I Griffin scherzano sulla tragedia di Lockerbie: è subito polemica!

 La serie animata de I Griffin è finita sotto accusa a causa di una puntata in cui Stewie e il cane Brian, sono seduti sul divano di casa a guardare la televisione, fin qui tutto bene, se non fosse che lo show che stanno guardando ha come protagonista una bambinaia che intona delle filastrocche sulla tragedia del volo Pan Am di Lockerbie.

Durante la visione dello show, Stewie, il piccolo cinico e sadico con tendenze omosessuali della famiglia esclama:

Ecco questa è la mia preferita, si tratta del volo Pan Am di Lockerbie

Nello show, durante il sonno dei bambini, la bambinaia intona:

Mauro Masi, vuole cacciare Santoro e chiede Cda straordinario

Dopo Raiperunanotte, il direttore generale della Rai Mauro Masi ha mandato ieri mattina una lettera formale al presidente del Consiglio di Amministrazione Paolo Garimberti e ai consiglieri per chiedere la convocazione straordinaria del Cda e parlare della situazione legata a Michele Santoro. Repubblica.it spiega l’obiettivo:

Via Mazzini dovrebbe cioè valutare se i comportamenti del conduttore danneggiano o meno “la credibilità dell’azienda” e se il suo contratto “al di là di ogni giudizio di merito, travalica i limiti della gestione ordinaria e dei poteri del direttore generale” In parole povere significa che è partito l’attacco finale a Santoro: Obiettivo: la risoluzione del contratto. Ovvero, la cacciata dalla Rai.

Il presidente della Rai Paolo Garimberti avrebbe già fatto sapere (fonte AGI) che le decisioni sull’ordine del giorno dei lavori spettano a lui, secondo le proprie competenze e che il Cda è un luogo dove si decide e non si discute: per questo motivo non ci sarà un CdA straordinario, ma si toccherà l’argomento Santoro all’interno della voce comunicazioni che il dg fa all’organo di amministrazione della Rai.

Agcom sanziona Tg1 e Tg5 per squilibrio informativo politico: Mediaset e Rai non ci stanno

A causa del forte squilibrio informativo tra le forze politiche nel periodo monitorato (14-20 marzo) l’Agcom ieri ha multato con una sanzione di centomila euro il Tg1 e il Tg5. Una nota dell’organismo di vigilanza evidenzia lo squilibrio e spiega che la multa è stata decisa dopo aver:

rilevato il perdurare di un forte squilibrio informativo tra le forze politiche, in particolare tra PDL e PD, e una marginale presenza delle nuove liste che si sono presentate alle elezioni, in violazione del richiamo già rivolto alle emittenti ad attuare il riequilibrio dell’informazione nei notiziari.

L’autorità per le comunicazioni ha richiesto che ci sia un immediato riequilibrio dell’informazione entro la chiusura della campagna elettorale (c’è ancora tempo? N.D.R.).

Raiperunanotte, ascolti al 13%: Santoro esulta. I commenti politici …

Rai per una notte, la serata evento organizzata dalla FNSI e condotta da Michele Santoro ha ottenuto oltre il 13% di share. I dati sono stati resi noti dallo stesso Santoro e verrebbero fuori sommando quelli di tutte le televisioni locali (insieme avrebbero collezionato il 7%), digitali e satellitari che hanno trasmesso l’evento (ad esempio i 429mila spettatori 1,54% di Current, i 303mila e l’1,09% di Sky Tg24 e i 254mila e 0,91% di Rainews24).

Santoro, senza tener conto dello streaming di Internet (quelli noti arrivavano anche a 125mila accessi in contemporanea, ma pare che ci siano stati picchi di oltre 300mila accessi) e delle persone in piazza (circa 200 collegate) davanti ai maxischermi, commentando i risultati ha detto:

Si profila un risultato straordinario.

Ciao Darwin, pura regressione televisiva

 Parlare male di Ciao Darwin rappresenta il tipico sparo sulla Croce Rossa per gli innumerevoli appigli alla critica feroce che offre, ma allo stesso tempo è la più classica delle bucce di banana per chi scrive considerato il successo clamoroso che ottiene ogni edizione. Venerdì scorso abbiamo seguito o almeno abbiamo tentato di farlo, la prima puntata della sesta serie, dal profetico titolo: La regressione e ci siamo annoiati a morte, pur consapevoli di come una formula cosi trita e scontata possa ancora avere presa sulle masse, dati auditel alla mano.

Sarà che da Paolo Bonolis, uno che la tv la sa fare, ci si aspetta sempre un tentativo d’approccio alla novità come accaduto con Il Senso della vita, esperimento pienamente riuscito per ora in ibernazione per quanto riguarda le nuove puntate, che vederlo arringare pletore di gente arrapata per qualche centimetro in più di pelle esposta fa un certo effetto e riporta la qualità televisiva agli infimi livelli da cui in qualche modo vorremo risorgesse:“Ho accettato di condurre l’ultima edizione di Ciao Darwin perché c’era la possibilità di rintracciare nuove tipologie. Ma resto dell’idea che sia giusto intraprendere strade nuove. E’ una questione di rispetto per il pubblico, oltre che il tentativo di non rendere sterile la tv” ha affermato il presentatore di recente.

Aldo Busi e il Paese morto: se avesse ragione?


Anni fa uno sconosciuto artista di nome Kim Larsen, poi tornato nell’oblio, pubblicò l’album dal discreto successo intitolato Sitting on a time bomb ovvero “Seduto su una bomba a tempo” lo stesso sentimento che ci pervade nel commentare quello che senza dubbio rappresenta l’evento catodico della settimana, le dichiarazioni a briglia sciolta di Aldo Busi a L’Isola dei famosi. Certe sfide ci solleticano e se malauguratamente l’ordigno dovesse esplodere, allora ci sentiremmo orgogliosi di aver difeso fino in fondo le nostre idee in un Paese dove si è ormai liberi di criticare solo chi non è assiso sulle poltrone del comando.

La tattica paracula è nota: si invita in trasmissione, meglio se reality, un personaggio “scomodo” quanto basta per scatenare con le sue “sparate” un turbinio di polemiche su cui si lanceranno come belve affamate tutti i vari salotti televisivi che servitisi di opinionisti del’ultima ora, fungeranno da cassa di risonanza per il programma stesso a tutto vantaggio dello share, uno Sgarbi della situazione insomma che tenga alta la temperatura, solo che l’onorevole Vittorio sa bene quando la misura è colma, conosce la linea di demarcazione oltre cui non conviene spingersi, mentre il sanguigno Aldo Busi “l’ha fatta fuori dal vasoun po’ come certi vertici Rai avrebbero voluto che osasse Michele Santoro per interrompere anzitempo Anno Zero.

Rai per una notte, con Santoro, Luttazzi e Floris, in tv e su internet

Il 25 marzo alle 21.00 dal PalaDozza di Bologna si terrà Rai per una notte, l’iniziativa organizzata dalla Fnsi – Federazione Nazionale della Stampa Italiana, per difendere l’informazione e la libertà di stampa.

La manifestazione sarà condotta da Michele Santoro e avrà tra i partecipanti Giovanni Floris, Daniele Luttazzi (definito da Santoro:”L’ospite più proibito e osteggiato”), Marco Travaglio, Vauro, la squadra di Annozero e numerosi ospiti del mondo del giornalismo e dello spettacolo (era stato invitato Adriano Celentano ma non ci sarà. Spiega Santoro:”Avrebbe voluto partecipare ma ha detto che visto che non c’è una situazione di una copertura democratica teme che la sua presenza possa essere deformata”).

Raitre tribune elettorali, Di Bella:”Grave danno per la rete e per l’azienda”. Polemico anche Floris

Martedì sono cominciate le tribune elettorali dei partiti, come da calendario, e Raitre ha “perso” soltanto il 625% di share rispetto alle medie che fa registrare il martedì sera con Ballarò (fonte Digital-Sat).

Il dato, che non dovrebbe preoccupare Mauro Masi (in commissione di Vigilanza il direttore generale della Rai, intervenendo sulla mancata ricollocazione nel palinsesto di trasmissioni come Annozero e Ballarò, disse:”Non ci rimettiamo neppure in termini di ascolti, perché l’ascolto si plasma su altre trasmissioni”), spaventa Antonio Di Bella, direttore della terza rete:

Le tribune elettorali andate in onda ieri sera (Martedì N.D.R.) al posto di Ballarò hanno realizzato l’ascolto del 2,48% pari a 718mila spettatori. La media di Ballarò è del 15,5% e di circa 4 milioni di spettatori. E’ un grave danno per la rete e per l’azienda che abbiamo cercato invano di evitare in ogni modo proponendo soluzioni alternative che tenessero conto del regolamento della vigilanza. Al di là di valutazioni e polemiche politiche credo che siamo di fronte a una sconfitta per l’informazione, il giornalismo e anche la politica.

Sesso in tv: in Inghilterra This Morning insegna le posizioni

In Inghilterra è scoppiato un nuovo scandalo a causa di una rubrica mattutina, che insegna le varie posizioni per fare sesso. La trasmissione è This Morning ed ha lanciato una nuova rubrica di educazione sessuale, che spiega e da consiglio utili alla coppia o a chi fa sesso, e mostra l’atto pratico, ovviamente con abiti addosso, di posizioni che potrebbero risvegliare la passione.

Immaginate voi cos’è successo nella patria della Regina Elisabetta … il caos, tanto che la redazione del programma è stata sommersa da lettere di protesta, che richiedono di cambiare lo spazio della dimostrazione al mattino o spostare la trasmissione in fascia serale.

Pupo minacciato di morte

Pupo, attuale conduttore di Ciak si canta, sul suo blog ha ricevuto minacce di morte: in un commento si legge (fonte Adnkronos):

Hai le ore contate. Stiamo lavorando per te, per rovinarti, schifoso. Stiamo cercando le prove… e alcune le abbiamo già trovate. Quando saremo pronti faremo scoppiare il bubbone e tu sarai finito come uomo e come clown.

Pupo ha già denunciato il fatto alle autorità, come lui stesso rivela durante la trasmissione di Radio1 Rai Attenti al Pupo:

Il game show a scuola stimola l’attenzione

 Un divertente game show, ad uso didattico, concepito per aiutare gli studenti a prestare attenzione, imparare di più e migliorare il proprio quoziente intellettivo. Si chiama Game Show Presenter, il nuovo format si concentra sui materiali di revisione (valido per ogni materia) e prove pratiche sui contenuti appresi come nei più classici dei quiz televisivi.

Game show Presenter permette di giocare fino ad un numero massimo 10 giocatori che si fronteggiano su quesiti dai diversi livelli di difficoltà e modalità di risposta. La maggior parte degli insegnanti usa questo software, avvalendosi di un proiettore o SmartBoard, per far sì che l’intera classe possa partecipare attivamente al contest. Un set di altoparlanti esterni per il computer aiuta l’apprendimento. La musica altamente orecchiabile ed effetti speciali rendono il gioco più gradevole e appassionante.

Vigilanza Rai: i talk show rimangono chiusi

La commissione di Vigilanza Rai ha deciso di non cambiare posizione in merito al regolamento sulla par condicio e sulla messa in onda dei talk show di approfondimento politico: la maggioranza della bicamerale, in risposta al Cda Rai, ha ritenuto di confermare l’attuale formulazione del regolamento.

Mario Landolfi del Pdl, intervenuto durante l’audizione del direttore generale della Rai, ha dichiarato (fonte AGI):

Non c’è nessun problema. La nostra risposta è che c’è un regolamento che va applicato e questa commissione non deve esprimersi ulteriormente.

Mauro Masi, direttore generale della Rai, la tv di stato non ci rimette (fonte Italpress):

Claudio Brachino, sospeso dall’ordine dei giornalisti per il servizio su Mesiano, parla di condanna politica

Claudio Brachino, direttore responsabile di Videonews, è stato sospeso per due mesi dall’Ordine dei giornalisti della Lombardia a causa del servizio trasmesso a Mattino Cinque, dedicato a Raimondo Mesiano, che descriveva i comportamenti “stravaganti” del giudice che aveva condannato Fininvest a risarcire la Cir 750 milioni di euro. L’ordine ha comunicato (fonte Repubblica.it):

Brachino è stato sanzionato per aver messo in onda un servizio filmato contenente “immagini diffuse in violazione dell’art. 2 della Legge istitutiva dell’Ordine, la n. 69 del 3 febbraio 1969 nonché degli art. 137 Dlgs 196/2003 e 6 del Codice deontologico”.

Secondo l’ordine il servizio che ha vietato le leggi deontologiche e la violazione della privacy è stato trasmesso:

Telegiornali regno dello squilibrio

 Secondo il vocabolario della lingua italiana il termine “squilibrato”, sta per “sbilanciato, sproporzionato che manca di proporzione, che non è bilanciato, pazzo, folle”: tutti significati che calzano a pennello alla peculiare condizione in cui riversa l’Italia del 21mo secolo, dove si preferisce nascondere le realtà scomode a tutto vantaggio della dissimulazione di intenti, delle ammissioni a metà, delle verità rivedute e corrette, espedienti tipici di diversi ambiti tra cui quello politico da cui il mezzo televisivo non può essere certo immune. Ecco quindi la tv e in particolare i telegiornali ridotti a miseri mezzi di propaganda allinearsi alla linea disposta dai governanti, attraverso direttori compiacenti che proprio i suddetti hanno posto li a garanzia di un’informazione corrotta.

Se dovessimo tirar fuori dal cassetto un antico adagio, sceglieremmo senz’altro: “il lupo perde il pelo ma non il vizionon è la prima volta che da queste pagine diamo voce all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e all’ennesima (negli anni sono state molteplici) constatazione che in particolare nei periodi di campagna elettorale l’informazione in Italia sia, come si diceva, squilibrata, niente di strano in un Paese dove al continuo richiamo alla legge si contrappone ogni espediente per aggirarla, o meglio interpretarla a tutto vantaggio delle singole parti.