Terapia D’Urgenza, ancora spostata, alla faccia del telespettatore

Non c’è pace per Terapia d’urgenza: come molti di voi mi hanno fatto notare (inviandomi numerose mail di protesta), la serie medica di Raidue, dopo essere stata cancellata dai palinsesti autunnali, in pieno periodo di garanzia, già da venerdì scorso è stata spostata in seconda serata per bassi ascolti, venendo sostituita da un film.

Gli ultimi sei episodi inediti della serie verranno mandati in onda, dunque, dopo le 23.00, un orario un po’ scomodo per tutti coloro che seguivano le storie dei medici del pronto soccorso milanese in prima serata.

Romanzo Criminale, la serie conquista la Francia, pubblico e critica!

Romanzo criminale conquista la Francia: la serie italiana, attualmente trasmessa oltralpe da Canal+, ha conquistato il pubblico e soprattutto la critica che è arrivata a definirla l’ evento della rete. I giudizi positivi sono unanimi (fonte Apcom):

La serie evento dell’estate di Canal+ non è né americana, né francese, né inglese, bensì italiana (Le Figaro).

Sono pochissime le serie televisive europee belle e meritevoli di essere segnalate. (Le Monde).

Alfonso Signorini e Costanzo insieme da settembre al Maurizio Costanzo Show

Nella prossima stagione, una delle due puntate settimanali del Maurizio Costanzo Show sarà presentata dallo storico conduttore insieme ad Alfonso Signorini. A rivelare la scelta di avere al suo fianco, il direttore di Chi e Tv Sorrisi e Canzoni, nonché opinionista del Grande Fratello, è lo stesso Costanzo che dice:

Insieme faremo una delle due puntate settimanali, quella del martedì, rileggendo la storia del Costanzo Show con materiale di repertorio. In teatro avremo, laddove sia possibile, il politico o l’ospite di costume che c’erano allora. Signorini è un giornalista di costume e, come me, è capace di andare avanti senza copione.

Alfonso Signorini, felice della proposta, replica:

Rai-Sky, rottura o compromesso?

 Rai-Sky, la trattativa dai contorni simili a quelli della più classica delle telenovelas, pare proprio destinata se non a un lieto fine quanto meno a un felice compromesso. E’ noto come ormai da settimane il Servizio pubblico radiotelevisivo nella persona del direttore generale Mauro Masi, stia trattando per la permanenza futura dei suoi canali sulla piattaforma satellitare.

In particolare in vista della scadenza del contratto prevista per il prossimo 31 luglio, a fronte di una proposta Sky che prevede 50 milioni di euro l’anno per i prossimi sette più altri 75 milioni in tre anni di acquisto di titoli cinematografici da Rai Cinema, la controparte Raisat si aspetta una maggiore valorizzazione dei propri servizi “pay” (Extra, Premium, Cinema, Smash Girls, Yo Yo, Gambero Rosso) e “free” (Rai Gulp, Rai Storia) a cui vanno aggiunti i tre canali generalisti Raiuno, Raidue e Raitre, su una struttura che di fatto è ormai il secondo gruppo televisivo italiano quanto a ricavi.

A proposito delle “tre punte di diamante” della televisione di Stato, il contratto di servizio stipulato con il Ministero dello Sviluppo Economico, prevede l’obbligo di permanenza del marchio Rai su tutte le piattaforme televisive, almeno così sembrerebbe poiché il viceministro Paolo Romani si è affrettato a chiarire: “La Rai ha un obbligo di presenza su ogni piattaforma ma non su tutte: per quel che riguarda il satellite spetta all’azienda scegliere quale sia la più indicata”. Chiaro il riferimento alla neonata TivùSat che prenderà il via il prossimo 31 luglio con protagonista oltre che la Rai anche Mediaset e i canali Telecom Italia Media.

Carlo Pastore e Marco Maccarini parlano del futuro di TRL e di MTV

Carlo Pastore e Marco Maccarini, ovvero la nuova e la vecchia guardia di MTV parlano dell’attuale situazione della tv musicale in Italia e della possibile chiusura di Total Request Live.

Carlo Pastore ha commentato la possibile chiusura di TRL, ma ha preferito soffermarsi sul licenziamento dei 104 dipendenti precari a cui non verranno rinnovati i contratti (Fonte NotizieTv):

Non sta a me dirlo. Se le notizie iniziano a girare c’è un perchè. In questo momento voglio solo sottolineare la mia solidarietà ai 104 “dipendenti” di Mtv, per me come fratelli, che dal 31 luglio non hanno più un lavoro per cui hanno dato tutto. Questo è il blog dove stanno tentando di dare risalto alla loro protesta: http://mtvisnotsocool.blogspot.com/ A noi ci penseremo poi.

Digitale, nel Lazio ad un mese dallo switch crollano Raidue e Rete 4

Le feste di Rai e Mediaset per lanciare la fantastica tecnologia del digitale terrestre non hanno avuto i loro frutti, almeno, nell’immediato: i primi dati Auditel a un mese del passaggio del Lazio al digitale terrestre parlano di Raidue e Rete 4 che perdono tra i tre e i quattro punti di share giornalieri.

Non ci vuole un genio a capire che, se tutto fosse stato veramente pronto per passare al digitale, e che, se gli italiani veramente avessero sognato di cambiare il loro modo di guardare la tv, le prime reti spostate sarebbero state Raiuno e Canale 5.

Torniamo ai numeri oggettivi laziali (studio Frasi): dal 16 giugno al 16 luglio, Rete 4 è stata sorpassata da La7 (rispettivamente 4,14% di share contro il 4,83 di La7) e ha perso 4 punti rispetto al resto del Paese e 2,78 punti rispetto al mese precedente; Raidue si attesta al 5,74% di share, oltre due punti in meno rispetto alla media italiana e tre punti in meno al mese precedente.

MTV taglia i precari, i lavoratori protestano

Il personale di MTV dopodomani sciopererà per protestare contro il taglio di oltre cento lavoratori precari: lunedì i lavoratori di Mtv sciopereranno dalle 10 alle 14 e partiranno in corteo da Piazza Duomo sotto il balcone di TRL per arrivare alla sede dell’emittente in Corso Europa 7 accompagnando la loro marcia con gli slogan M.T.V Manda Tutti Via e MTV is not so cool.

Sperando che la situazione tra i precari e la direzione si possa sbloccare, vi pubblichiamo il comunicato stampa integrale, rilasciato alle agenzie giornalistiche dai suddetti e dalla RSU:

Sanremo 2010, Antonella Clerici conduttrice, De Sica no

Antonella Clerici e Christian De Sica presenteranno il Festival di Sanremo 2010? Macché! La notizia, da Dagospia invade subito il web e poco dopo viene smentita dalla Rai (che ricorda che ancora si sta lavorando sulla nuova edizione della kermesse canora e che quelle che girano sono solo ipotesi) e dall’attore romano che dice:

Non ne so nulla. Finora nessuno mi ha parlato di questa ipotesi. Fose a qualcuno è venuta questa idea e ancora non me ne ha parlato. Certo mi gratifica molto che possano aver pensato a me. Ma io parto il 29 luglio per girare il film di Natale e poi chissà. Non so nemmeno se potrei farlo.

Maurizio Costanzo è sicuro di tornare alla RAI

Il ritorno di Maurizio Costanzo in Rai è stato bocciato dal CdA, eppure il presentatore di Canale 5 è certo del suo ritorno alla tv di stato, tanto che sulle colonne del Corriere della Sera comunica che la trattativa è in stato avanzato e non per un programma in seconda serata sul teatro, ma per una nuova trasmissione in prima serata:

La trattativa è in fase di avanzata preparazione e spero si concluda presto. Da tempo dicevo che mi sarebbe piaciuto concludere la carriera a Viale Mazzini. Ne parlai tempo fa con Mauro Masi, quando era ancora alla presidenza del Consiglio. Ora è direttore generale della Rai e abbiamo cominciato a parlare. Sto studiando alcuni format e ne ho anche elaborato uno. Vorrei superare il talk show di costume, dato che i reality hanno fatto di persone sconosciute altrettanti fenomeni. Penso a un programma che si chiami Ognuno ha la sua storia. In quanto alla Rete, ovviamente deciderà l’azienda.

Ai suoi detrattori Maurizio Costanzo ricorda che sta già lavorando per la Rai, sia in tv che alla radio:

Miss Italia 2009, Milly Carlucci non cerca la più bella d’Italia, ma la perfetta donna dello spettacolo

Milly Carlucci, a meno di due mesi dal suo debutto come conduttrice di Miss Italia 2009, continua a dare anticipazioni sul concorso di bellezza più importante d’Italia all’interno delle interviste che rilascia ai settimanali. A Vanity Fair Milly rivela come verrà scelta la Miss 2009:

La vera novità di quest’anno è che per la prima volta una donna, cioè io, è a capo di tutto il progetto. Miss Italia sarà diversa dal passato. Ci saranno meno ragazze in gara, 60 invece di 100, e soltanto 3 serate. La giuria di esperti, sempre gli stessi, dovrà valorizzare la bellezza come talento. Faremo un personality show, esaltando il carattere. Non basterà solo essere belle. Oltre a ballare, cantare e posare per i fotografi le ragazze saranno intervistate dai giornalisti: dipenderà anche dalle loro domande…

A DiPiù TV, la conduttrice spiega la struttura delle serate e le prove che le candidate Miss dovranno affrontare:

La Supercoppa Italiana rischia di non essere trasmessa in televisione

La supercoppa italiana, classico evento sportivo che apre la stagione ufficiale per le nostre squadre di calcio rischia di non essere trasmessa in televisione, perché l’incontro tra Inter e Lazio del prossimo 8 agosto a Pechino non interessa a nessuna emittente a causa dell’orario del calcio d’inizio, le 14.00 ora italiana (fonte Corriere dello sport).

Massimo De Luca, direttore di Raisport, ha spiegato che un evento simile, trasmesso in un sabato pomeriggio di agosto ha meno rilevanza che trasmesso in prima serata e ha assicurato che, comunque, la Rai un’offerta l’ha fatta, certo non i seicentomila euro richiesti come base d’asta dalla Lega Calcio (che ha portato la manifestazione in Cina per motivi economici), ma è stata rifiutata.

Mediaset fa sapere di non essere interessata ad una gara trasmessa alle 14.00 di un sabato pomeriggio di agosto, perché non ha un appeal televisvo adeguato e non porterebbe un ritorno economico sufficiente per il network. Quindi: non parteciperà all’asta e non farà offerte.

Livio Beshir raccomandato per fare l’annunciatore? Max Cordeddu non ci sta

Anche per fare gli annunciatori su Raidue serve una raccomandazione? Ieri Natasha Cicognani, nell’intervista che ci aveva rilasciato in esclusiva, aveva negato qualsiasi possibilità di brogli e ci aveva raccontato di aver dovuto superare la concorrenza di altri 200 aspiranti attraverso provini. Sempre ieri, però, Livio Beshir al settimanale Grazia ha rivelato:

La mia fortuna è stata una persona della giuria che ora lavora a Raidue che si è ricordata di me.

Stiamo parlando di raccomandazione? Detta così questa frase può significare tutto e niente: una persona può ricordarsi di un’altra e pensare che quella sia la più adatta a ricoprire un dato ruolo, soprattutto dopo aver assistito al provino, oppure può ricordarsi di un’altra e fare un torto ai candidati non prendendo in considerazione i loro curriculum. L’ultima ipotesi che ho menzionato è quella che porta avanti Max Cordeddu che si dice:

Claudio Bisio: non c’è censura alla satira in tv

Claudio Bisio parla della presunta censura fatta da La7 ai danni di Maurizio Crozza, che nella prossima stagione televisiva vedremo solo per due puntate in Crozza Italia: a tutti coloro che non credono alla voglia di innovazione della rete, unita alla volontà di ridurre i costi, il presentatore di Zelig, che garantisce di non aver mai votato per Silvio Berlusconi e di non avere intenzione di votarlo, in un’intervista rilasciata ad A, dice:

Non ho dubbi sul fatto che in Italia la satira non sia censurata. Crozza continuerà a fare l’editoriale per Ballarò. Vuoi mettere i numeri che faceva La7 e i numeri che fa Ballarò? Non ci sono paragoni. Su Raitre ha più audience, Crozza Italia lo vedeva poca gente. E questo non lo dico io, lo dicono i numeri. A parte il fatto che, se voglio cercare la satira, oltre la tv, c’è il teatro, la carta stampata, le vignette, Elle Kappa, Staino, E continuiamo a leggerli. No, nessuno in Italia fa satira politica col bavaglio.

Castelli contro il romanesco, troppo inflazionato

Il vice ministro alle Infrastrutture Roberto Castelli, a margine della cerimonia d’inaugurazione del Polo della Cinematografia Lombarda (una sorta di Cinecittà Padana) attacca l’eccessiva presenza della cadenza romana nelle produzioni tv:

Che sia un bergamasco, che sia un altoatesino o un tedesco, comunque parlano tutti in romanesco. È una cosa insopportabile. Dà fastidio, non tanto per una questione localistica o campanilistica, ma è chiaro che il linguaggio è parte essenziale dei personaggi.

L’esponente leghista porta un esempio lampante, quello della fiction su Papa Giovanni XXIII, bergamasco verace:

Sentirlo parlare con accento romanesco è sbagliato storicamente. Dà fastidio da un punto di vista culturale.