Paolo Garimberti sul passaggio di Ruffini a La7: “Il mercato sceglie sempre i migliori”

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L’addio (più o meno annunciato) di Paolo Ruffini dalla direzione di Raitre avrebbe aperto una riflessione interna tra i vertici dell’azienda di Via Mazzini. Lo stesso presidente della Rai, Paolo Garimberti ha espresso tutto il suo rammarico per la partenza di Ruffini (Fonte Ansa):

Sono profondamente dispiaciuto che Ruffini vada via. È una risorsa per l’azienda e un’eccellenza per il Servizio Pubblico e lo ha dimostrato in questi anni coniugando qualità e ascolti. Ci ho parlato ha parlato a lungo nei giorni scorsi per dirgli che poteva stare tranquillo perchè – contrariamente a quanto è stato scritto – non c’era alcuna intenzione di sostituirlo al vertice di Rai3. Questo per chiarire che la politica non è stata determinante nell’uscita di Ruffini e per mettere fine a troppe interpretazioni maliziose o faziosi. A lui va un sincero in bocca al lupo per il proseguimento della sua brillante carriera, i ringraziamenti per quanto ha fatto in Rai e i complimenti perché il mercato sceglie sempre i migliori.

Nomine Raitre: Lucia Annunziata o Maria Pia Ammirati verso la direzione?

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Dopo l’addio di Paolo Ruffini da direttore di Raitre è partito il toto nomine per la sostituzione di colui che dal 10 ottobre sarà il direttore di La7 (al posto di Lillo Tombolini). Secondo quanto apprende l’Adnkronos, tra i papabili ci sarebbero Lucia Annunziata, giornalista ed ex Presidente della Rai, negli ultimi anni impegnata nella conduzione di In mezz’ora e Maria Pia Ammirati, nell’azienda pubblica sin dal 1992 e attualmente vice direttore di Rai uno (il suo nome era già stato nei mesi scorsi accostato alla direzione della terza rete)

Fabio Fazio: “Voglio credere che la Rai faccia di tutto per trattenere Paolo Ruffini”

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Fabio Fazio, uno dei più fedeli estimatori di Paolo Ruffini, lancia un messaggio ai dirigenti Rai per evitare che il direttore della terza rete di Stato passi a La7 (Fonte Ansa):

Voglio sperare che una rete forte come RaiTre non perda il suo punto di riferimento, voglio credere che la Rai faccia di tutto per trattenere Paolo Ruffini. Lavoro da otto anni con Paolo Ruffini, che mi ha riportato in Rai dopo l’ostracismo: gli sono enormemente affezionato. Ma, al di là della questione personale, mi chiedo come si fa a privarsi con leggerezza di professionisti che portano risultati, che svolgono il loro mestiere nel migliore dei modi. Bisogna fare di tutto per trattenere Ruffini.

Che tempo che fa, Maurizio Milani: “Rai 3 è ipocrita”

L’ultima apparizione in tv del comico lombardo Maurizio Milani risale al 2009 a Che tempo che fa. Milani, che ha partecipato a ben sei edizioni del programma di Fabio Fazio, non appare in tv da due anni. Il comico, contattato da Il Giornale, ha spiegato i motivi del suo allontamento, buttandola sulla politica: “Si tratterebbe di una ragione politica. Quasi tutti i comici italiani sono di sinistra e la cosa che più gli preme è metterti il cappello il prima possibile, sapere che sei dei loro”.

Simona Ventura: Monica Setta e Massimo Liofredi replicano alle critiche

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L’intervista al veleno rilasciata da Simona Ventura a Vanity Fair, durante la quale la conduttrice recentemente passata a Sky ha definito Massimo Liofredi “il peggior direttore di rete che abbia mai avuto” e la giornalista Monica Setta “imposta alla Rai”, ha procurato le repliche dei diretti interessati. Anche Liofredi e la Setta non lesinano stoccate a Simona Ventura, rinfacciando alla conduttrice soprattutto il calo di ascolti delle sue trasmissioni.

Simona Ventura: “Massimo Liofredi il peggior direttore di rete”

 A poche settimane dal suo divorzio con la Rai, Simona Ventura ha rilasciato un’intervista piuttosto pepata a Vanity Fair in cui ha anticipato il futuro di Raidue per la prossima stagione tv:

Ho passato gli ultimi due anni in Rai a lottare, a difendere la gente che lavorava con me. Invece che guardare avanti, dovevo guardarmi le spalle. […] Sono sempre stata una persona libera, ma ultimamente non c’erano più le condizioni per questa libertà. […] Raidue rischia di diventare un negozio senza clienti. Lei capisce che, se si fa festa per l’8% di share, allora siamo messi bene. E negli ultimi due anni è stata perpetrata, a danno della rete, una vergognosa desertificazione culturale.