L’angolo nel cielo bocciato da Aldo Grasso

Aldo Grasso non apprezza  L’angolo di cielo, lo show di Lucio Dalla in onda su Sky Uno ogni sabato: il critico del Corriere nel suo appuntamento A fil di rete dice senza mezzi termini:

Ma com’è brutto «Un angolo di cielo»! Ma com’è vecchio «Un angolo di cielo»! Ma com’è scontato «Un angolo di cielo».

Secondo Grasso la pecca più grande del programma di Sky è quella di mancare di inventiva:

Annozero, Adriano Celentano parla del Festival di Sanremo e del caso Morgan

Ieri sera Adriano Celentano è intervenuto ad Annozero, durante la puntata dedicata al caso Morgan, per dare la sua opinione sulla vicenda e sul Festival di Sanremo 2010 (potete ascoltare il suo intervento qua sopra): il cantante ha iniziato scherzando sulla presenza di Emanuele Filiberto in gara e sull’esclusione del giudice di X Factor:

Dopo che Filiberto ha partecipato a Sanremo è chiaro che per essere ammessi al Festival non c’è bisogno di essere un cantante, tanto è vero che la prossima volta ci saranno dottori, imbianchini, postini, di tutti i generi alimentari, tranne i tabaccai, perché i tabaccai vendono le sigarette e le sigarette fanno male … infatti come la cocaina che prese in dosi eccessive uccide, così anche le sigarette, pur non in dosi eccessive spesso fanno venire il cancro e fanno venire il cancro anche quelle polveri sottili dell’inquinamento atmosferico … sono preoccupato perché l’anno venturo al Festival sarà un disastro, non ci sarà nessuno.

Il molleggiato continua il suo monologo portando la situazione all’estremo:

Sanremo 2010, Morgan: In un festival di regime non potevo esserci”

Morgan torna a parlare del Festival di Sanremo 2010: in un’intervista rilasciata a Il fatto del giorno, il cantante attacca la manifestazione definendola di bassa qualità (fonte Adnkronos):

Questo Sanremo è stato di qualità davvero bassa … vedendolo mi riaddormentavo, come si fa con un brutto film. La prima serata l’ho vista per pura informazione… In un festival di regime non potevo esserci, ero troppo pesante. Ci tenevo ad andare per la questione musicale.

Morgan degli artisti in gara salva solo Enrico Ruggeri, Irene Grandi, Malika Ayane e Marco Mengoni (“Perché il pezzo l’ho scritto io … potevano anche avvertirmi comunque”) e approva il comportamento polemico dell’orchestra l’ultima sera:

Domenica In, lite Zequila – Pappalardo, assolta Mara Venier

Mara Venier è stata completamente assolta nel procedimento presso la corte dei conti per la vicenda della lite in diretta tra Adriano Pappalardo e Antonio Zequila durante Domenica In del 2006 (fonte Il messaggero).

Lo scontro trash tra i due attori comportò la sospensione e l’allontanamento di Mara Venier dal contenitore domenicale di Raiuno. La conduttrice, che rischiava pure di dover risarcire la Rai per 200mila euro, finalmente può gioire:

Lino Banfi protagonista di un fumetto per bambini, poi di nuove fiction

Lino Banfi durante la prima puntata di Bontà Sua, il nuovo talk di Maurizio Costanzo, ha svelato i suoi prossimi progetti lavorativi: l’amatissimo Nonno Libero di Un medico in famiglia, sarà protagonista di un foto fumetto per i più piccoli, presto in edicola, che potrebbe diventare un film tv per Mediaset (fonte Tgcom):

Mi hanno detto che negli anni hanno intervistato tantissimi bambini chiedendo quale attore volevano con Scimpa (la scimmia protagonista della storia. N.D.R.) e tutti hanno indicato Banfi, il nonno d’Italia.

Il suo personaggio l’ha creato personalmente:

Beppe Bigazzi spiega perché ha parlato dei gatti in cucina

Beppe Bigazzi, allontanato da La prova del cuoco per la gaffe sulla piacevolezza del gatto cucinato, chiede pubblicamente scusa attraverso le pagine di Novella 2000, anche se parla di fraintendimento:

Senta, io ho riguardato decine di volte l’intervento: ho solo ricordato una tradizione della mia terra, il Valdarno. Tra gli anni ’30 e ’40 il gatto si mangiava, eccome, il giovedì grasso.

Il giornalista ribadisce di non aver dato ricette e di non aver assolutamente promosso la cucina del gatto:

Sanremo 2010, Maurizio Costanzo promuove Antonella Clerici e preferisce Valerio Scanu a Marco Mengoni

Maurizio Costanzo, giornalmente in onda come moderatore del Question Time 2010, chiamato Sanremo? Parliamone. Question time, ha parlato del Festival di Sanremo 2010 in un’intervista rilasciata a Laura Rio de Il giornale: il conduttore, che questa sera calcherà il palco dell’Ariston, non ha ancora idea di cosa proporre:

Vediamo lì per lì. Vorrei che fosse un momento sociale. Comunque, a memoria, non ricordo un evento così lungo e faticoso come il Festival. Non avrei voluto partecipare all’ultima serata, basta Antonella. Però sono stati così gentili ad insistere…

Il giornalista promuove il Festival (Nilla Pizzi è stato il momento che l’ha emozionato di più) e la conduttrice, Antonella Clerici:

Alessio Vinci parla di Matrix, della Par Condicio e di Enrico Mentana

A un anno di distanza dal suo esordio a Matrix, Alessio Vinci parla della sua esperienza come conduttore del programma d’approfondimento di Canale 5 e dei risultati ottenuti (fonte Corriere.it):

Matrix è un programma in grande salute: di chiudere non se ne parla. E ho mantenuto la mia promessa iniziale: valorizzare la redazione. La trasmissione è una sinfonia di lavori… Ci dicevano che facevamo ascolti alti solo con le puntate leggere. Da quando è ripartito il programma abbiamo fatto 25 puntate su cronaca e attualità e 15 puntate leggere, parlando di Gaber, Mike Bongiorno, Michael Jackson. Nessuno si è accorto che ora il venerdì non è più una puntata necessariamente leggera.

Guardando indietro Vinci si accorge di essere cambiato:

Beppe Bigazzi sospeso, le riflessioni di Aldo Grasso

Aldo Grasso nel suo consueto spazio A fil di rete parla della sospensione di Beppe Bigazzi da La prova del cuoco:

… Sta di fatto che Bigazzi è stato sospeso con grande ignominia: «Un episodio inaudito per la tv pubblica», secondo Francesca Martini, sottosegretario alla Salute. Che ha persino ventilato l’istigazione a delinquere. A me Bigazzi non è mai stato simpatico …

Il critico del Corriere della sera non giustifica la sparata dell’opinionista del programma di Raiuno, ma cerca di smorzare i toni:

Fiorello apre alla Rai: torno per Fantastico

Fiorello è disponibile a tornare in Rai: lo showman numero uno in Italia, in un’intervista rilasciata a La Repubblica, apre le porte alla televisione di stato e spiega cosa vorrebbe proporre:

Certo che avrei voglia di tornare alla Rai, sono della Rai – anche se sono stato a Sky, e non è escluso che possa fare ancora qualcosa con loro o con Cielo – ma se torno non posso ripresentarmi per fare una cosetta. In Rai devo fare il sabato sera o uno spettacolone da grande budget, coi grandi ospiti: per capirci, un Fantastico tutto nuovo. Se lo ricorda che show era? Ecco, sarei pronto a fare il Fantastico 1 del nuovo millennio, reinventarmelo, rilanciarlo. Poi magari al posto mio, l’anno successivo, lo può condurre un altro. Proprio come successe col Fantastico di Baudo, che è diventato un marchio. Poi c’è stato quello di Boldi e della Laurito, di Celentano, Ranieri, della Oxa. Vorrei rilanciare un prototipo, che poi sarebbe ‘il grande varietà della Rai’, quello classico. Mi piace da morire quel tipo di spettacolo.

Fiorello ha voglia di grandi show e grande televisione:

Il più grande, Francesco Facchinetti: i giudici hanno remato contro al programma



Francesco Facchinetti fa il bilancio della prima e probabilmente unica edizione de Il più grande italiano di tutti i tempi
: il conduttore del varietà di Raidue ammette che la struttura era sbagliata (talk show culturale e varietà cozzavano) e che il suo entusiasmo l’ha tradito, ma punta il dito anche contro i giudici colpevoli di essersi schierati contro il programma (fonte Il Giornale):

Cercavo di dare peso specifico al programma. Loro invece remavano contro. Se si è pagati per stare dentro un programma, non gli si deve andare contro. In più ho sentito cose di retorica imbarazzante sulla formula del programma. Era logico sin dall’inizio che si mischiasse il sacro con il profano … certo che questa difficoltà sommata a tutte le critiche, qualcuna davvero fuori luogo, ha contribuito a fare di Il più grande un programma nato e vissuto in difficoltà.

Francesco è disposto a rifare Il più grande, anche se gli sembra difficile che la rete glielo riproponga, ad una condizione: quella di conoscere bene le persone con cui deve lavorare.

Beppe Fiorello si è pentito di aver condotto il Karaoke

Beppe Fiorello rivela di essersi pentito di aver condotto il Karaoke: l’attore, uno dei più amati dal pubblico italiano, soprattutto per le sue interpretazioni in fiction impegnate rivela (fonte Apcom/Diva e donna):

Fino a qualche anno fa dicevo che non me ne ero pentito. Ora invece lo ammetto: mi sono pentito di aver seguito le orme di mio fratello Rosario alla guida del Karaoke, ma solo perché fu lui a soffrire del fatto che poi da allora, per anni, io sono stato il fratello minore, denigrato.

Zelig, troppo ripetitivo, potrebbe stancare il pubblico?

La nuova edizione di Zelig ha un problema: la prevedibilità. A sostenerlo è Marida Caterini sul blog di Panorama. La critica, pur promuovendo il varietà comico di Canale 5, rileva alcune pecche:

Peccato che a volte, i grandi ospiti rivelino un’approssimazione di contenuti che non fa onore alla loro dignità professionale. Un esempio? Gioele Dix, visto qualche puntata fa, sembra fossilizzato nei suoi schemi comici a cui aggiunge solo qualche nuova pennellata scarsamente rivitalizzante.

Un altro problema è la ripetitività:

Il più grande: Francesco Facchinetti ha fatto servizio pubblico?

Francesco Facchinetti, dopo aver incassato le critiche e aver recitato il mea culpa per l’andamento de Il più grande (Italiano di tutti i tempi), ha deciso di sottolineare i pregi del programma di Raidue: in un articolo scritto per Il giornale il conduttore dice:

Adesso, qualcuno si renderà conto che abbiamo parlato di Leopardi in prima serata? Che abbiamo fatto tenere a Sgarbi una rigorosa lezione di storia dell’arte? Che su Leonardo e Michelangelo abbiamo fatto confrontare delle intelligenze che nessuno può contestare? Che abbiamo avuto ospite un cantante pop come Lucio Dalla, ma che ha interpretato un brano tratto da una sua opera rappresentata a teatro? Che abbiamo sentito persone alzarsi dagli spalti e accalorarsi per le virtù civili di Mazzini (Giuseppe, non la Mazzini intesa come Mina, sulla quale comunque si è discusso con alto profilo)? Da quanto tempo poi non si dava nuovo lustro a un uomo delle istituzioni che ha creato unione nel Paese come Sandro Pertini? Infine, il lungo, appassionato, commosso applauso per i nostri eroi Falcone e Borsellino, lava molti dei nostri peccati commessi nelle precedenti puntate.