Sky non rinnova con la Rai e lancia 10 nuovi canali da questa notte!

E’ ufficiale: oggi sarà l’ultimo giorno che gli abbonati di Sky potranno vedere sul satellite i canali tematici di RaiSat – Extra, Premium, Smash Girls, Yo Yo, Cinema e Gambero Rosso. Il motivo è quello di cui si parla da tempo: La società di Murdoch non aspetta la Rai, che scende dal satellite con i suoi canali per passare al digitale terrestre (ma nel Mux 4, ovvero nelle aree attualmente digitali del tutto, come la Sardegna e senza RaiSat Smash Girls che viene soppresso) e in futuro sulla piattaforma Tivù (con Mediaset e La7).

Sempre da questa notte a mezzanotte, Sky, che non perde le tre reti generaliste (Raiuno, Raidue e Raitre verranno trasmesse regolarmente, seppur menomati di qualche programma, che sarà criptato), lancia dieci nuovi canali per coprire il vuoto lasciato da Raisat: Sky Cinema Italia, dedicato ai film nostrani realizzati tra gli anni quaranta e gli anni novanta; Fox Retro, che propone i telefilm più celebri del passato; Nick Junior, dedicato ai bambini e realizzato dal gruppo di Nickelodeon; Baby Tv, il canale per i più piccoli (0-3 anni); Lady Channel, canale per il pubblico femminile (che si aggiunge a Lei e Hallmark); Gambero Rosso in una nuova versione; Onda Latina Tv, specializzato nella musica latina; Nickelodeon +1, Playhouse +1 e Comedy Central +1.

Sky, per non perdere il suo pubblico, inoltre, si è accaparrata il David Letterman Show (dall’11 agosto in esclusiva su Skyuno) e continua a trasformare i suoi canali in HD, così entro fine anno avrà 20 canali ad alta definizione, che diventeranno almeno 30 per fine 2010.

Diritti Tv Calcio – Serie A: assegnati a Sky e Mediaset, due dei sei pacchetti previsti

Sono stati assegnati i primi due pacchetti riguardanti i diritti dei campionati di calcio di Serie A 2010/11 e 2011/2012: il Pacchetto A – Platinum Live (almeno 570 milioni la prima stagione e almeno 578 milioni la stagione successiva; telecamere negli spogliatoi prima dell’arrivo delle squadre, o con i giocatori, ma senza giornalista e in differita; interviste ai giocatori durante l’intervallo), relativo alla piattaforma satellite e alla ritrasmissione IPTV e internet a pagamento in ambito nazionale è stato ottenuto da Sky; il Pacchetto C – Gold Live (almeno 210 milioni la prima stagione e almeno 225 milioni la stagione successiva; trasmissione di dodici squadre in diretta e in esclusiva), relativo al digitale terrestre e alla ritrasmissione IPTV e internet a pagamento in ambito nazionale è stato vinto da RTI (Mediaset).

Si deve ricorrere alle trattative private, invece, per il Pacchetto B – Satellite Hilights (trasmissione in differita a pagamento delle immagini salienti delle partite, almeno 14 milioni la prima stagione e 15 per la seconda), per il Pacchetto D – Silver Live (trasmissione degli altri otto team di seriea A, alla modica cifra di 70 milioni per il 2010/11 e 75 milioni per il 2011/12), Per il Pacchetto E – Platinum Highlits (trasmissione in chiaro delle azioni e dei gol delle partite, da pagare almeno 28 milioni per il 2010/11 e 30 milioni per il 2011/12) e il Radio Live (radiocronaca integrale e interviste radiofoniche post gara al prezzo di 3,8 milioni per la prima stagione e 4 per la seconda stagione).

Dell’assegnazione dei primi pacchetti di diritti (che definire non su misura sembra un’offesa all’intelligenza delle persone) si dice contento l’adivsor Infront (scoietà che doveva commercializzare per conto della Lega Calcio i diritti), rappresentato dal Presidente Marco Bogarelli che aggiunge (Fonte Digital Sat):

Calcio Diritti Tv, in lizza Rtl 102.500, Dahlia Tv, RTI, Theblogtv e Sky Italia, la Rai punta a trattativa privata

Per i diritti televisivi dei campionati di Calcio 2010/11 e 2011/12 cinque emittenti hanno presentato un’offerta alla Lega calcio per i sei pacchetti audiovisivi in vendita. Ieri, all’apertura delle buste, si è scoperto che c’erano Rtl 102.500, Dahlia Tv, RTI (Mediaset), Theblogtv e Sky Italia (non è stato specificato per quale pacchetto hanno fatto l’offerta e nemmeno l’importo economico), ma non la RAI. Il presidente della tv pubblica, Paolo Garimberti spiega così l’assenza alle buste:

La Rai non ha fatto l’offerta per i diritti del calcio perche’ la base d’asta era troppo alta rispetto ai veri valori di mercato. Intendiamo proseguire il rapporto: nei settori che ci interessano si potra’ andare a trattativa privata perche’ non c’e’ nessuna offerta superiore alla base d’asta.

I Griffin rischiano la censura negli States: in forse un episodio che parla di aborto

I Griffin (Family Guy), la serie animata nata e creata dalla mente diabolica di Seth MacFarlane, potrebbe essere censurata. Che la cosa accada in Italia è cosa ormai risaputa (gli episodi, quando e se vanno in onda, subiscono numerosi tagli, anche a causa dell’orario illogico di messa in onda, il primo pomeriggio), ma negli States non è fatto di tutti i giorni: l’ultima episodio, infatti, accadde nel lontano 2000, quando la Fox aveva censurato la puntata When you wish upon a Weinstein, perché Stewie cantava I need a Jew (Ho bisogno di un ebreo), brano considerato antisemita.

Questa volta il padre dei Griffin e la 20th Century Fox sarebbero ai ferri corti perché l’azienda non vorrebbe trasmettere nella prossima stagione, l’ottava (che inizierà il 27 settembre) un episodio che parla di aborto, definito troppo tagliente.

MacFarlene, che è pagato 100 milioni dalla Fox per produrre episodi della serie e di American Dad fino al 2012, al Comic Con di San Diego, ha dato la notizia commentandola così:

La 20th Century Fox ci ha permesso di produrre questo episodio, poi ha detto:”Sai cosa? Siamo spaventati a morte da questo episodio”.

Gianluca Ginoble, Ignazio Boschetto e Piero Barone, da Ti lascio una canzone a Trio

Vi ricorderete certamente di Gianluca Ginoble, Ignazio Boschetto e Piero Barone, tre dei cantanti protagonisti dell’ultima edizione di Ti Lascio Una Canzone: ebbene, i tre piccoli tenori stanno per entrare ufficialmente nel mondo della musica che conta, quella professionista, con il nome di Trio.

La notizia, comunicata da Tv Sorrisi e Canzoni, parla di un progetto ambizioso che prevede l’incisione di un disco e un tour mondiale, il tutto organizzato da Tony Renis e Michele Torpedine (colui che ha lanciato Andrea Bocelli), che dicono:

Questi ragazzi hanno veramente le carte in regola per avere un grande successo. Le loro voci sono giù ben definite e all’altezza di ciò che stiamo pensando per loro.

Pubblicità occulta, Rai e Mediaset multate: come mai?

 Product Placement un anno dopo, o quasi, proprio nell’autunno scorso avevamo accennato al fatto che il Parlamento Italiano si stesse adeguando alla direttiva europea Audiovisual Media Services in vigore dal dicembre 2009, che di fatto permetterà di esporre marchi pubblicitari nelle trasmissioni televisive, pratica non ancora legale.

Presto quindi le grandi aziende televisive avranno dalla loro un nuovo strumento di promozione che le consentirà di rimpinguare i già ingenti guadagni, seppure in calo a causa delle crisi economica. Come questa norma verrà regolamentata nel nostro Paese è un vero ministero, più probabile che dalla fine dell’anno lo spettatore venga inondato di marchi messi alla bellemeglio in evidenza in un qualsivoglia contesto televisivo, l’unica cosa certa che le uniche esentate saranno le trasmissioni per bambini.

Nel frattempo l’ AGCOM ovvero l’Autorita’ Garante della Concorrenza e del Mercato, continua a fare il suo dovere nel tentativo più o meno disperato, visti i modesti mezzi di cui dispone, di far rispettare l’attuale legge che non consente in alcun modo il benchè minimo accenno al product placement, pratica per inciso legalizzata al cinema dal 2004. A farne le spese Mediaset e Rai, ree di pubblicità occulta nel corso delle trasmissioni Questa Domenica, Pomeriggio 5 e nella trasmissione L’Isola dei famosi 6.

Diritti Tv Calcio: Conto Tv presenta ricorso alla Corte d’appello di Milano

Non si placano le polemiche intorno ai Diritti Tv delle partite della serie A 2010-2012. Ieri vi abbiamo riportato la notizia dell’apertura di un’istruttoria da parte dell’Antitrust per verificare se la Lega Calcio abbia fatto abuso di posizione dominante, oggi vi riportiamo le dichiarazioni di Marco Crispino, l’amministratore delegato di Conto Tv, che ha annunciato di aver presentato un ricorso alla Corte d’appello di Milano per bloccare la gara per l’assegnazione dei diritti:

Ho letto con stupore sui quotidiani di oggi che, nonostante la richiesta di chiarimenti dell’Agcom e l’apertura procedimento da parte dell’Antitrust, la Lega non avrebbe nessuna intenzione di modificare i pacchetti per il satellite. Nonostante l’estrema fiducia nel lavoro e nel potere delle Autorità, abbiamo per fortuna percorso altre strade e la settimana scorsa abbiamo depositato presso la Corte d’appello di Milano un ricorso per provvedimenti cautelari, ex articolo 33 della legge 287/1990, per bloccare la gara o cancellarla, nel caso in cui il pacchetto per il satellite venisse assegnato.

Tivù Sat, secondo Adiconsum non rispetta le delibere Agcom

Adiconsum scende nuovamente in campo per difendere i diritti dei consumatori: questa volta l’associazione si schiera con quei tre milioni di spettatori che in passato per vedere i canali della RAI hanno dovuto, non per volontà loro, ma perché costretti dalla mancanza di segnale terrestre, munirsi di parabola, e che dal 31 luglio, con la nascita di Tivù Sat, saranno costretti a comperare un nuovo decoder (minimo altri 100 euro) per poter vedere integralmente i programmi della RAI, cosa che non sarà più possibile fare con Sky. La nota dell’Adiconsum pone numerose domande:

E’ vero che non esiste abbonamento ma aver scelto molte emittenti la stessa decodifica crea di fatto un nuovo bouquet che si può vedere solo con un decoder dedicato. Perché si obbligano tutti gli utenti (circa sei milioni) che utilizzano il satellite a dover acquistare un nuovo decoder? Perché chi non riceve il digitale terrestre deve pagare di più di chi lo riceve? Perché chi utilizza un decoder satellitare common interface, predisposto per tutte le codifiche non può utilizzarlo per Tivù sat? Perché gli abbonati a SKY non possono vedere anche Tivù sat con un solo decoder satellitare?

I bambini più teledipendenti sono quelli di Lazio e Puglia

Secondo un’indagine della Swg svolta per conto del Moige attraverso un’analisi condotta su 5000 genitori con figli di età inferiore ai 12 anni, si è arrivati alla conclusione che la prole italiana passa di fronte alla tv una media di 1 ora e 36 minuti al giorno, mentre dedica allo sport solamente 45 minuti. Le situazioni più gravi si registrano in Puglia e Lazio, perché i bambini passano circa 2 ore e mezzo di fronte al televisore.

Secondo il rapporto Consumi e minori, i maschietti stanno di fronte alla tv più ore delle femminucce, inoltre il 54% guarda i programmi della sera, il 40% nella fascia protetta, il 5,4 la mattina prima di andare a scuola. Nell’indagine, inoltre, emerge che, solamente il 20.5% dei minori ed il 16,7% dei ragazzi, segue le trasmissioni accompagnato da un adulto.

Serie A, l’antitrust apre un’istruttoria sulla vendita dei diritti tv

L’Antitrust ha dei dubbi sulla correttezza dell’asta per i diritti tv della Serie A: l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha aperto un’istruttoria per verificare se la Lega non ha abusato della sua posizione dominante nella commercializzazione in via centralizzata dei diritti stessi.

In altre parole: la Lega Calcio, per essere sicura di poter ricevere i soldi pensati, avrebbe confezionato le offerte su misura per Sky Italia, Dahlia Tv e Mediaset Premium. In questo modo non ci sarebbe una reale competizione per accaparrarsi i diritti e altri possibili soggetti sarebbero ostacolati.

Nella nota si legge:

Nomine Rai, Mario Orfeo al Tg2, Massimo Liofredi direttore di Raidue con polemiche

 Tutto come previsto, Mario Orfeo è il nuovo direttore del Tg2: il consiglio di amministrazione della Rai ha approvato la proposta di Mauro Masi che voleva il direttore de Il Mattino ed ex caporedattore di Repubblica, come nuovo direttore del telegiornale della seconda rete Rai. Il quarantatreenne napoletano, che ha ricevuto l’unanimità dei consensi del CdA, succede a Mauro Mazza, ora direttore di Raiuno.

Ben differente la situazione per il nuovo direttore di Raidue: a maggioranza, con tre voti contrari, dati dai consiglieri del Pd e della Lega Nord (Rizzo Nervo, Van Straten e Bianca Clerici) è stato scelto Massimo Liofredi. Il cinquantraquattrenne ex capostruttura di Raiuno, dove è stato per sette anni occupandosi di intrattenimento (da Domenica In a Lo Zecchino D’Oro, da La Partita del cuore a Telethon), succede a Antonio Marano.

Massimo Liofredi assicura che farà una sana e buona televisione, ma ciò non basta a Nino Rizzo Nervo che motiva così il suo no a Liofredi:

Tivusat presentata a Roma: i canali generalisti Rai e Mediaset rimangono su Sky

Oggi a Roma è stata presentata Tivusat, la futura piattaforma satellitare in cui confluiranno Rai, Mediaset e Telecom Italia Media (La7), che partirà il 31 luglio, il giorno in cui scadrà il contratto tra RaiSat e Sky.

Premesso che i tre canali generalisti della Rai (Raiuno, Raidue e Raitre) si continueranno a vedere anche su Sky (quelli di Mediaset, come vi avevamo anticipato ieri sarebbero rimasti comunque su Sky, seppur criptati per alcuni eventi), gli altri canali di RaiSat potrebbero finire nel digitale terrestre, così da tranquillizzare coloro che come il segretario della Fnsi Franco Siddi si diceva preoccupato del futuro di Raisat (fonte AGI):

Sarebbe imperdonabile se le scelte della Rai dovessero cancellare questi tesori e rinunciare alla portata innovativa degli operatori contrattualizzati e precari che hanno dato lustro in questi anni alla presenza del servizio pubblico sul satellite. Ci sono anche obblighi sociali e giuridici da tener presente insieme ai valori culturali e economici di questo progetto. Il Cda della Rai non potrà far finta di niente.

Rai-Sky: senza i canali in chiaro la società satellitare non è intenzionata a trattare

 La telenovela per il rinnovo tra Rai e Sky sembra non aver fine: mentre la Rai continua a non far sapere nulla, il direttore dei programmi Sky, Kathrin Fink informa (fonte Asca):

Non sappiamo cosa succederà con Raisat. Il contratto si chiude a fine mese. Sky è stata chiara con la Rai: non entra nel contratto con Viale Mazzini se non c’è la conferma dei suoi canali in chiaro per gli abbonati Sky. Sky intanto continua ad accrescere la propria offerta agli abbonati, ma e’ un arricchimento che avremmo varato comunque e anche se il contratto non verrà rinnovato ‘e non avremo i canali Rai, i nostri abbonati devono stare tranquilli perché avranno un’offerta comunque molto ricca.

FUS, Fondi Unici per lo spettacolo, attori e registi hanno protestato contro i tagli

 Dopo il premio rifiutato da Pierfrancesco Favino e l’appello lanciato dall’associazione dei 100 autori durante il gala di chiusura del Romafictionfest 2009, gli autori, gli attori, i registi e i lavoratori del mondo del cinema, della televisione e del teatro si sono radunati ieri in piazza Montecitorio a Roma, per protestare contro il taglio di 82 milioni di euro del FUS, fondo unico per lo spettacolo (Si legge nella nota:”Siamo tanti, più di 200.000, in larga parte precari, intermittenti, non tutelati in materia di diritti e garanzie sociali. Siamo i lavoratori dello spettacolo. Da oggi una categoria in via di estinzione. Perché lo stato italiano investe per il nostro settore quindici volte meno di quello che fanno gli altri Stati Europei“), che  passa da 460 milioni di euro del 2008 a 378 milioni del 2009 (Foto La stampa).

Presenti alla manifestazione c’erano tra gli altri: Mario Monicelli, Carlo Lizzani, Ettore Scola, Carlo Verdone, Ricky Tognazzi, Silvio Orlando, Mariangela Melato, Paolo Virzì, i fratelli Vanzina, Nanni Moretti, Stefano Rulli, Luca Zingaretti, Valentina Lodovini, Massimo Ghini, Alba Rohrwacher e pure i politici, compresi gli onorevoli del centrodestra Gabriella Carlucci e Luca Barbareschi (a dimostrazione della protesta bipartisan). Quest’ultimo dice:

Bisogna fare sciopero per quattro mesi non solo un giorno, il lunedì, giorno di pausa degli attori. Altrimenti avremo solo diritto al mugugno … dobbiamo batterci per riformare anche l’etica. Ci sono teatri, imprenditori, al limite della truffa. E’ difficile fare una battaglia quando per anni ci sono stati produttori che hanno rubato soldi allo Stato.