Da questa sera su Raiuno va in onda Pinocchio, la miniserie in due puntate, tratta dalla favola scritta da Carlo Collodi nel 1881, riadatta tata da Carlo Mazzotta e Ivan Cotroneo, diretta da Alberto Sironi e prodotta da Rai Fiction in collaborazione con Lux Vide e Power da Matilde e Luca Bernabei.
A trentasette anni di distanza dal memorabile Pinocchi televisivo di Luigi Comencini (con Nino Manfredi nei panni di Geppetto e Andrea Balestri in quelli del burattino), la Rai prova a riproporre una delle storie più amate dagli italiani con un cast d’eccezione: Alessandro Gassman (Collodi), Bob Hoskins (Geppetto), Violante Placido (Fata Turchina), Luciana Littizzetto (Grillo parlante), Maurizio Donadoni (Mangiafuoco), Thomas Sangster (Lucignolo), Margherita Buy (la maestra), Francesco Pannofino (il gatto), Toni Bertorelli (la Volpe) e il dodicenne Robbie Kay (Pinocchio).
Credo sia superfluo raccontare la storia dato che è una delle più conosciute al mondo (tanto sia stasera che domani troverete i nostri riassunti appena finita la puntata), però bisogna precisare che, rispetto a quella originale: è stato inserito, all’inizio della narrazione, l’incontro tra Collodi e il falegname Geppetto (che sarà d’ispirazione per creare il racconto del ceppo di legno / burattino diventato bambino); il grillo parlante durerà fino alla fine, mentre nell’originale non arrivava a metà fiaba; che sarà più importante di quello che dovrebbe essere, il ruolo della maestra.