Nino Formicola (Gaspare) a Cinetivù: “In Italia non si investe più nel varietà”

Una delle coppie comiche più celebri del piccolo schermo è sicuramente quella composta da Zuzzurro e Gaspare, alle spalle il successo teatrale e televisivo lungo più di trent’anni che vide Andrea Brambilla e Antonio Formicola detto Nino esordire nel 1978, dopo l’esperienza sul palco del celebre locale milanese Derby, in Non Stop fra gli show Rai meglio riusciti del passato. Cinetivù ha raccolto le impressioni di Nino Formicola al termine della trionfale tappa romana dell’ ultimo spettacolo teatrale, ecco cosa ci ha detto.

Nino avete appena terminato di recitare al teatro Golden di Roma con Non è più il futuro di una volta a firma di Aicardi, Formicola, Pistarino e Freyrie: di cosa parla lo spettacolo?

E’ la storia strana di Zuzzurro e Gaspare nel terzo millennio i quali, siccome non li vuole più nessuno, hanno aperto un bar. A un certo punto però vengono chiamati da un direttore che li vuole di nuovo in tv. I due preparano uno spettacolo basato sull’idea di prendere in giro la nostra vita attuale da due punti di vista: il mio tecnologico quello di Zuzzurro più tradizionale. Si parla di bambini, tecnologia di vecchi…insomma di molti argomenti che riguardano il quotidiano. Uno spettacolo autentico.

Georgia Luzi a Cinetivu: “Spero di poter seguire le orme di Antonella Clerici”

Geogia Luzi, dopo l’esperienza di UnoMattina Estate torna a raccontarsi a Cinetivu.

Da qualche settimana hai terminato UnoMattina Estate. Cosa ti porti dietro da quest’avventura?

Oltre alla sveglia fissata alle 4 del mattino? (ride, ndr). Sicuramente è stata una grandissima esperienza: il fatto di aver trattato tanti argomenti diversi e la capacità di riuscire a passare da un argomento all’altro risultando sempre credibile, e poi naturalmente tantissime altre cose.

Uno Mattina Estate è stato il trampolino di lancio per molte conduttrici in passato. Tu cosa ti aspetti adesso?

Sinceramente non lo so, c’è la speranza naturalmente di fare altro, di poter mettere in pratica tutto quello che ho imparato facendo Uno Mattina Estate e mi auguro, come è stato per Antonella Clerici quando ha fatto Uno Mattina Estate, di arrivare ai suoi livelli.

Daniela Terreri a Cinetivù: “Spero proprio ne La Ladra 2!”

Questa settimana Cinetivù ha incontrato Daniela Terreri, la Gina della fortunata fiction di Raiuno La Ladra, con protagonista tra gli altri Veronica Pivetti (Eva Marsiglia) Johannes Brandrup (Dante Mistretta) Micol Azzurro (Lola) Lia Tanzi (Andreina). La Terreri vanta una lunga carriera alle spalle come attrice, cantante, presentatrice, ballerina, abbiamo raccolto le sue impressioni in attesa del confronto diretto di lunedì prossimo con la prima puntata del Grande Fratello su Canale 5.

Daniela, La Ladra, continua a mietere ascolti, puoi ritenerti soddisfatta?

Assolutamente si, come hai detto tu il gradimento è in crescita, la gente sta dimostrando di apprezzare questo prodotto molto divertente, io stessa rido riguardandolo. Sono soddisfatta perché nonostante gli “scontri” con le altre reti dove sono andate in onda fiction di alto livello La Ladra si è difesa molto bene.

Pensi a questo punto che verrà girata una seconda serie?

Considera che La Ladra già di partenza piaceva molto in Rai, l’intenzione era di fare una seconda serie fin dall’inizio, ora considerato il buon riscontro dell’auditel non credo proprio ci saranno problemi.

Gianna Tani a Cinetivù: “In televisione c’è carenza di personaggi”


In occasione della nascita del Gianna Tani web channel, siamo tornati a parlare con l’ex casting director Mediaset, lanciata verso nuovi e importanti progetti dopo la pubblicazione di un libro destinato agli aspiranti artisti, ecco cosa ci ha detto.

Che cos’è il Gianna Tani web channel?

E’ una tv di flusso, è come una televisione con relativo palinsesto on air ma allo stesso tempo l’utente ha la possibilità di rivedersi un programma tutte le volte che vuole e accedere a una ricca banca dati, utilizzando come filtro il nome, la categoria o la regione di provenienza.

Insomma è una finestra sul mondo dello spettacolo…

Esatto, è una vetrina per gli artisti ma anche per gli operatori del settore (produttori, registi etc) che vogliono rendersi conto di cosa offra il mercato. Noi facciamo da tramite ma sia chiaro, non vogliamo fare agenzia! A oggi ci sono persone talentuose che non hanno la possibilità di farsi notare. La televisione odierna ha bisogno di personaggi e per diventare tali bisogna farsi conoscere…

Virginia Raffaele a Cinetivù: “A Quelli che il calcio ho tanta voglia di divertirmi”

Dopo il successo a Victor Victoria su La7, Cinetivù è tornato a scambiare quattro chiacchiere con la bella e brava Virginia Raffaele ora che la nuova stagione televisiva l’ha consacrata a Quelli che il calcio alla domenica pomeriggio su Raidue. Ecco le sue impressioni.

Virginia dopo l’esperienza positiva di Victor Victoria ora fai parte della squadra di Quelli che il calcio, qual è il tuo stato d’animo in questa nuova realtà?

Combattivo come sempre! Ho tanta voglia di divertirmi e di divertire soprattutto, come sempre quando mi trovo alle prese con una nuova avventura.

Come ti trovi al “cospetto” di un nome tra i più importanti della tv come Simona Ventura?

Ci stiamo conoscendo. E’ stata un’ottima padrona di casa e mi ha accolto nella sua squadra con grande entusiasmo.

Pierluigi Diaco a Cinetivu: “Sono privilegiato ad essere autore di Maurizio Costanzo. Lui è autore di se stesso”

Presentatore tv (Uno Mattina Estate), conduttore radiofonico (Onorevole Deejay) e autore televisivo (da lunedì scorso è tra le firme di Bontà loro): Pierluigi Diaco si racconta a Cinetivu.

Quest’estate hai condotto Uno Mattina estate. La reputi un’esperienza positiva? La rifaresti?

Assolutamente sì, mi sono molto divertito. E’ stata un’esperienza importante, fa parte di una serie di esperienze che si fanno in un percorso professionale.

Come ti sei trovato con Georgia Luzi?

Benissimo, è stato un rapporto di complicità e di rispetto reciproco.

Milo Infante a Cinetivu: “Caterina Balivo? Non ho mai incontrato una persona così diversa da me”

 Milo Infante, conduttore da cinque anni del pomeriggio di Raidue, ha deciso di raccontarsi su Cinetivu. Abbiamo avuto modo di parlare del nuovo programma Pomeriggio sul 2 con Caterina Balivo, della politica in tv, dei chachet milionari e dei pregi e difetti della tv di oggi. Buona lettura…

Tutti ti conosciamo come un giornalista a tratti professionale e a tratti simpatico. Ma chi è Milo Infante nella vita privata?

Esattamente quello che si vede in studio. Non ho un modo di essere unico: so essere molto serio, molto esigente (anche con gli affetti familiari quando serve), al contempo mi piace molto giocare con mio figlio che ha due anni. Contrariamente ad altri colleghi che vedo di cui noto questa doppia personalità: si accende la telecamera e contemporaneamente si accende il personaggio. Io nel bene o nel male, sono esattamente come sembro.

Come è una tua giornata lavorativa tipo?

Quella personale inizia presto visto che ho un bimbo piccolo, quella professionale la inizio alle 9 con la lettura dei quotidiani, con l’analisi di quello che è accaduto e via via con la preparazione della puntata. Il tutto culmina alle 14 con la diretta e si conclude alle 18 con le riunioni post trasmissione. Non è che sia proprio finita, perché poi arrivi a casa e iniziano le telefonate: ospiti che saltano, aggiornamenti.. E’ un bell’impegno anche se magari non sembra.

Cesare Vodani a Cinetivù: “Colorado zeppo di novità!”

Domenica prossima 12 settembre, prende il via su Italia 1 alle 21.25 la nuova stagione di Colorado. Lo show comico conferma alla conduzione la coppia Nicola Savino e Rossella Brescia, dopo lo straordinario successo della scorsa edizione. Immancabili le “intemperanze” di dj Angelo che andranno ad aggiungersi a tutta una serie di novità che abbiamo chiesto a Cesare Vodani, fra le anime della trasmissione, di anticiparci durante una pausa lavorativa.

Intanto ti posso anticipare che avremo Colorado Premium, se ne occuperà dj Angelo che sarà responsabile dei nuovi contenuti all’interno del programma. Ulteriore sorpresa ben sette comici nuovi, che per una prima serata sono una bella scommessa, fra di loro una monologhista donna Laura Magni. Sono molto contento che la trasmissione continui ad investire sull’innovazione, nonostante sia nel prime time si continua a sperimentare confermandosi in ottima salute.

L’Idea di Frankenstein Junior avrà un seguito o è stata utilizzata solo per il promo?

No non avrà un seguito, ci serviva un’idea che attirasse l’attenzione, tra l’altro lo spunto non lo abbiamo avuto noi ma Pertini che è il responsabile dei promo di Mediaset. Lui ha proposto di girare uno spot ispirato al noto film e noi siamo stati felici di accogliere il suggerimento.

Clemente J. Mimun si racconta: Lilli Gruber? Una belva

Il direttore del Tg5, Clemente J. Mimun, è in vena di confidenze e, in attesa di pubblicare un ipotetico libro di memorie, ha raccontato particolari aneddoti riguardanti il suo operato come giornalista e direttore di telegiornali importanti, in un’intervista rilasciata a Il Corriere della Sera.

Sassolini da togliere da una scarpa, rapporti con colleghi e politici, sono alla base delle dichiarazioni fatte dal giornalista. Come ex direttore del Tg1, Mimun fa un ritratto, a tutto tondo, delle celebre anchorwoman Lilli Gruber:

Lilli Gruber. Indubbiamente brava. Mi è simpatica perché è una belva e non fa niente per nasconderlo. La portai io al Tg1. Mi chiamò al tempo della nomina di Bruno Vespa alla direzione. Non ci avevo mai preso nemmeno un caffè prima. A Vespa l’idea piacque. Lilli lo ricompensò dopo, capeggiando la rivolta al Tg1 contro di lui. Ricordo con divertimento, durante l’ultimo conflitto iracheno, cosa disse di colleghi e colleghe inviati, li massacrò. Con meno divertimento ricordo quando definì “resistenza” quella irachena e “mercenari” i poveri Quattrocchi e compagni. Protestarono tanti, anche da sinistra. Quando tornò da Baghdad trovò un mio mazzo di fiori, finì in diretta a “Domenica in” con standing ovation. Le chiesero: qual è stata la prima cosa che ha fatto? Rispose: riabbracciare mio marito. Però aveva trascorso con lui, che è un collega, tutto il periodo. Lilli ha l’istinto del giornalismo e insieme della scena.

La vita in diretta: Lamberto Sposini perplesso su Mara Venier

Al momento del suo ritorno in Rai dopo quattro anni di esilio, Mara Venier non ha fatto nulla per nascondere la felicità per il suo ritorno alla conduzione a La vita in diretta. La convivenza con chi è al timone del programma già da 2 edizioni, ossia Lamberto Sposini, però, non inizia nel migliore dei modi.

Il popolare giornalista, infatti, in un’intervista rilasciata a Vanity Fair, appena ha appreso che Mara Venier sarebbe stata la co-conduttrice de La vita in diretta, ha fatto trasparire tutta la sua perplessità:

A dire il vero, appena la Rai mi ha comunicato la scelta di affiancarmi una conduttrice donna, sono rimasto perplesso. La vita in diretta è sempre andata bene. Solo, ho vinto, e con largo margine, la concorrenza. Poi, mi hanno spiegato che è un arricchimento per dare più peso al programma.

I Cesaroni 4: parla Elena Sofia Ricci

A fianco di Claudio Amendola, ha interpretato il personaggio di Lucia Liguori per 3 fortunatissime serie de I Cesaroni. Elena Sofia Ricci parteciperà anche alla quarta serie ma lascerà spazio, dopo pochi episodi, a Olga, una wedding planner che entrerà di soppiatto nella vita di Giulio Cesaroni e che avrà le fattezze di Barbara Tabita.

Non è certo una novità che la tanto amata seconda moglie dell’oste più famoso d’Italia non avrebbe fatto parte della quarta serie della fiction ambientata alla Garbatella ma, a fornire dettagliate delucidazioni sulla piega che prenderà il personaggio di Lucia, è la stessa attrice fiorentina che, in un’intervista rilasciata a Il Messaggero, si è espressa così:

Lucia cambia, com’è giusto che sia. D’altronde, i figli crescono, diventano autonomi e lei inizia a chiedersi: ma il mio momento, quando arriva? Detto fatto: arriva. Le viene offerto un lavoro gratificante, di quelli in cui speri da sempre. Ma c’è un però. E’ lontano da casa e lei si ritrova di fronte a una scelta. Questione che coinvolge e scuote marito e figli e provoca liti furibonde.

Enrico Mentana analizza il successo del Tg La7 e la situazione dell’informazione in Italia

 Alla luce degli ottimi risultati ottenuti in termini d’ascolto dal Tg La 7 (martedì ha toccato il 5,11 per cento di share) Enrico Mentana lancia una stoccata ai suoi diretti competitor Tg1 e Tg5, a cui si sovrappone nell’edizione della sera (Fonte Fatto Quotidiano):

Faccio solo un’ipotesi non voglio offendere nessuno, ma c’è chi dice che il Tg1 e Tg5 sfumano o a volte non danno le notizie più scomode. Quindi, se c’è un telegiornale che dà tutto, e che è perentorio e non allusivo nel suo racconto, gli spettatori possono cominciare ad optare per un’alternativa. Prendendo con le molle questa critica che viene fatta, il nostro tentativo è di fare ogni giorno un giornale evidentemente libero e completo.

Il giornalista esprime liberamente il proprio punto di vista sulla sospensione dei talk show Rai per le vacanze estive, incomprensibile soprattutto in un momento così delicato per la politica italiana:

Sono sicuro che la cosa più importante non fosse riaprire i talk show. Più utile capire se c’è una modalità adeguata di informare il cittadino sulla politica. E mi fa impressione vedere gente che deplora la presenza di Vespa in tv e poi magari è pronta a deplorarne l’assenza. Nec tecum possum vivere nec sine te, non posso vivere né con te né senza di te, direbbe Ovidio.

Così fan tutte 2: parlano Alessia Marcuzzi e Debora Villa

Dopo la prima edizione, che ha scatenato le ire del Moige a causa di alcuni sketch un pò troppo allusivi al sesso, con conseguente cambio di messa in onda a un orario decisamente più consono, le protagoniste di Così fan tutte, Alessia Marcuzzi e Debora Villa escono allo scoperto, fornendo particolari sulla seconda serie della sit-com, non lesinando ulteriori delucidazioni sulle tante polemiche che ha provocato la prima serie.

Le novità della sit-com dedicata alle donne, concentrata sui vizi, tic e luoghi comuni che da sempre delineano l’universo femminile, vengono svelate in prima persona, dalla celebre mattatrice del Grande Fratello e dalla comica lanciata da Camera Cafè e riguardano, nella fattispecie, le numerose guest-star maschili che popoleranno la nuova serie.

Cinetivu intervista Carlo Panzeri, vicedirettore di Rete 4 (terza parte): il calcio, il rapporto con Canale 5 e Italia 1, gli obiettivi di rete

Si conclude oggi, con alcune riflessioni sul calcio trasmesso da Rete 4, sul rapporto con Canale 5 e Italia 1 e sugli obiettivi di rete, l’intervista che il dottor Carlo Panzeri, vicedirettore di Rete 4, ha rilasciato a Cinetivu. (LA PRIMA PARTELA SECONDA PARTE)

Un altro aspetto interessante di Rete 4 è l’Europa League però l’anno scorso in primavera è passata su Italia 1. Non c’è il rischio che voi iniziate e poi le partite migliori se le prende Italia 1 con la scusa che è la rete giovane?

Le risponderei con un detto che diceva mia nonna:”Ogni giorno ha la sua pena”. Diciamo che per Rete 4 avere il calcio non è qualcosa semplicemente di estemporaneo, ma è parte di un ragionamento complessivo e del tentativo di avere del prodotto “premium”. Non dimentichiamoci che abbiamo Controcampo in seconda serata e che ci sono diverse collaborazioni con questa struttura, per cui noi speriamo di poterla continuare davvero. Dopo di che se capita una edizione in cui in semifinale arriva la Juventus ed è una partita che vale il 30% lì scaturiscono degli altri ragionamenti. Se il nostro obiettivo è di fare l’8% e facciamo il 30% dal punto di vista pubblicitario può essere qualcosa che non è molto interessante, perché promettere agli investitori 2 milioni di persone e poi regalarne 6 … lei consideri che quando ce l’abbiamo siamo molto contenti e che speriamo di avercelo per molto tempo.

Abbiamo detto che Rete 4 deve guardare anche a Canale 5 e a Italia 1. Quanta libertà ha la rete di agire rispetto alle altre due?

C’era uno slogan che veniva usate fino a qualche anno fa che diceva:”Tre reti, un’unica televisione”. L’idea di fondo e che esiste sia la necessità di analizzare il dato della singola rete, che quello di valutare il dato complessivo. Se questo concetto fino a tre anni fa aveva un valore si immagini oggi che non siamo soltanto un complesso di dodici/quindici canali nazionali, ma ce ne sono decine e decine che stanno crescendo. Quello che si cerca di fare e di distribuire le risorse a seconda degli obiettivi e di fare in modo che il rapporto costo-benefici sia il migliore possibile. Faccio un esempio che riguarda Rete 4: se Publitalia vende un programma che deve fare due milioni di spettatori e ne fa soltanto uno è un problema perché il costo per l’investitore è raddoppiato, ma allo stesso modo se un programma fa quattro milioni c’è un altro problema perché hanno regalato il GRP e gli ascolti gratuiti agli investitori. L’importante è stare intorno alla media attribuita ad ogni singola rete, all’interno al range che si stabilisce. Ciò non esclude che in certi casi, come il cinema, facciamo registrare a volte risultati molto alti come il 10-12% che ci compensano di serate in cui facciamo il 7% cosicché la media complessiva è quella che ci viene richiesta.