Il popolo dei fiori, ex abitanti della Terra, che hanno abbandonato il nostro pianeta, per trasferirsi sulla stella Francoise, a causa dei disastri ecologici, che gli uomini hanno compiuto nel corso dei secoli, sono senza un regnante.
Il successore sarà colui che, riuscirà a riportare il mitico Fiore dei sette colori di fronte al popolo: per questo motivo, il giorno del suo dodicesimo compleanno, Lulù, la ragazzina francese (alcuni sostengono della Svizzera francese) protagonista della storia, nipote di fioricoltori, viene contattata da due folletti, Nanà e Dundù, che assumono le sembianze di un gatto e di un cane, per avvisarla, che lei è stata prescelta dalla stirpe reale, in quanto discendente del popolo dei fiori, per ritrovare il fiore, sito da qualche parte in Europa.
Oltre all’aiuto dei sui due nuovi compagni di viaggio, la ragazzina può contare su una speciale spilla, che le permette, volgendola verso un fiore, di trasformarsi in un’altra persona (in questo modo può aiutare tutti quelli che, durante il suo percorso, hanno bisogno di aiuto). Nella sua ricerca, Lulù dovrà stare attenta a non cadere nelle imboscate di Togenicia e Yaboki, i due cattivi della situazione, che vogliono impossessarsi dello stesso cimelio, per poter accedere al trono.
Lulù l’angelo tra i fiori è un altro cartone animato della serie shojo (quella rivolta ad un pubblico femminile), creato nel 1979 da Toei Doga, diretto da Hiroshi Shidara e tratto dal manga Hana no ko Lun Lun, scritto da Shiro Jimbo e disegnato da Michi Himeno. La serie, composta da 50 episodi è stata trasmessa in patria da TV Asahi, ed è arrivata in Italia su Telereporter nel 1981, prima di approdare, per un periodo, sui canali Mediaset e poi alle televisioni locali, infine riproposta da Italian Teen Television nel 2004.
Cosa ricordare della storia? Celi, il bel ragazzo di cui si invaghisce la protagonista, sempre pronto a consegnarle una nuova spilla ogni qualvolta quella magica si rompa e che si scoprirà solo alla fine essere, in realtà, l’erede designato al trono del Regno dei Fiori, che per amore di Lulù abdicherà a favore del fratellino più piccolo; la gatta Nana, dal pelo bianco e l’aspetto regale e il cane Dundù, fiero e simpatico, che consigliano la protagonista; le buffe situazioni in cui si imbattono l’ambiziosa Togenicia e il suo abbietto compagno, dalle sembianze di procione, Yavoque; il giro europeo (ad esempio Italia, Spagna, Norvegia, Olanda) ed extraeuropeo (Egitto e Marocco) istruttivo e suggestivo, che compie la protagonista alla ricerca del fiore (che alla fine si scoprirà essere molto più vicino a lei di quanto si possa credere); la tappa italiana del viaggio di Lulù, con visite alla Sicilia, alla Toscana, a Roma e a Venezia; Lulù, che consegna i semi dei fiori ai personaggi che incontra nel corso delle puntate e le spiegazioni dei loro significati; le ambientazioni fiabesche e la moltitudine di colori; la sigla cantata dai Rocking Horse.
Concludendo: il cartone è disponibile in una collana di cinque Dvd (10 episodi l’uno) e forse è ancora trasmesso su qualche rete locale. Se avete dei bambini piccoli o amate le storie d’amore con tanto di insegnamenti educativi e buffe gag, vi consiglio caldamente di non perderla.