Scontro Antonio Ricci – Gad Lerner: scendono in campo le veline Federica Nargi e Costanza Caracciolo

Nello scontro a distanza tra Antonio Ricci e Gad Lerner scendono in campo anche le veline Federica Nargi e Costanza Caracciolo.

L’antefatto. Federica Nargi e Costanza Caracciolo registrano un filmato (che potete vedere qui sotto) per difendere il loro ruolo di Veline e puntualizzare sui commenti passati che Lerner, soprannominato Gaf, aveva rilasciato.

Sul suo blog il giornalista replica alle parole delle veline:

Cara Costanza Caracciolo e cara Federica Nargi,
se fossi un battutista come il vostro datore di lavoro Antonio Ricci me la caverei esultando: dopo 21 anni di silenzio (telepromozioni a parte) c’è voluta la denuncia dell’Infedele per dare finalmente la parola alle Veline! Ma non sarei sincero. Il vostro videomessaggio ammiccante, con le solite finte risate in sottofondo, mi ha messo tristezza. Certo, siete ragazze deliziose, come mi ha detto con un sorriso mia moglie Umberta. Ma temo abbia ragione l’amica che mi ha scritto per sms: “Ragazzine imboccate con le parole del padrone, schiave radiose”. Vi hanno registrate, per precauzione, come inserto separato. Evitandovi, se non altro, di parlare sul tavolo che da anni calcate in veste di taciturni soprammobili. Facciamo pure finta che fosse vostro il testo che leggevate sul gobbo, e nel quale vi siete definite come donne del varietà che fanno la parodia del giornalismo. Il vostro datore di lavoro, Antonio Ricci, prospera da un quarto di secolo su questa ambiguità …

Chavez contro i Griffin: incita all’uso della Marijuana

I Griffin, fantastica e irriverente serie animata della Fox, è stata bandita dal Governo Venezuelano di Hugo Chavez da tutte le televisione, poiché, secondo il suo parere, è dissacrante ed inneggia ed incita all’uso della Marjuana.

Chi manderà ancora in onda delle puntate della serie, sarà pesantemente sanzionato … cose dell’altro mondo! Il Ministero della Giustizia di Caracas afferma che:

Tutta colpa del cane Brian, il cane di famiglia, che in un episodio fa una campagna per legalizzare la sostanza

Homer Simpson salutista per spot inglese

Cosa pensereste se vi dicessi di aver visto Homer J. Simpson, seduto sul divano della sua abitazione a mangiare verdure lesse, invece che le ciambelle Donuts e birra Duff? Non è possibile! Sbagliato: questo non è una fantasia, ma realtà che proviene direttamente dal Governo Inglese, che ha investito oltre mezzo milione di sterline, per la creazione di un certo numero di episodi in cui tutta la famiglia Simpson, composta da Homer, Margie, Burt, Lisa e Maggie, insegni e convinca la next generation a mangiare meglio.

Homer salutista è uno scenario che tutti i fan non hanno proprio voglia di vedere, ma del resto, lui è uno dei personaggi televisivi più influenti al mondo, quindi per molti anche un esempio, ma pensate solamente ad Homer e company senza pritzel, donuts, duff, pizza e salse … dei salutisti a 360 gradi.

Nella prima scena del primo episodio si vedrà tutta la famiglia seduta sul divano mentre mangia patatine e simili, in catalessi di fronte al televisore, chissà, forse guardando grattachecca e fighetto, il cibo da grasso e poco salutare si trasforma in cibo sano e genuino.

Chi ha incastrato Peter Pan, Aldo Grasso contro Bonolis: il programma è vecchio

Aldo Grasso dalle colonne del Corriere della sera attacca Chi ha incastrato Peter Pan e Paolo Bonolis: il critico televisivo accusa il conduttore di non aver rinnovato il programma e di far babysitteraggio e non televisione:

Il Grande innovatore Paolo Bonolis è tornato in video con un programma vecchio di dieci anni, «Chi ha incastrato Peter Pan?». Accusa altri di inerzia creativa, ma intanto lui si è preso ancora un anno sabbatico di sicura audience (ottimi ascolti: 6.625.000 telespettatori e 27,23% di share): di fronte al ricatto dei bambini, l’inventiva può attendere. E così … si è rivestito dei panni di Febo Conti o Cino Tortorella per governare uno dei più insidiosi kinderheim televisivi: questa non è tv, è babysitteraggio.

Aldo Grasso, dopo aver citato Pennac per sottolineare che ormai l’offerta è costruita a misura del bambino cliente, continua la sua valutazione del programma e affonda il colpo:

Cinzia Petrini a Cinetivu: rivedere una nuova versione de Il pranzo è servito non mi entusiasma

Da mesi si parla della possibilità che Il pranzo è servito, lo storico programma ideato e condotto da Corrado, torni in onda. Una settimana fa Affari Italiani aveva provato pure ad indicare un periodo di messa in onda, la primavera del 2010, segnalato Mediaset e Sky Uno come interessati ad acquisire il programma, e Claudio Lippi o Daniele Cantalupo tra i papabili conduttori.

Abbiamo sentito Claudio Lippi, successore di Corrado a Il pranzo è servito (fino al 1992): il conduttore sarebbe onorato di poter riprendere in mano la trasmissione, ma per ora non è stato contattato.

Abbiamo poi chiesto un commento a Cinzia Petrini, una delle storiche spalle di Corrado all’interno del programma (dal 1986 al 1991 si è occupava di leggere i montepremi, i conteggi finali, i pesi alla bilancia, e partecipava ai siparietti insieme al conduttore e a Vittorio Marsiglia), per sapere se fosse contenta di rivedere in onda Il pranzo è servito. Ecco cosa ci ha detto:

Crisi Raidue, Massimo Liofredi si difende

Il daytime di Raidue non funziona: Il fatto del Giorno (sotto il 5% di share), L’Italia sul due (intorno al 7% di share contro il 9% di quando a condurlo c’era Francesca Senette) e Scalo 76 talent (il 3% di share scarso) non sono risultati adeguati ad una rete giovane che, stando alle cifre riportate da Il Giornale, in un anno ha perso quattro punti. Non va molto meglio il prime time che, ad esclusione del poco gradito Annozero (che sta facendo guadagnare di più anche in soldoni, grazie ad un blocco pubblicitario aggiuntivo) , ha perso tre punti percentuali in dodici mesi.

Massimo Liofredi, direttore di Raidue subentrato ad Antonio Marano, si difende da ogni critica spiegando (fonte Il giornale):

Nel pomeriggio di Raidue non ho toccato nulla, Scalo 76 era un programma in palinsesto già l’anno scorso e faceva gli stessi ascolti di adesso. L’unica novità che ho introdotto è stato un talk show di politica e attualità, Il Fatto del giorno, per dare spessore al daytime. Ma i risultati di un innesto così si misurano dopo un paio di mesi …

Riccardo Cresci a Cinetivu: Sky è l’unica che investe sui giovani, Carelli fa bene a credere in noi

Qualche giorno fa, Emilio Carelli, direttore di Sky Tg24, parlando del suo telegiornale, ha detto che il segreto del successo è nella giovane età dei conduttori (fonte Il tempo):

Per noi che, sei anni fa, volevamo realizzare un Tg innovativo ed autonomo dalla politica, puntare sui giovani è stata una scelta obbligata. Oggi la nostra redazione è fatta di trentenni e under 40 altamente specializzati ed abituati a stare in video cinque, sei ore al giorno.

Per capire se le esternazioni del direttore sono condivise anche dai giovani abbiamo contattato Riccardo Cresci, volto noto del telegiornale, che quotidianamente ci informa sulle condizioni del tempo. Ecco cosa ci ha detto:

I giovani hanno sicuramente più voglia di fare e sono gli unici che riescono a sacrificarsi mirando obiettivi futuri sempre più importanti. L’essere più liberi mentalmente dalle dinamiche e dalle difficoltà della vita di tutti i giorni, facilita molto le cose. Ci sono meno preoccupazioni, ma l’ansia di arrivare e di trovare un posto tranquillo dove poter lavorare al meglio e vivere sereni, c’è soprattutto anche nei giovani. Ci “immoliamo” di più nel lavoro rispetto agli over 40 che cercano di più un terreno solido dove costruire e pianificare la propria vita. Possiamo sperimentarci di più, maturando una gavetta veloce che altri non hanno. Questo vale soprattutto per SkyTg24 dove il lavoro ti mette a dura prova con ritmi, orari e velocità di recupero. Chi esce da SkyTg24 ha una marcia in più e può essere già temprato ed allenato per qualsiasi altro tipo di lavoro, non solo nell’ambito giornalistico!

Sandro Ruotolo minacciato di morte

Sandro Ruotolo, uno degli autori delle inchieste di Annozero, è stato minacciato di morte con una lettera anonima al suo domicilio privato: nella lettera che ha ricevuto il giornalista si specifica che lui è il secondo obiettivo di una lista, che non comprenderebbe altre persone legate alla trasmissione.

La Digos di Roma, a cui Ruotolo si è rivolto subito, indaga sugli ignoti che hanno pedinato, tenuto d’occhio e minacciato il collaboratore di Michele Santoro. Dice Ruotolo, al quale va ovviamente il nostro sostegno:

Tg1 contro Minzolini e il suo editoriale sulla libertà d’informazione

E’ scontro tra il Cdr del Tg1 e il direttore del telegiornale Augusto Minzolini. Facciamo un passo indietro. Sabato Minzolini ha criticato la manifestazione per la libertà di stampa che si è tenuta a Roma:

La manifestazione di oggi per me è incomprensibile visto che negli ultimi tre mesi sono finiti nel tritacarne mediatico Berlusconi, Agnelli, De Benedetti, l’ex direttore di Avvenire. Non è a rischio la libertà di stampa, il rischio è un altro: nell’informazione è in atto uno scontro di poteri e la manifestazione di oggi fotografa una disparità perché è stata convocata contro la decisione del premier di presentare due querele, a Repubblica e all’Unità, ma non quelle che colpiscono altri giornali magari di diverso orientamento. In realtà negli ultimi 10 anni sono 430 le querele dei politici, per il 68% di esponenti di sinistra. È possibile che la libertà di stampa venga messa in pericolo solo da due querele di Berlusconi? La manifestazione di oggi più che contro un ipotetico regime politico è per insediare un regime mediatica.

Ieri sera è stato letto il comunicato della redazione del telegiornale che si è dissociato dalla presa di posizione del proprio direttore:

Brunetta: Rai indichi i compensi dei giornalisti. Il ministro non va ad Annozero a causa di Vauro

Dopo la manifestazione di ieri a Roma per la libertà di stampa, il ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta, da Saint Vincent, lancia una nuova provocatoria proposta in nome della trasparenza: le trasmissioni Rai dovrebbero indicare a inizio trasmissione i costi e il guadagno dei giornalisti:

Non mi piace la censura. Ma mi piacerebbe che in ogni trasmissione televisiva Rai ci fosse il costo della trasmissione, il compenso all’autore e il compenso ai giornalisti.

Non solo: oltre ai compensi, in Rai dovrebbero segnalare lo share della settimana prima, il numero di querele ricevute e l’esito dei giudizi. Questo, perché è giusto che la gente sappia e perché:

Renzo Arbore: lo share più importante della cretività

Renzo Arbore, attualmente impegnato con l’Orchestra Italiana al Festival O’Scià, torna a parlare dei male della televisione odierna, ovvero la mancanza di creatività e l’adorazione degli ascolti (fonte La stampa):

C”è ormai un difetto di creatività. E” inutile spiegare che siamo in piena idolatria per i numeri, siano dell”auditel o del botteghino, o del televoto di Sanremo. Così, la creatività viene privata dalla voglia di andare fuori dalle righe: ma cinema e libri soffrono lo stesso dramma della musica e della tv. Glielo dice uno che è sempre stato americano senza la “k”, mica un comunista. Bisognerebbe almeno recuperare, in queste misurazioni, l”indice di gradimento: almeno ci si allontanerebbe dalla logica delle cifre.

Lo storico conduttore di Quelli della notte spiega anche i motivi dei flop degli show:

Annozero vince la serata: tutti lo guardano, molti lo criticano

A chi pensa ancora che Annozero è un programma che seguono in pochi e che dovrebbe essere chiuso, ieri sera Santoro & C. hanno risposto con i numeri: la trasmissione ha vinto la serata (cosa che capita ben di rado a Raidue) ed è stata vista da 7 milioni 338 mila telespettatori, ennesima dimostrazione per gli inserzionisti che coprono completamente i costi di produzione, che Annozero è un buon affare.

Michele Santoro ha commentato soddisfatto (fonte Apcom):

Abbiamo fatto il pieno nel pubblico più colto, nel pubblico giovane e questo è un risultato abbastanza anomalo per un programma di approfondimento come il nostro. Il risultato di ieri ha un significato politico, che non è quello di essere pro o contro Berlusconi e il Governo, ma contro la censura. Su questo c’è stata una grande manifestazione di popolo e il pubblico vuole scegliere i programmi da vedere.

Bianca Berlinguer nuovo direttore del Tg3, manca solo la conferma

Mancherebbe solo l’ufficialità alla notizia di Bianca Berlinguer nuova direttrice del Tg3: la giornalista, mezzobusto noto agli spettatori del telegiornale di Raitre, che da oltre vent’anni lavora in Rai (nel 1985 ha esordito come redattrice di Mixer), prenderà il posto di Antonio Di Bella, che dovrebbe essere ricollocato nel ruolo di corrispondente da New York. La proposta del D.G. Mauro Masi dovrebbe essere approvata già oggi pomeriggio.

Salvo colpi di scena, visto gli ottimi risultati in termine di ascolti che sta ottenendo Raitre, dovrebbe riuscire a rimanere direttore di rete Paolo Ruffini.

Le altre nomine in via di ratifica. Alberto Maccari, già vicedirettore del Tg1 dirigerà il Tgr (al posto di Angela Buttiglione), affiancato da Alessandro Casarin, che si occuperebbe del nord; Daniele Renzoni potrebbe finire a Rai International (insieme ad Anna La Rosa) al posto di Piero Badaloni; a Rai News 24 Corradino Mineo potrebbe cedere il posto a Giovanni Masotti.