Loose Women: il salotto delle donne emancipate

 Immaginate un allegro consesso, dove otto amiche non più giovanissime discutono degli argomenti più disparati con toni spesso al limite della buona creanza, ed eccovi servito Loose Women, tra i talk show più seguiti della tv britannica in onda su ITV1 dal lunedì al venerdì tra le 12.30 e le 13.30. Pensate che lo show è talmente apprezzato che dal 2007 va in onda tutto l’anno, con una breve pausa solo a Natale.

Nato il primo settembre del 1999, Loose Women, che potremmo tradurre in Donne Emancipate, conta ormai 13 stagioni sulle spalle e un successo sempre crescente. In onda in un primo momento da Londra, il programma venne trasferito per un breve periodo a Manchester per poi tornare nella location originaria nel 2004.

Loose Women ha come protagoniste un gruppo di donne provenienti da varie professioni dello spettacolo e del giornalismo, coordinate da due presentatrici che per le prime dieci edizioni sono state Kaye Adamas e Nadia Sawalsha, poi sostituite dalle attuali Jackie Brambles e Andrea McLean.

Terremoto in Abruzzo, cambiano i palinsesti televisivi

A causa della tragedia che ha colpito l’Abruzzo, la Rai, Mediaset e Sky hanno deciso di sospendere le loro principali trasmissioni per dare spazio alle informazioni. Per questo motivo ieri non sono andati in onda il Grande Fratello che è stato rinviato a giovedì 9 aprile e Bakhita, che verrà recuperato questa sera.

Questa sera non dovrebbe andare in onda la semifinale di X Factor, che dovrebbe slittare al 14 aprile, mentre è stata confermata Squadra Antimafia.

Videobergamo: 30 anni di sport e informazione

 Questa settimana per il consueto appuntamento con le tv locali, ci occupiamo di Videobergamo una delle prime emittenti della provincia bergamasca, da notare che esistono dati discordanti circa i primi anni di vita della tv, noi ci siamo attenuti a quella che sembra la versione più attendibile.

Nata il 1 ottobre 1976 da una costola di Radio Bergamo, con il nome di Trb (Teleradio Bergamo, Videobergamo) modificato in Videobergamo Tnt, nel 1978 sotto la direzione di Vittorio Feltri, prende il via Videosera il telegiornale locale, oltre a tutta una serie di trasmissioni che permetteranno all’emittente di guadagnarsi i favori del pubblico, tra queste le telecronache degli incontri di calcio dell’Atalanta, la rubrica Motocross condotta da Titta Basimenti e Attualità programma presentato da Mario Zaffanella.

Nel 1980 Videobergamo diviene Videodelta, poi Rete4 emittente di punta del circuito Mondadori, acquistato negli anni successivi dalla Fininvest, la sede viene spostata a Segrate, in seguito cè chi dice nel 1986, altri nel 1996 grazie all’opera dell’imprenditore Luca Caglioni, Videobergamo riassume il nome originario coprendo con il proprio segnale buona parte delle provincie lombarde a cui va aggiunto ai giorni nostri il digitale terrestre e il canale satellitare 931 su Sky.

Rai, palinsesti Giugno 2009, arriva la Confederation Cup su Raiuno, torna Terapia D’urgenza su Raidue

La Sipra ha comunicato i palinsesti RAI relativi al periodo che va dal 31 maggio al 4 luglio: se Raidue e Raitre si difendono piuttosto egregiamente (non aspettatevi novità eclatanti!), la rete che delude è proprio Raiuno, che si salva soltanto grazie al calcio. Guardiamo insieme la programmazione.

Raiuno, che durante il giorno propone fiction in replica a volontà (La signora in Giallo, Un medico in famiglia, Il maresciallo Rocca e Rex) oltre ai prodotti tedeschi (Un ciclone in convento e Julia), la sera fa peggio: dopo il tg va in onda il classico agglomerato di sketch datati nel raccoglitore Supervarietà, poi trasmette, quando va bene il calcio, con la Confederations Cup e gli Europei Under 21 (anche Italia – Nuova Zelanda il 7 giugno), quando va male, a parte il sempre interessante Superquark, tanto cinema (non che sia contrario al cinema in chiaro, ma proporlo per tutta la settimana è umiliante per la settima arte). La seconda serata di Raiuno propone il lunedì Heritage, il martedì Porta a porta estate e il mercoledì Passaggio a Nord Ovest.

ITV: la più importante tv commerciale britannica

 Balzato di recente agli onori delle cronache per il format The Colour of Money di prossima programmazione su Italia 1, il canale pubblico ITV (Independent Television), è il secondo più importante in Gran Bretagna dopo la BBC. Lanciato il 22 settembre del 1955 dalla fusione di più reti locali a differenza della blasonata sorella, trasmette spot commerciali ed è meglio conosciuto come Channel 3 (ITV1) sulla tv analogica.

L’emittente possiede altri 5 canali sul digitale terrestre e sul satellite ITV2, ITV3, ITV4, e CITV Channel. A differenza di quasi tutti gli altri canali tv del Regno Unito, ITV non è proprietà di una singola azienda ma diffonde il suo segnale sulle diverse aree geografiche attraverso delle strutture locali. In Scozia ad esempio i programmi vengono trasmessi dalla STV mentre in Irlanda dalla UTV.

Di recente ITV è stato al centro dell’attenzione nel mercato televisivo britannico a seguito del tentativo di scalata da parte della NTL, emittente via cavo del magnate Richard Branson, che ha offerto 4,7 miliardi di sterline (8,9 miliardi di dollari) ritenuta però troppo bassa.

Sky Uno, da domani il nuovo canale di Sky. Tutta la programmazione

Da domani Sky Vivo, il canale 109 di Sky, cambia nome e diventa Sky Uno: la rete, che diventa la più generalista del satellite, proporrà un palinsesto rinnovato, che verrà proposto nell’arco della giornata del primo aprile, intermezzati dalle famose barre colorate doppiate da Giorgio Panariello.

Ormai anche i muri sanno che il giorno dopo alle 21.15 partirà il Fiorello Show, in onda giovedì, venerdì e sabato alle 21.15 e la domenica alle 22.35 con il meglio, ma pochi conoscono la nuova programmazione.

Sky Uno durante il giorno proporrà reality (Scelgo te, Project Runway, Don’t Forget the lyrics), strisce quotidiane di Vuoi ballare con me e Grande Fratello, serie tv italiane (Tequila e Bonetti) e serie straniere (Providence e Cuore d’Africa).

Telereporter, l’informazione innanzi tutto

 Disponibile sul canale 818 del bouquet di Sky, Telereporter altra storica emittente italiana, nasce ufficialmente nel 1977 a Rho in provincia di Milano da una costola di Radio Reporter, la programmazione di film, telefilm, condita con una buona dose d’informazione e programmi sportivi di successo la rendono in poco tempo una delle tv più apprezzate del nord Italia.

Il primato nell’informazione locale le viene conferito dalla messa in onda di Teleradioreporter news, telegiornale antesignano del genere e subito apprezzato da pubblico, condotto da Emilio Bianchi, Giuliana Pedroli, Giovanni Piazza e Giorgio Cozzi. Lo stesso Bianchi, già speaker della radio, diventa il personaggio più rappresentativo dell’emittente, alla guida di programmi d’intrattenimento come il gioco a premi Sette e Mezzo e sportivi come Domenica Dilettanti che ospita anche Giovanni Trapattoni.

Un altro nome illustre del calcio italiano Walter Zenga l’allora portiere dell’Inter, collabora assiduamente con la radio e la tv, contribuendone all’ulteriore successo. Non meno popolare la programmazione notturna di Telereporter, dedicata a film piccanti, bruscamente interrotta da una serie di denunce. In quel periodo l’emittente contribuisce al lancio di personaggi poi divenuti celebri come Antonella Clerici, Giobbe Covatta, Cristina Parodi, Enzo Iacchetti.

Channel 4, scandali e sex show in nome dell’audience

 Il 2 novembre 1982, l’annunciatore Paul Coia inaugura le trasmissioni del quarto canale più importante in Gran Bretagna, dopo i tre della BBC e la ITV, non a caso denominato Channel 4, il primo programma trasmesso è il gameshow Countdown tutt’ora in onda.

Nato come alternativa ai canali esistenti Channel 4 si distingue col tempo per la sua programmazione smaliziata, volta a coinvolgere il maggior numero di telespettatori, in più di un’occasione motivo di scandalo per la stampa e l’opinione pubblica britannica.

L’emittente, controllata in un primo momento dalla IBA (Independent Broadcasting Authority) poi dalla Channel Four Television Corporation, ente pubblico istituito nel 1990 ed entrato in esercizio nel 1993, è di fatto pubblica ma completamente finanziata dagli spot commerciali. In onda sia sul satellite che in analogico Channel 4, ha dato vita a una serie di nuove emittenti digitali: Film 4, At the Races, E4, More4, 4Music,4oD .

Buon mattino con Regis e Kelly

 Prendete un aitante vecchietto e una biondina tutto pepe, metteteli a condurre insieme un programma mattutino, il connubio apparentemente insolito rappresenta da otto anni la formula vincente di uno dei morning show più seguiti d’America: Live with Regis and Kelly.

Lui è Regis Francis Xavier Philbin, classe 1931, in televisione dal 1950, detentore dell’invidiabile record di maggior numero di ore trascorse davanti alle telecamere (più di 16.000 a oggi), presentatore di trasmissioni di successo come Chi vuol essere Milionario e America’s got Talent, di recente ha rinnovato il contratto fino al 2011 che gli permette di guadagnare 21 milioni di dollari, è reduce dall’ennesima operazione, la quinta, per l’impianto di un bypass cardiaco. La sua affascinante partner nel programma è Kelly Ripa famosa al pubblico italiano per la sua interpretazione di Faith Fairfield nel telefilm della ABC Hope& Faith.

Primantenna: la televisione del Piemonte

 Emittente storica del panorama televisivo italiano, tra le tante finora esaminate, è la piemontese Primantenna, nata nel 1975 con il nome di STP, Studio Televisivo Padano, poi divenuto nel 1980 quello attuale. Col passare degli anni il progetto si espande fino ad assumere un carattere interregionale nel 1994, quando Primantenna comincia a diffondere il proprio segnale non solo in Piemonte, ma anche in Liguria e Valle d’Aosta, dando vita a un vero e proprio Circuito Televisivo, dotato di redazioni locali, dove l’informazione diventa il principale punto di riferimento, viene dato risalto oltre che alla cronaca, anche a manifestazioni sportive e culturali come il Palio di Asti, competizione equestre tra le più antiche, il Carnevale di Ivrea con la sua originale battaglia di arance, il Palio degli Asini di Alba e il concerto classico di Ferragosto, a 2500 metri di quota sulle Alpi.

In seguito il Circuito Televisivo è stato ridimensionato al solo Piemonte e Liguria. La sede dell’emittente è a Rivoli a pochi chilometri da Torino, ma ne esiste un’altra a Cuneo. Oggi l’attività del Gruppo Primantenna spazia dall’informazione alle produzioni televisive, dalle videoconferenze all’attività congressuale, la responsabile della redazione giornalistica è Patrizia Sandri, il responsabile del palinsesto Maurizio Gallo.

Canale 5, Anna e i cinque per il dopo Amici, Mai dire GF trasloca

Per Canale 5 la stagione televisiva finisce quando finisce Amici: da domenica prossima la rete ammiraglia Mediaset, orfana del talent show di Maria De Filippi, manderà in onda le repliche di Anna e i cinque.

Non ho nulla da ridire sulla qualità della serie, ma sulla decisione dello sperimentatore Massimo Donelli si: come è possibile che a marzo, mentre tutti i programmi della concorrenza continuano il loro corso, sulla principale rete privata debbano andare in onda cose già viste? Non si poteva prolungare Questa domenica o lanciare qualche programma nuovo, giovane, pensato per i ragazzi?

ESPN: ogni giorno una valanga di sport

 Se dovessimo indicare ad un ipotetico interlocutore il canale sportivo per antonomasia, sarebbe sicuramente ESPN, di recente comparso anche sul bouquet di Sky al canale 213 al posto di NASN (North American Sports Network) equivalente britannico del canale americano, ora divenuto ESPN America, dopo che l’emittente a stelle e strisce nel 2007 aveva acquistato quella inglese. La programmazione di ESPN America varia in ogni Paese dove trasmette, in base ai diritti televisivi.

ESPN ovvero Entertainment and Sports Programming Network, trasmette 24 ore di sport al giorno, il canale viene lanciato il 7 settembre del 1979 dai fratelli Rasmussen (Scott e Bill). La sede centrale è a Bristol nel Connecticut, con altri studi a Los Angeles, New York e San Francisco, il presidente è George Bodenheimer, che ricopriva il medesimo ruolo in ABC Sports poi divenuto ESPN on ABC, particolare curioso l’editore del canale è la Walt Disney Company. Sulla scia del motto The Worldwide Leader in Sports, ESPN è seguito negli Stati Uniti da oltre 100 milioni di persone mentre ESPN International o America in taluni casi, nato nel 2003 trasmette in circa 150 Paesi in tutto il mondo.

Benvenuti sul lettino del dr Phil!

 Qualcuno conosce Phillip Calvin McGraw? Riportando il suo nome per intero è abbastanza probabile che la risposta di chi legge sia negativa, come è altrettanto certo che presentandolo come Dr Phil, qui in Italia almeno, sortiremmo lo stesso effetto. Eppure questo simpatico signore di 59 anni, conduce uno dei talk show più seguiti d’America.

Gli amanti del Late Show with David Letterman, trasmesso in Italia da RaiSat Extra canale 121 di Sky, avranno senz’altro notato il nostro nelle vesti di ospite, spesso convocato dall’amico David per parlare dei suoi numerosi libri divenuti best sellers o di qualche particolare personaggio, “esaminato” di recente, Phil è infatti un insigne psicologo, il suo programma è divenuto famoso proprio grazie al particolare “taglio” adottato nelle interviste, logica conseguenza del retaggio professionale di McGraw.

Dr Phil inizia la personale scalata al successo alla fine degli anni ‘90, grazie alle apparizioni in quello che è in assoluto il programma tv con maggior audience oltre che più longevo negli Stati Uniti: l’Oprah Winfrey Show, l’ampia risonanza della trasmissione unita alla personale simpatia e ironia, gli consentono dal 16 settembre 2002 di far partire un programma tutto suo, giunto quest’anno alla settima stagione. Dr Phil, della durata di un’ora, va in onda ogni sera dal lunedì al venerdì trasmesso da una syndication di emittenti televisive, il programma prevede la presenza di pubblico in sala ed eventuali interventi sul tema del giorno.

In tempo di crisi Mediaset aumenta il fatturato

Crisi si, ma no nper tutti. A rivelarcelo Nielsen Media, che ha posto uno sguardo attento sul mercato pubblicitario, ponendo una certa attenzione sui dati Rai e Mediaset, neanche a dirlo. Sapete cosa ne è venuto fuori?

Publitalia rappresenta per se stessa e per la famiglia che la gestisce un robusto salvagente a cui appigliarsi nel mare della crisi, mentre ad accusare il colpo in maniera più consistente è la Sipra, concessionaria delle reti Rai.

Non solo, l’analisi effettuata parrebbe indicare una certa tendenza all’inasprirsi della situazione Rai. I grossi investitori, e coloro che con la pubblicità non ci fanno giochetti, ma ci fanno i miliardi, puntano tutto, o quasi, su Mediaset.