Sanremo 2010: i dati del televoto svelati da Avvenire

 Nuove scottanti rivelazioni sull’ultima edizione del Festival di Sanremo. Il quotidiano Avvenire ha pubblicato i dati relativi al televoto che hanno decretato la vittoria (a sorpresa?!) di Valerio Scanu. Il ricavo della Rai (2.705.212,50 euro) è stato altissimo. Consideranto il costo di 0,75 a votazione, per la categoria Nuova Generazione, 371.944 televoti da apparecchi fissi e 822.125 da cellulari, gli Artisti hanno avuto 878.848 televoti da casa e 1.534.033 da telefonia mobile. Scrive Gigio Rancillo, autore dell’articolo

Sabato sera i televoti, arrivati dalle 20.43 alle 23.12, avevano creato la seguente classifica: 1° Pupo il principino con 212.482, 2° Valerio Scanu (135.588 voti), 3°Marco Mengoni (80.287), 4° Povia (61.125 voti), 5° Arisa (37.069 voti), 6° Irene Fornaciari e i Nomadi (36.210 voti), 7° Noemi (23.089), 8° Malika Ayane (21.668), 9° Irene Grandi 18.358, 10° Simone Cristicchi (16.031).

Fino alle 23.12 il trio patriottico Pupo, Emanuele Filiberto e Luca Canonici avrebbe avuto i maggior consensi del pubblico da casa fino alla rimonta determinanete di Scanu durata appena 53 minuti.

Editoriali tv, informazione o propaganda?


Repetita Iuvant, le cose ripetute giovano, in ambito giornalistico la locuzione latina assume però tutto un altro aspetto in un contesto dove si vuole dissuadere qualcheduno di tesi basate su precarie logiche. Nel caso di Augusto Minzolini direttore del Tg1 dal maggio 2009, la riproposizione di editoriali riguardo complotti orditi per sovvertire l’attuale ordine politico, sta diventando stucchevole e allo stesso tempo quasi grottesco. Anche questa volta dallo scranno del più importante telegiornale Rai, Minzolini ha ritenuto di istruire le masse alla vigilia di una importante scadenza elettorale. La tanto ingiuriata giustizia ad orologeria, il tintinnare di manette di non troppo lontana memoria, che secondo alcuni ma non tutti, arriva puntualmente a turbare i sonni dei governanti, diviene il vero e unico motivo per giustificare gli altrettanto puntuali nonché inutili monologhi di chi farebbe bene a gestire meglio il difficile ruolo di cui è stato investito.

Ci si ripropone il quesito su quale sia il compito di chi dirige una redazione televisiva: vegliare bonariamente sull’operato dei propri collaboratori, redarguendoli saltuariamente, quando sia necessario, intervenendo magari in prima persona solo in via eccezionale, oppure vestire i panni di pubblico inquisitore di parte come sta accadendo da qualche mese al Tg1? La figura di Minzolini è la degna rappresentazione dello stato infimo in cui soggiace l’informazione televisiva italiana dove chi è contro è un sovversivo, da mettere a tacere subito con tutti i mezzi legali, compreso un lacciuolo legislativo chiamato par condicio. In altri Paesi alcuno si sentirebbe in dovere di criticare il lavoro della magistratura come invece avviene in Italia e se l’informazione fa il suo dovere mettendo al corrente il pubblico degli ultimi avvenimenti come è connaturato nella sua essenza, perché subito gridare allo scandalo e “gogna mediatica”?

Fashion Tv accusa l’Iran di sabotaggio

L’emittente internazionale Fashion Tv, ha recentemente accusato le autorità iraniane di aver bloccato i suoi programmi: tutto questo accade dopo le accuse della BBC, Deutsche Welle e The Voice of America sempre nei confronti delle autorità iraniani.

Il Fondatore e direttore del canale dedicato alla moda, Fashion Tv, Michel Adam Lisowski in relazione alla cancellazione dei suoi programmi lo scorso venerdì ha detto:

Negli ultimi giorni Fashion TV e i programmi diffusi in Europa e nel Medio Oriente sono stati bloccati da arsenale iraniano. Fashion TV non è un canale politico, molto probabilmente non è stata colpita deliberatamente, poiché semplicemente trasmette su frequenze molto simili ai canali inglesi, tedeschi e statunitensi“.

Sanremo 2010, vince Antonella Clerici: è il festival delle mamme

La sessantesima edizione del Festival di Sanremo è stata quella che non ti aspetti: le polemiche iniziali sono scoppiate tutte come bolle di sapone, il rifiuto di numerose star internazionali è diventato manna dal cielo per il ritmo festivaliero e le previsioni nerissime sugli ascolti si sono trasformate, come nelle migliori favole (altro che La principessa Sissi di ieri sera), in risultati pazzeschi, alla faccia di chi parlava di flop annunciato.

Gran parte del merito del successo va dato ad Antonella Clerici, colei che potrebbe essere eletta a furor di popolo la mamma di tutti gli italiani: partita in sordina, traballante (come il suo equilibrio sui tacchi) e distaccata, Antonella, sera dopo sera, ha guadagnato in sicurezza e spontaneità, più di quando gestiva i fornelli de La prova del cuoco, più di quando accudiva artisticamente i talenti di Ti lascio una canzone, lasciando trasparire il suo fare materno, premuroso nei confronti dei giovani, che prima di essere cantanti sono ragazzi, casalingo con chi è regale, regale con gli ospiti.

Sanremo 2010 potrà essere ricordato come il Festival delle mamme, non solo perché colei che l’ha condotto ha usato educazione e pacatezza proprie di una mamma, o per le continue citazioni sulla propria prole o su quella delle star nazionali e internazionali madri da poco o madri da tempo, ma anche perché ha ridato al Festival il senso originale, quello caro alle mamme, quello di una festa in cui la musica è alla base di tutto, aspetto che negli anni si era un po’ perso a favore di lunghe interviste e ospitate varie che interessavano prevalentemente il pubblico maschile (ricordate le conigliette di Playboy?)

Tv sprecona, chi paga?

Ma cos’è questa crisi?”, recita un simpatico motivetto degli anni ’30 frutto della propaganda imperante di quel periodo non proprio roseo del nostro passato, la canzoncina aleggia nell’ineluttabile gioco di corsi e ricorsi storici fino a condurci nell’Italia del 21mo secolo dove la crisi economica c’è, eccome, a cui va ad aggiungersi quella dei valori, delle istituzioni, dei media, di fronte cui l’opinione pubblica rimane inspiegabilmente inerte. Il buon senso dovrebbe indicare la logica del risparmio, del tirare la cinghia, da cui niente e nessuno dovrebbe venir esentato, quando invece in certi ambienti si continua a scialacquare, a scapito di altri: rimaniamo esterrefatti di fronte a certe scelte di mamma Rai.

Non è la prima volta che torniamo su l’argomento, ma lo riteniamo doveroso proprio nella settimana che celebra il sessantesimo compleanno del Festival di Sanremo, in onda da stasera, trasformato in una sorta di singolare baraccone, senza tenere conto delle più elementari esigenze di badget che imporrebbero un minimo di rigore. Diciamola tutta: non si può certo dire che la Tv di Stato navighi nell’oro oppressa com’è da un debito che a oggi è di 700 milioni ripianabili in due anni secondo un pretenzioso piano industriale.

Medici in tv bocciati: Dr. House, Grey’s Anatomy e gli altri danno informazioni sbagliate e pericolose

Diffidate dai medici televisivi. A dirlo sono i ricercatori della Dalhousie Univeristy di Halifax: secondo uno studio che si basa su ben 327 episodi di amatissime serie come E.R., Dr. House, Grey’s Anatomy e Private Practice, quasi una volta su due nei medical drama si dicono strafalcioni tecnici che forniscono cattivi esempi di come si affrontano le emergenze mediche.

I dati parlano chiaro: nel 46% dei casi di ricovero d’urgenza, i medici hanno usato procedure errate come il tener giù il paziente, bloccare I movimenti involontari o mettergli qualcosa in bocca, mentre nel 25% dei casi l’operato dei protagonisti è stato opinabile. Solo nel 29% dei casi, infine, le tecniche proposte erano corrette.

Beppe Bigazzi sospeso da La prova del cuoco

 Beppe Bigazzi, giornalista appassionato di gastronomia, presenza fissa de La prova del cuoco, è stato sospeso dal programma, a seguito delle spiegazioni, ricordando una tradizione del passato, sul come cucinare i gatti date nella puntata trasmessa il 10 febbraio su Raiuno.

A chiedere la sua testa sono stati gli animalisti e i verdi. Cristina Morelli, presidente ligure dei Verdi e responsabile Diritti Animali aveva spiegato il motivo dell’esposto che ha portato alla sospensione di Bigazzi:

Sanremo 2010 Morgan ci sarà, forse si, forse no. Il tira e molla continua…

I casi sono due: o tra la direzione di Sanremo e la Rai c’è una pessima comunicazione oppure il tira e molla su Morgan è diventato uno stancante leitmotiv della sessantesima edizione del Festival, pensato per tenere il pubblico incollato allo schermo (vabbè!).

Ieri sera al Tg1 Antonella Clerici ha spiazzato tutti, sbugiardando la Rai che continua a dire che i tempi per rivedere Morgan in video non sono ancora maturi (tanto che la sua ospitata a Quelli che il calcio di ieri è saltata quasi all’ultimo momento), dando un annuncio ufficiale (a fianco c’era il direttore artistico Gianmarco Mazzi):

Siccome tutti mi chiedono di Morgan, ti dico che Morgan ci sarà … vedrai, ci sarà. Non posso dirti altro, ma ti dico che ci sarà.

Diritti Tv Serie A, respinta istanza Lega Calcio

Rimangono ancora congelati i 1149 milioni che Sky ha versato per i diritti delle partite del campionato di Serie A delle stagioni 2010-2012: il tribunale ha respinto l’istanza della Lega Calcio sull’inefficacia del provvedimento della Corte d’Appello in merito al ricorso di Conto Tv (fonte Ansa).

L’istanza si riferiva alla decisione della Corte d’Appello che aveva accolto parzialmente il ricorso di Conto Tv per bloccare l’assegnazione a Sky dei diritti Tv satellitari.

Soddisfatto Marco Crispino, responsabile di Conto Tv:

Comitato Media e Minori Tv: Sky ha violato il codice 46 volte

Il comitato Media e Minori, che ha il compito di applicare il codice di autoregolamentazione Tv e minori, ha denunciato l’aumento di irregolarità di Sky, che ha violato il codice 46 volte (18 in più rispetto al 2008).

Il comitato, formato dai membri di istituzioni, utenti ed emittenti nominati dal ministro dello Sviluppo economico d’intesa con l’Agcom, spiega che Sky (fonte Apcom):

continua a dichiararsi esente dall’applicazione del codice in quanto non firmataria. Sostiene, inoltre, di essere esentata dal rispetto della normativa vigente in materia di tutela dei minori per la modalità trasmissiva adottata ad accesso condizionato, che prevede la possibilità a richiesta dell’adozione di un controllo specifico e selettivo attraverso un pin, il cosiddetto parental control. In nome di ciò Sky continua a mandare in onda in orario di ‘televisione per tutti’ e spesso anche nella fascia a protezione rafforzata 16-19 programmi dai contenuti inequivocabilmente non adatti ai minori, tra cui numerosi film classificati ‘vietati ai minori di 14 anni’, che per legge non possono essere trasmessi prima delle 22.30

La tv dei bambini cambia: fuori i cartoni dentro i telefilm

Se una volta i bambini adoravano guardare i cartoni animati, oggi guardano più volentieri le serie televisive come Il Mondo di Patty, Hanna Montana e High School Music. (fonte La Stampa)

I cartoni oramai sono stati inseriti solamente su Disney XD per i ragazzini, mentre per quelli di età prescolare su Playhouse. Disney Channel sta puntando tutto sulle serie tv, mentre Toon Disney è diventata la regina di film e classici cartoni Disneyani.

Le reti Disney però, non sono l’uniche ad avere abbandonato i cartoni, basta spostare lo sguardo su Cartoon Network, Nickelodeon e la nuova Teen Angels per trovare serie in live action, soap e sitcom per adolescenti come Zoey 101, iCarly e Flor.

BBC rende pubblici gli stipendi dei suoi dipendenti: 260 milioni per gli artisti

L’emittente radiotelevisiva inglese BBC, ha reso pubblici gli stipendi versati ai propri dipendenti dopo aver ricevuto pressione da parte di differenti parti politiche.

Secondo i dati pubblicati, tra marzo del 2008 a quello del 2009, la rete ha firmato 300 mila contratti con musicisti, presentatori e collaboratori artistici, e di questi, oltre la metà, con un salario inferiore alle 1000 sterline.

Per i suoi artisti la BBC spende 260 milioni di euro l’anno, esattamente il 65% degli incassi del canone televisivo, e di questi 260 milioni, circa 80 vengono spesi per le persone più famose delle rete, di cui purtroppo non è stato reso pubblico il nome.

Morgan non vale una Alcoa

Ci hanno ammorbato per tutta la scorsa settimana con la storia di Marco Castoldi in arte Morgan e del suo rapporto con la polvere bianca, una sovraesposizione mediatica tale che lo stesso Mauro Masi dg della Rai ha dovuto ammettere:”La Rai è interessata da un’attenzione mediatica che ci sembra francamente eccessiva e anche un po’ superficiale“, un’incessante tamburo battente che ha interessato buona parte dei programmi della tv di Stato: da Il fatto del giorno a La vita in diretta, fino all’apoteosi nell’Arena di Massimo Giletti e in particolare a Porta a Porta, con le lacrime (di Livia Turco) e il pentimento del diretto interessato, un’interminabile sequela di sproloqui e frasi ad effetto condotta fino allo sfinimento dell’ignaro telespettatore.

Tutti bravi a stigmatizzare, l’utilizzo di droghe anche a scopo “taumaturgico”, ben diffuso in ogni dove non solo nel mondo dello spettacolo, (il servizio de Le Iene con i politici docet), motivo di sorpresa da parte dei più di fronte a quella che a tutti gli effetti appare come la scoperta dell’acqua calda. Una scelta quella di mettere Morgan al centro dell’attenzione premiata dai numeri, ma che cela ben altri sinuosi obiettivi, con l’opinione pubblica circuita, abbordata, depistata da quelli che dovrebbero essere le reali urgenze del momento.

Morgan a Porta a Porta, video

Morgan non andrà al Festival di Sanremo 2010 in qualità di cantante in gara, forse nemmeno come ospite non in concorso: il cantante, escluso dopo le sue dichiarazioni sull’uso della droga, ha annunciato a Porta a porta di non essere più interessato a salire sul palco dell’Ariston:

Ci tenevo tanto a fare Sanremo ma a questo punto non ci voglio più andare. Se la Rai ha preso questa decisione, sto alle loro decisioni. Non sono qui per Sanremo. Stiamo parlando di un problema grave che riguarda tutti: Morgan e Sanremo sono meno importanti.

Dopo il salto potete vedere tutti i video della puntata: Morgan sarà pure un pessimo esempio, ma ora è diventato l’ospite che tutti vogliono. Perché?