A metà degli anni ’70 a seguito della sentenza 202 della Corte Costituzionale che autorizza le trasmissioni via etere in ambito locale, prende il via in Italia il fenomeno delle radio e tv private. Fra le prime emittenti ad “accendere” il proprio segnale nel dicembre del 1976 c’è Telecolor poi divenuta Telecolore. La tv di Salerno nasce da un’idea di un gruppo di appassionati, appoggiati dall’imprenditore Saverio Benvenuto. In un periodo contraddistinto dall’incertezza sul sistema di trasmissione a colori che riguarda anche la tv di Stato, la neonata emittente mostra d’avere le idee chiare utilizzando il tedesco Pal, che diverrà poi quello ufficiale per tutti i canali televisivi italiani.
Telecolor Salerno propone fin dall’inizio un palinsesto ricco e variegato dove lo sport e l’informazione la fanno da padrone. La direzione viene affidata Rino Mele, mentre tra i collaboratori vi sono Silvio Noto, Tony Servillo e il giovane Michele Santoro, dalla concorrente Tele Salerno 1 arriva il giornalista Aldo Primicerio. Nei primi anni ’80 Giuseppe De Simone, rileva l’emittente potenziandone il segnale, alle autoproduzioni vengono affiancati i programmi di diversi circuiti nazionali mentre alla direzione subentra Raffaele Budetti. Il tragico sisma che colpisce l’Irpinia oltre alle visite di Papa Giovanni Paolo II, vengono costantemente documentati da Telecolore che si distingue per la qualità dell’informazione.