Recensione: Next

Cris Johnson (un bravissimo e imparruccato Nicolas Cage), alias Frank Cadillac, è un mago quarantenne di Las Vegas, che per arrotondare ruba macchine (che porta a Irv, interpretato da Peter Falk, anche in questo film maniaco di sigarette come il Tenente Colombo) e gioca al casinò vincendo sempre piccole quantità di denaro, che gli bastano per vivere bene senza dare troppo nell’occhio.
Cris è speciale, perché sin da piccolo ha un dono: riesce a vedere nel suo futuro prossimo (al massimo per due minuti), sapendo così, in anticipo, come comportarsi. Non solo: quando dorme sogna sempre una ragazza che non conosce, Liz Cooper (Jessica Biel) con cui si sente incredibilmente legato.
Un giorno, finalmente riesce a trovarla e a conquistarla, ma la sua felicità è interrotta dall’arrivo dell’agente governativo Callie Ferris (Julianne Moore), che lo sta ricercando per poter contrastare un gruppo di terroristi, che hanno in mente di far saltare una bomba nucleare a Los Angeles.

Recensione: 10000 A.C. – probabilmente su un altro pianeta!

Roland Emmerich, dopo i successi di The day after Tomorrow e Il patriota, questa volta ha proprio fatto fiasco: 10000 A.C., è un film senza senso, che infrange tutte le regole storiche, racconta una vicenda che non ha nulla di speciale, tranne gli effetti, usati come sostegno ad una sceneggiatura zoppicante, e che delude tutte le aspettative, con il suo fare lento e citazionista.
D’Leh (Steven Strait) sin da piccolo ha trovato l’anima gemella in Evolet (Camilla Belle), a cui giura amore eterno e di non lasciarla mai andare via senza di lui, cosa che il più delle volte gli riesce difficile. Infatti un giorno, dopo aver ammazzato un mammut e aver avuto in mano proprio la bella ragazza, la perde a causa di un gruppo di guerrieri a cavallo, che la rapiscono insieme a metà del villaggio.
D’Leh, pur di rispettare il giuramento fattole, camminerà in mezzo a tempeste di neve e a deserti di sabbia, lotterà con tigri dai denti a sciabola e uccelli preistorici e convincerà, solo con il suo passare, altre popolazioni ad unirsi alla sua battaglia, per sconfiggere gli invasori. Alla fine si troverà di fronte ad un Dio in terra e dovrà dar prova a tutti di essere l’eletto (ci metterà meno di un minuto), colui che può liberare i popoli.

Recensione: Bastardi – Poteva essere peggio

Bastano pochi particolari per trasformare una buona pellicola in una alquanto scadente. E’ il caso di Bastardi, il primo film diretto dal regista esordiente Andrés Arce Maldonado (che vista la sua inesperienza è stato affiancato subito dal direttore della fotografia), che inizialmente pare un bel film, un Ocean’s Eleven di casa nostra, ma che ci mette poco (a causa di alcune scene e storie inutili) a peggiorare.
Bastardi nasce come celebrazione del poliziottesco all’italiana anni settanta e finisce per essere un film dall’idea buona, il cast decente, ma la realizzazione scarsa.
In Sicilia, due famiglie rivali, Iuvara e Patene, hanno un motivo in più per odiarsi: in una gara moticlistica on the road , per conquistare il cuore di Lenka (Eva Henger), Luca Iuvara(Massimiliano Caroletti) butta fuori strada Alessandro Patene(Diego Conte), che muore. Il padre, Sante Patene(Don Johnson) , per non vendicarsi, chiede a Don Alfonso(Enrico Montesano) di fissare un incontro con i suoi acerrimi rivali per poter proporre a Rene Iuvara (Franco Nero) e a sua moglie Carmen(Barbara Bouchet) di rubare la corona di Re Manfredi in cambio della vita del figlio. L’unico che può aiutare la famiglia nel furto del secolo è Il Gatto(Giancarlo Giannini) un abilissimo e imprendibile ladro, fratello di Rene.

007: il Ciak in Italia

Per tutti i fans dell’agente segreto più famoso al mondo (è un controsenso ma è così) giunge la conferma di una splendida notizia: 007 si girerà in Italia dal 14 al 24 aprile.
Quantum of solace, il ventiduesimo film che ha come protagonista James Bond (ormai interpretato da Daniel Craig), trasferirà il suo set per dieci giorni sulle rive del Garda a Gargnano (BS).
Per tutti i miei compaesani e non solo (alcune scene si gireranno nella parte veneta e trentina del lago), ci sarà quindi la possibilità di vedere dal vivo le riprese del film che uscirà, presumibilmente, se tutto andrà bene, il 14 Novembre 2008 in Italia.

Weekend al cinema: tante uscite fra cui Rec, Persepolis e Jumper!

Ben 10 film in uscita questa settimana, nella weekend a cavallo tra il febbraio e marzo, con quattro pellicole italiane e film per tutti i gusti. Da segnalare in particolare il film d’animazione candidato all’oscar Persepolis, l’horror sulla falsariga tecnica di Cloverfield, Rec, il fantascientifico Jumper e il particolarissimo thriller Prospettive di un delitto. Fra gli italiani da citare Il mattino ha l’oro in bocca con Laura Chiatti e Martina Stella. Da segnalare infine, cosa più unica che rara, l’uscita in contemporanea di due documentari.

Vediamo insieme nel dettaglio tutti i nuovi film di questa settimana:

Jumper: David Rice ha la capacità di teletrasportarsi da una parte all’altra del mondo. Un giorno scopre di non essere l’unico Jumper (da qui il titolo del film) e che un’organizzazione segreta vuole eliminarli tutti. Diretto da Doug Liman (Mr. e Mrs. Smith, Bourne Identity), il film drammatico/fantascientifico annovera nel suo cast Hayden Christensen (Il giardino delle vergini suicide, Star Wars) , Samuel L. Jackson (1408, Pulp Fiction), Diane Lane (La tempesta perfetta, Hollywoodland), Jamie Bell (Billy Elliot, King Kong), Rachel Bilson (The Last Kiss, O.C. serie televisiva).

Marzo 2008 al cinema: tanti titoli, ma pochi interessanti. Verdone pensaci tu!

Il mese di Marzo, non regala titoli di primo piano, forse per dar spazio ancora al cinema ai film vincitori degli oscar usciti nelle ultime due settimane di febbraio. Risulta, quindi, abbastanza difficile potervi suggerire dei titoli da guardare. Per gli amanti del cinema italiano, bisogna sperare che Grande, grosso e Verdone, il nuovo film diretto da Carlo Verdone, non tradisca le attese (come è capitato con Il ritorno del monnezza e l’allenatore nel pallone 2, solo per fare dei nomi). Attenzione anche a Colpo d’occhio, il thriller diretto e interpretato da Sergio Rubini, al ritorno di Vaporidis con Questa notte è ancora nostra e al nuovo film di Paolo Virzì, Tutta la vita davanti, con Sabrina Ferilli.

Fra i film stranieri credo sia giusto citare il thriller Onora il padre e la madre di Sidney Lumet, che oltre ad avere un ottimo regista, sembra avere una storia interessante e un cast di primordine, I padroni della notte con Joaquin Phoenix e al debutto cinematografico di Norah Jones nel film Un bacio romantico, con, tra gli altri, Jude Law e Natalie Portman.

Vediamo insieme tutti i titoli in uscita a Marzo. Tra parentesi genere, regista e attori:

Il blob dei blog: Europa + Coen = Oscar

La consueta rubrica settimanale Blob dei Blog quest’anno vola per voi nel fatato mondo di Hollywood per raccontarvi quanto è accaduto stanotte alla notte degli Oscar, quando, mentre voi beatamente dormivate (me lo auguro per voi), io mi seguivo la cerimonia, scoprendomi veggente e gustandomi la vittoria europea (tutti gli attori premiati) sul cinema americano.

A bocce ferme è chiaro che a festeggiare veramente sono in tre: i fratelli Coen, dominatori assoluti della manifestazione (4 premi, di cui tre, tra i più importanti), The Bourne Ultimatum, vincitore di ben tre statuette e l’Italia che si porta a casa due premi, Miglior Colonna Sonora (Marianelli) e Miglior Scenografia(i coniugi Ferretti – Lo Schiavo), alla faccia di chi si dimentica del cinema italiano e dei suoi grandi maestri.

Tra gli sconfitti più eccellenti citerei, e lo faccio senza problemi, Johnny Depp, Cate Blanchett, Espiazione e Michael Clayton (per entrambi un solo riconoscimento) e soprattutto Lo scafandro e la farfalla, che rimane a bocca asciutta (come previsto) rimanendo quattro volte nominato e quattro volte deluso.

Recensione: John Rambo – Contro la guerra in Birmania. Stop.

Continua la saga dell’eroico soldato americano, Rambo (Sylvester Stallone), questa volta alle prese con una missione umanitaria e un conflitto interiore, che rendono, la sua vita da eremo, un tormento, le sue tranquille giornate, una lotta alla sopravvivenza.
Ritorna a due anni di distanza da Rocky Balboa, come regista e attore Sylvester Stallone, in un film che promette di mascherare la violenza con la scusa della giusta causa. Il messaggio che passa è: il fine giustifica i mezzi. Non basta il fine a giustificare lo spreco di pellicola perpetrato dal regista. Il film, privo di contenuti, lo definirei paragonandolo ai muscoli del protagonista: pompato, ma vuoto.
Prologo: John, mascherato da figlio dei fiori vive in Thailandia vicino al confine con la Birmania. La sua è una vita umile e modesta, fatta tutta di casa e lavoro (il barcaiolo). Le cose cambiano quando, un gruppo di missionari vuole andare in Birmania a portare la parola di Nostro Signore e con questa, far cadere il governo birmano, colpevole di vessare la popolazione dei Karen da ormai sessanta anni.

Weekend al cinema: John Rambo sfida i fratelli Cohen e Tim Burton

Quattro film stranieri, tutti con la loro importanza, escono questa settimana al cinema e promettono di regalarvi grandi emozioni.

Se la settimana scorsa il weekend cinematografico ha raccontato drammi di ogni tipo, dalla travagliata vita de Il petroliere, al tremendo destino dei protagonisti di Away from her e Lo scafandro e la farfalla, quello di questa settimana ci propone una storia cruda, John Rambo, una fantastica e musicale, Sweeney Todd e una dai sapori Noir, Non è un paese per vecchi. A onor delle cronache è giusto ricordare anche la commedia Un uomo qualunque, che in tempi differenti avrebbe meritato maggiore attenzione.

Prima di andare insieme a conoscere meglio le quattro pellicole, voglio ricordarvi che questo weekend è anche quello degli Oscar, argomento che tratteremo sia alla vigilia, Domenica, che Lunedì, a giochi fatti e come leggerete in seguito, due dei film di cui vi parlerò sono pluricandidati alle ambitissime statuette.

Recensione: Cloverfield – Un mostro distrugge New York

Prima scena: U.S. Department of defense – DoD84621469-008. Il timer conta i centesimi di secondo. Schermata nera. Appare per un attimo sulla destra un simbolo molto simile a quello della Dharma di Lost. Il timer continua ad andare. Un immagine flash dell’aquila americana. Seconda scena: Document #USGX-8810-B467 Digital Sd Card – Multiple sightings of case designate “Cloverfield”. Il timer scorre. Terza scena: Camera retrieved at incident site “US-447” Area formerly known as “Central Park”.
Così inizia Cloverfield, l’attesissimo film creato da J.J. Abrams e diretto da Matt Reeves, che angoscia lo spettatore quasi per tutto il film, (escluso l’inizio che prepara il colpo di scena) e nei 73 minuti di film cita più volte Lost, Blair Witch Project e nella distruzione della Statua della Libertà, 1997: fuga da New York e la storica scena de Il Pianeta delle scimmie del 1968.
Robert (Michael Stahl-David) sta per andarsene via da New York per trasferirsi in Giappone (e questo lo sappiamo anche dalle parti della cassetta non sovrascritte dai tragici fatti di quella notte). Suo fratello Jason (Mike Vogel) e i suoi amici Hud (T.J.Miller), colui che filmerà gran parte degli avvenimenti, Lily (Jessica Lucas), Beth (Odette Yustman) e Marlena (Lizzy Caplan) gli preparano una festa d’addio. Durante la festa New York inizia a crollare e la testa della statua della libertà vola mozzata lungo la strada. Si scatena il delirio. New York è sotto attacco: una creatura e i suoi cuccioli sono inarrestabili. Una della compagnia rimane intrappolata. I suoi compagni decidono di tornare a prenderla.

Weekend al cinema: La misteriosa creatura di Cloverfield Vs Woody Allen

Il primo weekend del mese di Febbraio offre cinque film. Nelle sale si lascia dunque ancora spazio alle pellicole uscite settimana scorsa. Fra i cinque titoli di questa settimana sicuramente quelli di più richiamo sono il nuovo film di Woody Allen, Sogni e Delitti e l’inquietante e misterioso Cloverfield prodotto da J.J.Abrams. Le altre tre pellicole sono: il documentario italiano Parole Sante, il film drammatico di guerra, Il Falsario e la commedia un po’ romantica un bel po’ drammatica P.S. I love you.

Cloverfield è un film che mescola il Thriller, la fantascienza e l’azione. Come vi ho appena anticipato, il creatore è lo stesso della fortunatissima serie televisiva Lost: J.J.Abrams, mentre il regista alla sua seconda pellicola dopo Tre Amici, un matrimonio e un funerale è il suo amico e collega Matt Reeves (insieme anno creato e prodotto la serie televisiva Felicity. Gran parte del budget è stato utilizzato per gli effetti speciali, piuttosto che per il cast, non di prim’ordine (Lizzy Caplan, Mike Vogel). Infine vi ricordo che la storia è girata in gran parte con una videocamera digitale quindi aspettatevi una ripresa molto mossa. La trama? New York, un gruppo d’amici riuniti per una festa che vedono la propria città devastata da qualcosa.

Sogni e delitti è il nuovo film di Woody Allen, ambientato a Londra che vede i due grandi attori protagonisti, Ewan McGregor (Trainspotting, Moulin Rouge) e Colin Farrell (Minority report, Miami Vice), vestire i panni di due giovani fratelli, che per risolvere i loro problemi economici, accetteranno di uccidere un uomo, vivendo in maniera differente l’attesa e il senso di colpa. Riuscirà il film del settantaduenne regista, Newyorkese, con alle spalle più di 40 film e vincitore di 3 Oscar e di altri 77 premi, a conquistare il pubblico italiano?

Recensione: Io sono leggenda

Serata di cinema molto attesa quella di ieri: 20 minuti di fila per accaparrarmi un biglietto, sgomitando con chi come me voleva verificare personalmente la grandezza di un film tanto pubblicizzato.

Sala piena come nella migliore tradizione del venerdì sera, buio, silenzio, titoli di testa: “Io sono leggenda”. Anno 2009 e già mi girano le scatole per la scelta della data. Mi sia consentita un’opinione personalissima: o si punta sull’anno in corso oppure si sposta il tutto di almeno una decina di anni!

E va bene, speriamo che la trama mi faccia dimenticare questo particolare irritante ed insolito. La dottoressa Krippler ha scoperto una cura contro il cancro che lascia scarso margine di errore, dando la sicurezza quasi totale sulla sua efficacia. Tre anni dopo sulla Terra non c’è più traccia umana: uno sterile deserto in cui l’unico sopravvissuto è il virologo militare Robert Neville, immune all’effetto del virus distruttivo, che cerca di trovare una cura per rimettere le cose a posto.

Recensione: Rush Hour 3 – Un film da non prendere sul serio

 

Rush Hour 3 è un film da non prendere sul serio che non si prende sul serio. E’ già un gran pregio.

Se poi guardiamo gli attori principali in faccia, Jackie Chan (Terremoto nel Bronx, lo smoking) e Chris Tucker (Jakie Brown), e i loro balletti improvvisati, non possiamo non apprezzare il film per quello che è: un film d’azione divertente.

La storia: il detective Carter (Tucker) e l’ispettore cinese Lee (Chan), devono risolvere un complotto di livello mondiale, che ha il suo inizio a Los Angeles e la sua conclusione a Parigi. In mezzo, una pericolosissima famiglia cinese delle Triadi, un po’ di scontri a fuoco, qualche combattimento di arti marziali, qualche gag simpatica e una storia che scorre piacevolmente per tutti i novanta minuti.

Recensione: Hitman l’assassino

 

 

Hollywood torna a pescare nel vastissimo mondo dei videogiochi e dopo Final Fantasy, Doom, Silent Hill, Resident Evil e Tomb Rider, solo per citarne alcuni, è uscito nei cinema italiani il film diretto da Xavier Gens, Hitman – L’assassino.

Il film narra, in breve, di un agente pelato e con il codice a barre tatuato sul cranio, l’agente 47, che per tutta la storia, che dura tre mesi e che viene riassunta più o meno in 90 minuti, deve fuggire dai suoi colleghi e dal governo russo dopo essere stato incastrato alla fine di una delle sue missioni da killer. Come se non bastassero i nemici, c’è pure l’Interpool che lo cerca.

Il regista, Xavier Gens, alla sua prima vera opera importante, almeno a livello commerciale, non ha avuto grandi problemi a trasporre la saga del videogiochi di Hitman in pellicola cinematografica, affidandosi alle ambientazioni e alla colonna sonora del gioco (l’Ave Maria di Schubert), alla facile caratterizzazione dei personaggi e al genere d’azione preponderante in tutta la durata del film.