A Pomeriggio Cinque, voglia d’estate e i preziosi consigli di Michelle

La bella stagione è alle porte e a Pomeriggio Cinque, si avverte una certa “voglia d’estate”, come, appunto, recita il titolo del blocco “leggero” di oggi del contenitore di Canale5.

Tra sfilate di costumi e un collegamento con Serena Garitta ad Albissola Marina, dove è in corso un vero e proprio diluvio (alla faccia dell’estate!), ovviamente, non possono mancare i consigli per non farsi trovare impreparati dinanzi all’inevitabile prova costume.

Oltre ai soliti esercizi ginnici, Barbara D’Urso annuncia Michelle, l’estetista dalle sopracciglia mefistofeliche, che mostra, in tutto il suo splendore, il suo campionario degli orrori: metodi efficaci, ci fidiamo, ma che, purtroppo, agli occhi dello spettatore, rasentano lo splatter.

Lasciami cantare: niente gara, niente emozioni. Solo show

Esperimento in prima serata per Raiuno. Si è infatti chiusa pochi minuti fa la prima puntata del nuovo talent show della prima rete del servizio pubblico.

Lasciami cantare!, condotto da Carlo Conti, era stato presentato come la versione canora di Ballando con le stelle. Più buonismo, maggiore lentezza e minore agonismo, ma, in effetti, la distanza dal programma di Milly Carlucci è minima.

La puntata, segnata da vistosi tagli nel montaggio (d’altronde la registrazione avvenuta venerdì sera si era chiusa intorno all’una di notte), è apparsa monotona e poco attraente soprattutto – ma non è una novità per Raiuno – nei confronti del pubblico più giovane.

Vittorio Sgarbi a Domenica Cinque: i motivi del flop analizzati su Canale5

 Vittorio Sgarbi torna nei più congeniali panni di opinionista, dopo la fallimentare esperienza come “conduttore” in Ci tocca anche Vittorio Sgarbi – Or vi sbigottirà. Ovviamente, in questo caso, l’argomento di discussione è proprio la sua trasmissione flop di Rai1. Claudio Brachino, nel suo studio di Domenica Cinque, avverte subito che non vuole fare né un processo alla trasmissione, né parlare della causa giudiziaria in corso tra Sgarbi e Il Fatto Quotidiano, argomento con il quale il critico d’arte esordisce, fermato, però, successivamente dal conduttore:

La giornata del 18 maggio ho scoperto di essere il nuovo mafioso e questa insinuazione veniva da un assessore molto noto che si chiama Oliviero Toscani. La giornata del 18 io dovevo andare in onda e scopro che un giornale che si chiama “Il Misfatto” (ndr “Il Fatto) scrive , ma questa cosa è l’opposto della verità. Mi trovo davanti alla richiesta di non andare in onda da qualche parte politica. Poi, il mio agente mi dice di aver ottenuto da parte della Rai di andare in onda il 25 in modo tale da preparare meglio la puntata. Io penso che possa essere una soluzione, salvo, però, non sembrare che io non andassi in onda sotto l’ombra di questa nuova accusa, per altro non giudiziaria, ma di puro pettegolezzo. Per questo motivo, dopo due ore, decido di andare in onda. Voglio dire che non esiste la mafia a Salemi e chi lo dice infanga una grande e nobile impresa. Con il flop del mio programma ho perso una battaglia, ma ho vinto il tempo per occuparmi della Biennale.

Non si fa un processo al programma, ma si cercano di analizzare i motivi del flop. Quello che ne segue, è una serie di considerazioni personali del solito parterre di opinionisti che non portano a nulla di nuovo, dalla scontata demonizzazione dell’Auditel (un nemico ma solo in caso di flop) alla non conduzione, principale peculiarità che ha portato al disastro.

Le amiche del sabato, ovvero banalizzare buone idee

Ha le potenzialità, è intelligente, ma non si applica. E’ quello che si potrebbe dire in riferimento alla penultima puntata di Le amiche del sabato andata in onda oggi pomeriggio su Raiuno.

Intorno alle ore 16 il contenitore, condotto da Lorella Landi, affiancata da Danilo Fiumento, ha dedicato un blocco al talk sul tema della fortuna e del successo. Prima della presentazione degli ospiti (tra cui Silvana Giacobini, Roberto Alessi, Rossano Rubicondi, Gianna Tani), è stato mandato in onda un ottimo servizio nel quale si sono ripercossi, pur superficialmente, gli inizi lavorativi di mostri sacri dello spettacolo italiano. Dall’esordio nello spot televisivo di un gelato di Stefano Accorsi al celebre lato b di Michelle Hunziker, passando per la giovanissima Martina Stella nel film L’ultimo bacio. Sono state inoltre trasmesse le immagini dei Jalisse e di Valeria Rossi, vere meteore della musica italiana.

Italialand, la satira di Maurizio Crozza in un one man show in piena regola

Italialand, lo spettacolo di Maurizio Crozza, in onda su La7 in due serate speciali, ha visto il ritorno del comico genovese, dopo le esperienze televisive di Crozza Italia e Crozza Alive, sempre in onda su La7.

Crozza, protagonista anche dei monologhi satirici introduttivi di Ballarò, in onda su Rai3, ha dimostrato di saper tenere in piedi oltre due ore di show da solo, senza difficoltà. La differenza tra Italialand e Crozza Alive, fondamentalmente, sta nel fatto che lo show di stasera, nato per il teatro, è stato molto più minimalista, senza sketch eccessivamente prolissi (come capitato nel suo precedente programma), con pochi ospiti, poche canzoni e travestimenti ridotti al minimo.

La satira la fa da padrone: satira molto attuale, specie nel monologo introduttivo di oltre 40 minuti, dove l’argomento cardine, oltre ai fatti salienti che hanno caratterizzato la scena politica italiana (uno fra tutti, il Rubygate), è stato il risultato delle ultime elezioni amministrative. Proprio rivolgendosi al pubblico di Milano, la frase che apre il monologo è eloquente:

Come avete fatto a diventare comunisti in così poco tempo?

Maurizio Costanzo sul flop di Sgarbi: “Più bello di Saviano”

Maurizio Costanzo è intervenuto questo pomeriggio in apertura del suo programma quotidiano su Raidue in merito alla soppressione dello show di Vittorio Sgarbi, deciso dalla Rai a causa dei bassi ascolti. L’anchorman ha esordito con queste parole:

Devo confessarvi che io in genere mi annoio guardando la televisione forse perché ne ho vista e fatta tanto. Ieri non mi sono annoiato, anche se è andato malissimo.

Pierluigi Diaco, compagno di avventura del giornalista, ha aggiunto, entusiasta:

Ci Tocca anche Vittorio Sgarbi: ovvero un lampante esempio di uso improprio del mezzo televisivo

Foto: AP/LaPresse

Perché dare un titolo come Ci Tocca anche Vittorio Sgarbi – Or Vi Sbigottirà quando sarebbe stato più pertinente Vittorio Sgarbi Show? Il motivo è semplicissimo: il programma del sindaco di Salemi non è altro che una celebrazione di se stesso, che viene fatta da se stesso, con la sola soddisfazione di se stesso. Surreale l’inizio: lui che entra in studio e il pubblico che lo applaude per interminabili minuti neanche si stesse assistendo al ritorno in video di Mina.

Interessanti come un film di Nicolas Vaporidis gli altri momenti della trasmissione: in un delirio di onnipotenza vengono mostrate anche le liti di Sgarbi in tv (si vede anche la mitica rissa tra lui e Roberto D’Agostino, peccato che poco prima della sberla di quest’ultimo si passa ad un’altra sfuriata). Grottesco il momento della telepromozione: chi è che consiglia al pubblico un buon tè solubile? Lo stesso Sgarbi. Viene da chiedersi con quale coraggio la Ristora possa credere che il pubblico si fiondi al supermercato a comprare i suoi prodotti dopo che si è visto Sgarbi gustarli come se si stesse bevendo un bicchiere di uranio radioattivo.

Ci Tocca anche Vittorio Sgarbi non può essere liquidato come un programma fatto da un egocentrico per egocentrici (ma solo se ti chiami Vittorio Sgarbi), in questo caso si può andare oltre e parlare tranquillamente di uso improprio del mezzo televisivo. Come se non bastasse Sgarbi c’è anche Morgan a dare un contributo in egocentricità. All’ex giudice di X Factor non importa se l’invito arriva dalla sagra della castagna o critico d’arte più odioso della televisione: l’importante è essere ospite!

Striscia la notizia, fuori onda: Formigoni contro Santanchè. Luca Telese definisce la Moratti “stronza”

Striscia la notizia questa sera ha svelato alcuni fuori onda con protagonisti esponenti politici e giornalisti. Infatti, ieri, giorno caldo per il mondo politico in virtù dei risultati delle elezioni amministrative (e provinciali), ed oggi molte sono state le parole spese in televisione a commento della tornata elettorale. E come spesso accade quello che si afferma a telecamere accese, non corrisponde esattamente con quello che si pensa e si dichiara pensando di non essere ripresi.

Daniela Santanchè, ospite al Tg4, subito dopo la conclusione del notiziario diretto e condotto da Emilio Fede, s’è lasciata andare, non credendo di essere registrata, con una previsione molto caustica inerente al risultato elettorale nel comune di Milano e alle sue possibili conseguenze a livello nazionale, che in onda non aveva mai espresso:

Il senso della vita, il vero sconfitto è Paolo Bonolis

E’ tempo di bilanci per Il senso della vita, giunto all’ultima puntata (ospiti Riccardo Scamarcio e Giuliano Sangiorgi), stasera in onda dalle ore 21.10 su Canale 5. Paolo Bonolis, ideatore, autore e conduttore del programma, appare uscirne come il vero sconfitto. L’ex mattatore di due Festival di Sanremo (2005 e 2009) da tempo aveva chiesto a Mediaset la possibilità di trasferire Il senso della vita, dopo tre edizioni, dalla seconda alla prima serata. Tuttavia il test non ha per niente funzionato. Ne è risultato un vero e proprio flop in termini di ascolto (la prima puntata ha totalizzato quello che è stato il risultato migliore – in attesa dell’appuntamento di stasera –  più di 3.700.000 spettatori e il 16.56% di share).

Paolo Bonolis, la sua idea, il suo progetto sono stati clamorosamente bocciati dai telespettatori. Canale 5 – e questo in pochi lo hanno sottolineato – non ha nemmeno tentato (o comunque ha dovuto soccombere all’ostinatezza del presentatore) di soccorrere il programma in palese crisi di ascolti modificandone il giorno di messa in onda (soluzione peraltro abusata dai vertici di Rai e Mediaset). Domenica fu e domenica è stata. Ciò, pertanto, consente di evidenziare due possibili alibi:

Adriano Celentano telefona in diretta a Annozero

Nel corso della puntata di Annozero, condotto da Michele Santoro, dedicata alle elezioni amministrative di Milano, è intervenuto telefonicamente Adriano Celentano. Ecco le dichiarazioni:

Premetto che a me i politici mi stanno simpatici, anche se a volte mi fanno molto arrabbiare. Anche Berlusconi mi sta simpatico, però proprio perché è simpatico è pericoloso, perché poi la gente lo vota e lui ci fa saltare in aria con le centrali nucleari.

Il molleggiato, così è passato ai saluti degli ospiti presenti in studio:

Giuliano Ferrara:”Deluso da Berlusconi. La Moratti doveva scusarsi con Pisapia”. E poi attacca Santoro

Giuliano Ferrara, nel suo quotidiano spazio televisivo su Raiuno, Qui radio Londra, stasera s’è detto “molto deluso” dal comportamento di Letizia Moratti e di Silvio Berlusconi. Il riferimento è all’accusa mossa dall’attuale sindaco di Milano al suo concorrente principale, Giuliano Pisapia. La Moratti, infatti, in diretta televisiva, su Sky tg24 aveva definito il rivale “condannato e amnistiato per furto di un autoveicolo“. Dopo tale attacco, il candidato del Pd s’era rifiutato di stringerle la mano, al termine del duello televisivo. Per Ferrara, dunque, Letizia Moratti avrebbe dovuto scusarsi dopo la sua “gaffe” (“ha detto una cosa falsa”) e male ha fatto Silvio Berlusconi “a sottovalutare la cosa” e a seguire la strada tracciata dalla donna.

Proclamata con chiarezza la propria posizione a riguardo, posizione in netta contraddizione con la nomea di berlusconiano che accompagna il direttore de Il foglio, Ferrara ha poi attaccato il collega Michele Santoro (lo aveva già fatto qualche settimana fa). E non solo:

Saturday Night Live, quando la gnocca non sopperisce alla mancanza di risate

La battuta sul fatto che un programma chiamato Saturday Night Live, vada in onda il mercoledì notte, è talmente scontata che neanche la facciamo. Anche il perchè il vero dramma della versione italiana della trasmissione comica, in onda su Italia1, è un altro.

Le prime edizioni del SNL from Milano, capitanate dai comici Andrea Santonastaso e Davide Paniate, seppur sempre lontane anni luce dalle edizioni oltreoceano del programma, dov’è nato e diventato famoso nel mondo, sono addirittura da rimpiangere se si pensa alla clamorosa involuzione che ha subito questo programma, fino all’attuale edizione.

La risata, infatti, è una vera e propria chimera che si cerca di sopperire grazie alla quantità industriale di gnocca che viene mostrata al pubblico che potrà far anche brillare gli occhi allo spettatore maschio medio particolarmente ingrifato ma che porta alla luce una mancanza di idee e trovate comiche davvero disarmante.

Le Iene e Jovanotti, la nuova frontiera dell’intervista singola

L’intervista doppia, o singola e alcune volte anche tripla e quadrupla, è diventata il vero marchio di fabbrica de Le Iene, la celebre trasmissione di Italia1 condotta da Ilary Blasi e Luca e Paolo, ed è stata regolarmente imitata in tutte le salse dalla pubblicità e anche da altre trasmissioni.

Lo schema perfetto dell’intervista, domande serrate e risposte altrettanto categoriche, però, ha rischiato, col tempo, di diventare un po’ monotono ma nella puntata di stasera, c’è stata un’originale variazione sul tema.

Il protagonista dell’intervista singola di oggi, Jovanotti, infatti, non è stato intervistato dalla iena di turno ma addirittura dal suo pubblico, durante una tappa del suo tour, interrotta ironicamente da Enrico Lucci.

I Love Italy: tanto Furore per nulla

Su Rai Due è tornato Furore. Sì, perché la prima puntata di I Love Italy non è altro che la versione 2.0 del programma canterino condotto da Alessandro Greco tra gli anni ‘90/’00. Sono passati 5 mesi dal numero zero testato da Claudio Lippi (era il 30 dicembre 2010), ma davvero poco è cambiato da allora.

Al posto di Lippi c’è Massimiliano Ossini, il quale si è portato un po’ di lavoro da svolgere a casa. Infatti ti aspetti che prima o poi tiri fuori una caciotta stagionata nel frumento o un salume fatto di mammelle di vacche o qualche altro vino prodotto in chissà quale paesino sperduto del Salento, e quello che ti aspetti non è disatteso. Non si sa per quale ragione una miss si scarrozza un carrello di prodotti tipici per tutto lo studio nel bel mezzo della trasmissione.

Parlavamo di Furore, in I Love Italy non si fa altro che cantare ad ogni costo, in ogni modo, con qualunque pretesto. Per rendere il tutto più “karaokizzato” c’è anche Demo Morselli, ovvero l’uomo che dovrebbe andare in rehab per l’abuso di balsamo per capelli.