato il cuore dei telespettatori, una nota di merito che non ne ha impedito l’attuale blocco delle riprese.

I set sono fermi e le puntate di settembre a rischio, tutto questo perchè sebbene la Rai abbia garantito la sua parte di finanziamenti, sui 25 milioni totali necessari alla realizzazione, altrettanto pare non intenda fare la Regione Sicilia protagonista al 50% della convenzione nata con la tv di Stato.

Noemi Letizia reciterà in un film, il padre forse a L’isola dei famosi 7

Noemi Letizia, colei che alla festa dei suoi 18 anni ha potuto avere come ospite il Premier Silvio Berlusconi e che può permettersi di chiamarlo Papi Silvio, reciterà nel film Il regista nel mondo.

Ancora non si sa se il film uscirà al cinema o passerà direttamente in televisione, ma la sua presenza è data per certa dal regista Carlo Fumo che, in un’intervista a Tv Sorrisi e Canzoni, dice:

Confermo che Noemi Letizia sarà una delle protagonise del mio prossimo film. Inolstre stiamo pensando di affiancarle nel cast Ornella Muti e la figlia Naike. La conosco da un anno e mezzo, ben prima che il suo nome venisse alla ribalta per il noto caso politico.

La RAI tratta con Sky per il rinnovo, ma…

Nel consiglio di amministrazione della Rai che si è tenuto ieri, come vi avevamo annunciato, si è parlato della trattativa con Sky per la trasmissione dei canali di stato sulla piattaforma della tv satellitare.

Il risultato è stato quello previsto: il consiglio ha dato mandato al dg Mauro Masi di avviare la trattativa con Sky. Paolo Garimberti per decidere vorrebbe sapere non soltanto se l’offerta economica è congrua, ma anche se la Rai ha veramente l’obbligo di essere presente su tutte le piattaforme, se Mediaset ha intenzione di abbandonare Sky contemporaneamente alla Rai e se, una volta sceso dal satellite la Rai sarà vista da tutti gli utenti.

Le prime novità le avremo mercoledì prossimo, quando il consiglio si riunirà per gli aggiornamenti. A questo punto è quasi certo che la risposta richiesta dalla società di Murdoch per il 21 maggio non potrà essere data a tempi brevi.

Centovetrine replicata tagliando le scene con Sergio Troiano, candidato alle Europee

Le regole della par condicio, che vietano ai candidati alle elezioni europee di essere presenti in video (ad esclusione degli spazi permessi), durante la campagna elettorale, hanno fatto un’altra vittima tra gli attori: dopo i tagli che ha subito Barbara Matera (candidata PDL) nella fiction Enrico Mattei L’uomo che guardava al futuro, anche a Sergio Troiano (candidato Sinistra e libertà) è toccata la stessa sorte, seppur in ritardo.

Oggi su Canale 5 è stata mandata in onda la replica della puntata di ieri di Centovetrine senza i trenta secondi in cui recitava Troiano nel ruolo di Valerio Bettini. Il commissario avrebbe dovuto raggiungere Laura al bar, ma non è successo (fonte Reality & Show).

La Rai abbandonerà Sky e rinuncerà a 475 milioni? Oggi il CDA dovrebbe decidere

Oggi pomeriggio si riunisce il consiglio d’amministrazione della Rai per parlare del futuro della tv di stato sul satellite. Come vi abbiamo già anticipato la Rai ha due opzioni: rinnovare il contratto con Sky che scade a luglio o salire solo sulla piattaforma satellitare TivuSat in compagnia di Mediaset e Telecom Italia Media (La7).

Sky avrebbe offerto prima 50 milioni l’anno più 75 milioni per i prodotti di Rai Cinema fino al 2016, poi 475 milioni totali (pari a quasi il doppio del capitale sociale dell’azienda!) e la rinuncia del diritto all’esclusiva. Il D.G. Mauro Masi, che ha il mandato per negoziare con la società di Murdoch, sembra sia intenzionato a rilanciare chiedendo di essere pagato anche per le trasmissioni di Raiuno, Raidue e Raitre, richiesta che pare più come un modo per scendere dal satellite, che un modo per ottenere più soldi.

Gli aspetti negativi del divorzio sono molteplici: l’azienda perderebbe 100 milioni annui (grazie a quel 2,5% di share che arriva dal satellite), non raggiungerebbe tutta l’utenza (non tutta le zone dell’Italia sono coperte dal digitale terrestre) e dovrebbe sbrigarsi a salire su un altro satellite (quello Tivù, che avrebbe un altro decoder!) per non rischiare sanzioni (per legge la tv di stato deve essere presente su tutte le piattaforme).

American Idol, 24, Desperate Housewives: gli spazi pubblicitari più costosi sono i loro

Quali sono i programmi made in USA più remunerativi in patria? La risposta ci viene data da Forbes, la rivista di economia e finanza che ha chiesto alla TNS Media di stilare una classifica dei programmi che guadagnano di più prendendo in considerazione i 100 programmi più visti (show e serie televisive) dal 31 gennaio. Siccome i programmi hanno durata diversa, la società, che ha elaborato la lista, ha ricondotto tutti i risultati ai guadagni medi ottenuti ogni mezz’ora.

La classifica dei programmi che guadagnano di più grazie alla vendita degli spazi pubblicitari parla chiaro: American Idol, il talent show della Fox, seguito da oltre 25 milioni di spettatori ogni puntata, incassa 7 milioni di dollari ogni mezz’ora, 623mila dollari mediamente per ogni spot di 30 secondi. Sul podio troviamo, con un incasso ben inferiore, 24 (sempre della Fox), che guadagna 3,7 milioni di dollari ogni mezz’ora (366.000 $ per uno spot di mezzo minuto). Il terzo posto è ad appannaggio di Desperate Housewives (primo della ABC), che incassa 2,9 milioni di dollari (251.000 $ per uno spot di 30 secondi).

MOIGE, ad aprile male Canale 5, bene Raiuno. Attaccati Squadra Antimafia e Annozero.

Il consueto bollettino del MOIGE, Movimento italiano genitori, questo mese promuove Raiuno, condanna a maglia nera di rete meno gradita Canale 5 e segnala negativamente Raidue.

La rete ammiraglia Mediaset è nuovamente la peggiore, a causa delle immagini violente di Squadra Antimafia Palermo Oggi. Secondo il MOIGE nella fiction, seppur non ci sia l’eroicizzazione del boss mafioso (cosa che è accaduta ne Il capo dei capi), ma anzi venga descritta positivamente il vicequestore Claudia Mares, c’è troppa violenza, non adatta alla fascia protetta. A pesare sul giudizio negativo ci sarebbero alcuni aspetti riguardanti la connotazione della squadra:

Ciascun componente della squadra sembra vivere situazioni di solitudine e incomprensione dove la responsabilità del proprio lavoro diventa causa, alibi e fuga contemporaneamente

Mentana parla di Mediaset come di un comitato elettorale in una lettera a Confalonieri

 Enrico Mentana è tornato a parlare delle sue dimissioni da Mediaset in un’intervista concessa a Vanity Fair. Il giornalista al giornale ha concesso pure un’anticipazione del suo primo libro, Passionaccia (in uscita oggi). L’anteprima riguarda una lettera inviata a Fedele Confalonieri tra il 21 e il 22 aprile 2008 (una settimana dopo la vittoria elettorale del PDL e di Silvio Berlusconi) , subito dopo una in cena con tutti i vertici Mediaset e i direttori dell’informazione:

La nostra cena si è conclusa da poche ore. Le dico francamente che è stato un errore invitarmi. Mi sono sentito davvero fuori posto. C’era tutta la prima linea dell’informazione, ma non ho sentito parlare di giornalismo neanche per un minuto. Sembrava una cena di Thanksgiving… Un giorno del ringraziamento elettorale. Tutti attorno a me avevano votato allo stesso modo, e ognuno sapeva che anche gli altri lo avevano fatto. Era scontato, così come il fatto di complimentarsi a vicenda per il contributo dato a questo buon fine… Non mi sento più di casa in un gruppo che sembra un comitato elettorale, dove tutti ormai la pensano allo stesso modo, e del resto sono stati messi al loro posto proprio per questo… Mi aiuti a uscire, presidente! Lo farò in punta di piedi.

Enrico Mentana affonda il colpo e parla di conflitto di interessi:

Current Tv un anno dopo: l’avventura continua


Current Tv un anno dopo. Proprio all’inizio dell’avventura, era il maggio del 2008, avevamo parlato delle aspettative che accompagnavano la nascita del canale, dell’arrivo di Al Gore, suo ideatore, in Italia per presentarlo, dello slogan “you make the news” posto a simbolo dello stesso. Ora dopo dodici mesi i tempi sono maturi per stilare un primo bilancio, per verificare che gli obiettivi preventivati siano stati effettivamente raggiunti. La risposta è senz’altro affermativa.

Proponendosi nella giusta combinazione televisione (canale 130 di Sky) più internet (www.current.com), specchio dei tempi in cui la rete consente di travalicare ogni confine, consentendo il flusso dell’opinione qualunque essa sia, Current è divenuta autentico crocevia della generazione web 2.0, quella dove non esistono distinzioni tra chi crea i contenuti (user generated content) e chi li segue.

Lo spettatore è divenuto protagonista attraverso i VC2 (Viewer Created Content) e i messaggi pubblicitari creati da lui stesso ovvero i V-CAMs (Viewer Created Advertising Messages) costituendo uno dei principali punti di forza del canale: non avere mai perso di vista l’elemento chiave che ha reso possibile un progetto così importante, il pubblico, in quanto soggetto non passivo, ma colonna portante dell’intera struttura mediatica.