Sono passati “solo” quattordici anni dall’esordio del personaggio di Borat interpretato da Sacha Baron Cohen. Un irriverente film stracolmo di gag politicamente scorrette e spesso ai limiti della decenza. Questo però non è stato un problema, anzi ne hanno decretato il successo. Chi non ha mai visto la foto cult di Borat con il costumino verde? Bene ad oggi è stato sostituito dalle mascherine.
“Indossa la maschera. Salva vite.” questa la frase che capeggia sulla locandina scelta per pubblicizzare l’uscita del trailer. Chiaramente Borat è un personaggio anticonvenzionale ed è subito mascherina sul pube. Se siete facilmente scandalizzabili allora dovreste lasciar perdere questo articolo.
Il trailer
Quattordici anni fa Borat ha portato vergogna al Kazakistan, suo paese di origine. Nel 2020 viene rispedito negli Stati Uniti per una missione segreta, ma stavolta non sarà da solo. Infatti nel trailer viene menzionata una certa figlia partecipe di gag che vanno oltre l’esilarante, come quella di andare da un pastore per parlare di aborto avvenuto dopo un rapporto incestuoso, od almeno così fanno credere al malcapitato pastore. Trattasi invece di un pasticcino con un biscotto a forma di bambino di cui resta impigliato alla gola della ragazza probabilmente. Oppure il pericolosissimo sketch dove viene legata sul portabagagli dell’auto e viene fermato, giustamente, da una pattuglia per intimarlo a togliere il passeggero da li. Comunque la sua missione sembrerebbe far sposare la figlia con una persona importante vicino alla Casa Bianca.
Poi arriva la parte in cui scopre l’esistenza del coronavirus che tenta di abbattere con una padella ed una lente di ingrandimento. Chi sono più pericolosi: i democratici od il coronavirus? Fatecelo sapere. Non poteva mancare Donald Trump ovviamente. Viene mostrata una scena dove travestito dal Presidente si intrufola in un comizio dove cerca di vendere sua figlia al candidato. La gag finale poi è tutta un controsenso, coglierlo sta voi, ed in caso l’aveste colto beh…