Che fine ha fatto l’emiliano Andrea Pezzi? Se lo saranno chiesto i numerosi fan che negli anni lo hanno seguito dietro i microfoni di radio Dee Jay e in televisione prima su Mtv (Kitchen, Sushi), poi su Mediaset e la Rai (alla conduzione tra l’altro dell’interessante Internet Cafè). Nel 2006 ha fondato la OVO Srl, un’enciclopedia video. Di recente Pezzi si è dedicato all’attività di scrittore, proprio in questi giorni è impegnato nella promozione del suo primo libro Fuori Programma edito da Bompiani. Noi di Cinetivù lo abbiamo incontrato, ecco cosa ci ha detto.
Andrea, Fuori Programma è una biografia ma anche un diario colmo di riflessioni….
E’ un percorso di vita, una biografia culturale, professionale ed umana. Io ho vissuto la mia giovinezza andando spesso fuori dai tracciati classici perché quelli non mi portavano dove volevo. Le emozioni e le intuizioni di questo viaggio ho provato a scriverle anche ad uso e consumo di altri che fanno o che faranno scelte coraggiose come le mie.
Cito testualmente dal tuo libro: “L’essere va conosciuto, va diventato, non è possibile possederlo”. Un po’ l’opposto di quello che sta realmente accadendo?
Tutti parlano del primato dell’essere sull’avere, ma concretamente cosa significa nessuno lo sa. La conoscenza è evidenza interiore e vive di pura soggettività, è un piacere calmo e colmo che si sente dentro e che ti consente di scoprire la realtà per quello che è. Quando lessi che è dalla conoscenza e dalla coscienza di sé che nasce ogni piacere… non capii concretamente cosa significasse. Poi ho scoperto e studiato il pensiero di un uomo, Antonio Meneghetti, e finalmente ho trovato gli strumenti per capire davvero. Quello che manca ai giovani è una tecnica per comprendere il reale. C’è un detto russo che dice: “la differenza tra un servo e un padrone è che il padrone ha l’informazione giusta”. Conoscere il reale è la chiave di ogni felicità e realizzazione. L’essere è il reale.