Mediaset potrebbe “sparire” su Sky?

 Mediaset abbandona Sky? L’ipotesi tutt’altro che peregrina viene ventilata da Giorgio Scorsone su Digital-Sat Magazine. Nell’articolo viene evidenziato come in questa settimana Canale 5 abbia criptato sulla piattaforma satellitare quasi tutti i programmi di prima serata, mentre fino ad oggi si era limitato a quelli del mattino o del primo pomeriggio, il tutto nell’ottica di una sperimentazione volta a verificare quanto l’audience di Sky vada ad influire su quella più generale del canale in vista di un criptaggio pressocè totale in un futuro prossimo.

Al posto delle regolari trasmissioni l’ammiraglia Mediaset manda in onda uno spot che invita il telespettatore a passare su TivùSat, un’evidente ritorsione nei confronti di Sky rea di non aver voluto concedere al biscione i diritti delle partite del prossimo mondiale di calcio sul dtt, al contempo il marchio di Rupert Murdoch propone l’attivazione sui propri decoder in hd della digital key che consente la visione dei canali sul digitale terrestre, i prodromi per una nuova battaglia (in parte già in atto) senza esclusione di colpi tra i due colossi televisivi ci sono tutti.

Tv d’autunno, meglio i nani e le veline?

 Quando si leggono notizie come quella sulla trasmissione futura di Raitre con Roberto Saviano, che potrebbe essere ridimensionata se non addirittura sparire ancor prima di nascere, quando si annunciano provvedimenti disciplinari nei confronti di questo o quel prodotto televisivo poco “allineato”, camuffati da innovazione e esigenza di “aria fresca” (non certo quello un po’ stantia di Carlo Conti) che dovrebbe traspirare dai palinsesti autunnali, viene da riflettere sul reale ruolo che dovrebbe rivestire il mezzo televisivo.

Non avrà forse ragione Filippo Rossi il direttore di Farefuturo rivista web quando denuncia l’astinenza da cultura dilagante sul piccolo schermo a tutto vantaggio “di nani e ballerine, di zerbini e di veline”? Ma si! Ci viene da dire in un momento di sconforto, in fin dei conti l’italiano medio, oberato dai debiti, dalla crisi economica, in cassa integrazione incipiente, non desidera altro la sera quando entra a casa che sentire buone novelle, magari anche un po’ sceme con cui ci irrorano ormai a ritmo continuo buona parte dei tg . Seduto sul divano, telecomando in mano, il telespettatore medio è alla ricerca di un po’ di pace, la tv trasfigurata in una sorta di specchio delle meraviglie da attraversare, come l’ Alice del racconto, porta d’accesso verso un mondo diverso che faccia dimenticare sia pure per pochi istanti la drammaticità di quello reale.

Annozero: Santoro aspetta che Garimberti decida il suo futuro

Nel corso della conferenza stampa di fine stagione di Annozero, che si è svolta stamattina a Viale Mazzini, Michele Santoro è tornato a parlare del suo futuro in Rai:

Se Garimberti dice che lui vuole che Annozero vada in onda a nome del Cda e dell’azienda allora io resto.

Santoro ha motivato la sua richiesta parlando di violenze e mobbing subite quest’anno attraverso minacce, diffide e avvertimenti che gli hanno reso il lavoro difficile se non impossibile, poi ha ribadito:

American Dad hard: la Fox rischia una multa

La serie animata americana, American Dad, trasmessa dalla Fox è al centro di una polemica causata da alcuni dialoghi non proprio edificanti e da alcune scene troppo esplicite contenute in certe puntate.

Questa volta lo show l’ha fatta grossa mostrando addirittura la eiaculazione di un cavallo: a causa di queste scene, giudicate blasfeme e volgari persino da una parte dei fan della serie, la Fox rischia una multa di 25 mila dollari da pagare alla Federal Communications Commissions, il principale organo di controllo dei media d’America.

Vieni via con me: il programma di Saviano e Fazio tagliato perché scomodo?

Vieni via con me, il programma condotto dall’inedita copia Fabio Fazio – Roberto Saviano, che dovrebbe essere trasmesso da Raitre il prossimo autunno, potrebbe non andare mai in onda o essere dimezzato: Repubblica rivela che le quattro puntate ideate potrebbero diventare due a causa degli argomenti che lo scrittore di Gomorra vorrebbe trattare.

In prima serata Saviano vorrebbe dedicare una puntata a Piergiorgio Welby, il malato che chiese e ottenne la sospensione dell’alimentazione forzata per morire, una alla ‘ndrangheta, una sulla ricostruzione post terremoto in Abruzzo e una alla vicenda dei rifiuti in Campania. Se dovessero saltare queste ultime due Fazio e Saviano non andrebbero in onda nemmeno con le prime due, visto che riterrebbero incomprensibile il rifiuto della Rai.

Da Viale Mazzini pare sia confermata l’ipotesi del taglio:

Vediamo. Dobbiamo coordinare i programmi su tutte le reti. Forse andranno due puntate quest’anno e due l’anno prossimo.

Monica Setta silurata da Raidue? In autunno Il fatto del giorno potrebbe saltare

Secondo il vicepresidente della Commissione di Vigilanza Rai Giorgio Merlo (PD), Monica Setta avrebbe i giorni contati su Raidue dato che Il fatto del giorno non sarebbe stato inserito nella programmazione autunnale della seconda rete Rai (fonte Italpress):

Nella definizione del prossimo palinsesto pare che su Raidue vengano cancellate trasmissioni come Il fatto del giorno di Monica Setta e L’Italia sul due di Milo Infante e Lorena Bianchetti. La curiosità della notizia, se confermata, è dovuta al fatto che sono trasmissioni che hanno registrato in questi mesi significativi ascolti e con un basso costo di produzione. Sempre secondo indiscrezioni, il tutto dovrebbe essere sostituito da un contenitore curato, pare da una professionista in arrivo da Mediaset. Se il tutto dovesse rispondere al vero, sarebbe altrettanto curioso conoscere le ragioni editoriali, economiche e finanziarie che portano l’azienda a penalizzare format di successo in termini di ascolti e di budget con altre esperienze che, ne siamo certi, avrebbero costi di gran lunga superiore. E’ questa la strada per contenere i costi e rilanciare la qualità nell’azienda di servizio pubblico?

La professionista in arrivo da Mediaset di cui parla Merlo è Paola Perego, che da settimane è stata accostata alla seconda rete della Rai, anche se sempre come sostituta de L’Italia sul due e mai della trasmissione del duo Infante/Bianchetti e di quella condotta da Monica Setta.

Mauro Mazza contro Ciao Darwin, “Orripilante”: la replica di Mediaset e Paolo Bonolis

Mauro Mazza, intervistato da Repubblica, aveva parlato della stagione di garanzia appena conclusa e delle novità che ci attendono (Attenti a quei due con Max Giusti e Fabrizio Frizzi, Non sparate al pianista con Carlo Conti e quattro commedie di Eduardo con Massimo Ranieri e musiche di Ennio Morricone), ma non ha risparmiato una frecciatina nei confronti di Canale 5, in particolare a Ciao Darwin, reo di proporre trash. Il direttore di Raiuno ha detto:

Quando la volgarità è così diffusa, una tv rispettosa rappresenta un momento di serenità ma non significa nascondere la realtà, solo mostrarne il lato migliore. La stagione ha offerto anche esempi orripilanti: cosa ci può essere dopo una donna in costume da bagno coi vermi sulla sua pancia e le galline che la beccano? È una tv drogata che fa male a chi la fa e a chi la guarda. Stimo Bonolis ma ormai il suo pubblico da lui si aspetta quello; non vorrei che fosse condannato a dare in pasto un po’ di Ciao Darwin per poi fare il pensatore.

Mediaset ha replicato al direttore di Raiuno attraverso un comunicato stampa ufficiale:

Ballarò, Berlusconi telefona, replica e riattacca il telefono (video)

Ieri sera il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha telefonato in diretta a Ballarò per rispondere personalmente alle dichiarazione del vicedirettore di Repubblica Massimo Giannini (ricordava la frase detta al tempo del governo Prodi dal premier “Evadere in Italia è inevitabile”) e ai sondaggi dati da Nando Pagnoncelli dell’Ipsos, poi ha riattaccato il telefono senza aspettare la replica dei due diretti interessati (video dopo il salto).

Berlusconi sull’evasione fiscale:

Chiedo scusa, ma certe cose non si riescono a sopportare. Vorrei dire che il giornalista di Repubblica, Massimo Giannini, ha mentito spudoratamente: da parte mia non c’è mai stato un sostegno all’evasione fiscale. Sono il primo contribuente d’Italia. Il mio governo ha aumentato gli introiti provenienti dall’evasione fiscale come il ministro Tremonti ha ricordato. Sono cresciuti di più, e questo decreto darà un altro colpo. Quindi è menzogna assoluta proclamare, come è stato fatto, che io avrei in qualche modo giustificato e sostenuto l’evasione fiscale.

Nasce l’osservatorio a difesa della pudicizia tv, servirà a qualcosa?

 La tv cerca di porre un argine alla tracimazione di corpi femminili ammiccanti e formosi, che accomuna la programmazione di tutte le emittenti del nostro Paese. Dopo lo stop alle scollature più a parole che nei fatti, dettato tempo addietro dal Consiglio di Amministrazione Rai, in questi giorni la deputata del Pd Giovanna Melandri in commissione di Vigilanza sempre della Rai, ha ottenuto l’istituzione di un osservatorio sulla rappresentazione femminile nel servizio pubblico radiotelevisivo. L’emendamento approvato dal Parlamento si propone di “superare stucchevoli stereotipi che ormai ingolfano i media italiani”.

Guardare ma non toccare, si potrebbe dire, trattenendo l’impeto tipicamente maschile, quando in tv si nota la qualsivoglia subrettina, proporre le proprie grazie con l’intento di far colpo sul funzionario di turno. Di esempi simili a questo ne potremmo fare a bizzeffe, dall’ex di Uomini e Donne ospite di una trasmissione sportiva, dotata di forme extralarge, avvolte a malapena in abiti striminziti, alle più seriose, all’apparenza, giornaliste che non avrebbero nessun motivo, per il ruolo a cui sono assurte, di mostrare simile mercanzia, e non ci venissero a dire che lo fanno perché non hanno modo di dissimulare tutto il ben di Dio di cui la natura le ha dotate! Il proposito di tale osservatorio sarebbe quello di porre un freno alla mercificazione del corpo femminile ormai dilagante, ma sarà davvero cosi?

Raitre: Paolo Ruffini reintegrato direttore di rete, la Rai farà ricorso

Il giudice del lavoro di Roma ha accolto il ricorso di Paolo Ruffini, ex direttore di Raitre (foto Adnkronos), che si era appellato subito dopo la sua sostituzione, alla fine dello scorso novembre, con Antonio Di Bella. Il giudice ha ordinato alla Rai di reintegrare Ruffini all’attività lavorativa come dirigente editoriale direttore di Raitre, che a questo punto avrà due direttori(!), spiegando che:

Indizi gravi, precisi e concordanti collegano la sostituzione di Paolo Ruffini alla direzione di Raitre all’aperta critica al contenuto di alcuni programmi della rete. Per cui la delibera di sostituzione del vertice di Raitre non appare dettata da reali esigenze di riorganizzazione imprenditoriale presentando invece un chiaro connotato di motivazione discriminatoria e quindi illecita.

RaiSport contro Caressa ospite a Il gioco dei mondiali. Fabio Fazio:”Polemica assurda e pretestuosa”

Questa sera a Che Tempo che fa – Il gioco dei mondiali sarà presente in qualità di ospite anche Fabio Caressa, il telecronista delle partite di Sky. La sua ospitata non è stata gradita dai giornalisti di RaiSport che fanno sapere attraverso un comunicato:

Per tre volte, nel mese che precede il Mondiale di calcio, le reti Rai ospitano Fabio Caressa. Invece di lavorare al fianco di RaiSport, i direttori di rete tirano la volata a Sky. Dopo la deprecabile partecipazione al programma di Raitre ‘Parla con me’ (il 7 maggio scorso), l’altra sera anche ‘Stiamo tutti bene’ su Raidue ha ospitato Fabio Caressa. Non è finita! Il giornalista di Sky dovrebbe essere ospite da Fabio Fazio su Raitre nel corso di una diretta dedicata alla Nazionale di calcio dal Sestriere prevista per questa sera.

Il comitato di redazione chiede subito un confronto con l’azienda e con la direzione di testata e conclude:

Massimo Giletti: conduttori uomini in via d’estinzione

Dopo anni di presenza maschile in tutte le reti e conduzioni italiane, le donne stanno prendendo possesso della tv, mettendo da parte numerosi conduttori storici.

Il primo a ribellarsi a questa situazione è Massimo Giletti attraverso un’intervista del settimanale Chi, ha subito detto:

Parla con me rischia il ridimensionamento?

Se su Raidue tiene banco il caso Santoro, su Raitre esplode quello riguardante Parla con me: a quanto pare il direttore generale della Rai Mauro Masi vorrebbe ridurre le puntate settimanali del programma di Serena Dandini da quattro (martedì, mercoledì, giovedì e venerdì) a … una! (fonte Repubblica.it).

I motivi del ridimensionamento ovviamente non hanno nulla a che vedere con gli indici d’ascolto del programma che sfiora il 10% in seconda serata, ma con la sua caratterizzazione troppo politica, come ha ricordato il 7 maggio il presidente del consiglio Silvio Berlusconi (“Una trasmissione pagata con i soldi pubblicci che si diletta ad avere come unico bersaglio il governo“)

Rai: Santoro rompe la trattativa. Resterà?

Michele Santoro potrebbe rimanere alla Rai: l’accordo tra il giornalista e l’azienda è saltato, perché il conduttore non ha apprezzato le troppe indiscrezioni fatte circolare. In una nota dice:

Le continue fughe di notizie hanno violato l’impegno di riservatezza indispensabile per un possibile accordo con la Rai favorendo interpretazioni fantasiose lesive della mia immagine. Trasmissioni televisive della Rai (ad esempio L’Ultima parola e, ultimo Porta a porta N.D.R.) hanno potuto entrare nel merito di una trattativa in corso d’opera con un profilo denigratorio dei miei comportamenti di professionista. Non era avvenuto in precedenza questa situazione. Non ha alcun senso continuare a immaginare cambiamenti il cui scopo fondamentale era soltanto porre fine ad una vertenza giudiziaria e progettare nuovi format nell’interesse della Rai e del pubblico.