Ci sarebbero mille modi differenti per parlare dell’ultima opera autoriale di Gus Van Sant, Paranoid Park, e tutti quanti corretti. Io provo per voi a sceglierne uno che vi possa avvicinare al regista, al suo film e farvelo apprezzare.
Con Gus Van Sant alla regia non ci si può quasi mai aspettare un film, ma piuttosto l’analisi di una piccola frazione di vita del protagonista.
Alex, il protagonista, è uno skater sedicenne di Portland, che un giorno si reca da solo a Paranoid Park, uno skaterpark non autorizzato, dopo esserci stato con il suo migliore amico pochi giorni prima. In questo luogo non luogo dove nessuno è pronto ad andare, ci scappa il morto. Alex si sente colpevole della disgrazia e non riesce ad esorcizzare l’accaduto. La polizia indaga.