Oggi per cartoni animati story parleremo del cartone Le avventure di Pinocchio (Kashi no Ki Mokku), un anime giapponese del 1972, realizzato dalla Tatsunoko e realizzato da Tatsuo Yoshida, con un totale di 52 episodi ispirati liberamente a famoso romanzo di Carlo Collodi: Pinocchio, famoso in tutto il mondo.
L’anime non ha la stessa animazione del Pinocchio della Disney, ma è comunque carino anche se la storia non è esattamente quella del Collodi, poichè è stata leggermente modificata, aggiungendo parti più cruente.
Pinocchio è un burattino di legno che prende vita grazie alla magia della fatina, che stanca di vedere il falegname Geppetto, un uomo di grand cuore e con una grande voglia di essere padre infelice, gli regala questo dolce burattino vivente.
La storia del cartone ridicolizza molto il personaggio di Pinocchio, a volte attraverso una tortura psicologica verso il povero ragazzino, preso in giro e deriso da tutti.
Ogni puntata il povero bambino di legno doveva stare attento a streghe cattive, vampiri, mostri, e dalla sua parte aveva solamente la Fatina ed il Grillo parlante. Per diventare un bambino in carne ed ossa, Pinocchio ne affronterà di ogni, sarà preso in giro dal Gatto e la Volpe, da Mangiafuoco che cercherà in tutti i modi di schiavizzarlo.
Differentemente dalla favola originale, l’anime si presenta molto cupo, pesante e horror per un pubblico di ragazzini, troppo cruento e lontano dall’originale, più simile a Bem in mostro Umano che al Pinocchio di Collodi.
La cosa carina era la canzone della sigla, che faceva:
Naso di legno, cuore di stagno, burattino
quando diventerai un bimbo come noi?
pan di mollica, scansafatica, dove vai?
sono un burattino e non mi fermo mai!
Con le mie scarpe di zuppa e pan bagnato
il vestitino di carta colorato
farò i dispetti a chi sarà cattivo
e sarò buono con chi mi dice: bravo!
Faccio festa per trenta giorni al mese
e il calendario per me lo sai non ha sorprese
Natale e Pasqua, Befana e Ferragosto
sempre domenica è per me
e se domenica non è
è festa uguale lo so
ma perché per noi no?
che ne so…
Pinocchio ma dove vai?
Pinocchio che cosa fai?
Pinocchio la fantasia
è solo una bugia!
Son piccolino lo so ma m’intrufolo dappertutto
non ho paura però un po’ me la faccio sotto
sono una peste, dei grandi me ne infischio
e un terremoto farò se no non provo gusto
Che confusione laggiù, spostatevi che m’impiccio
io mi diverto di più se termina in un pasticcio
a lavorare, a scrivere e a studiare
ci mando gli altri senza me
io sto in vacanza e sai perché
un burattino non può
ma perché lui non può?
perché no…
Pinocchio ma dove vai?
Pinocchio che cosa fai?
Pinocchio la fantasia
è solo una bugia!
Natale e Pasqua, Befana e Ferragosto
sempre domenica è per me
e se domenica non è
è festa uguale lo so
ma perché per noi no?
perché no…
Naso di legno, cuore di stagno, burattino
quando diventerai un bimbo come noi?
pan di mollica, scansafatica, dove vai?
sono trottolino
sono piccolino
sono un burattino e non mi fermo mai!
Il povero burattino ne dovrà passare tante, forse troppe prima di tornare da Geppetto e diventare un vero bambino, anche se alla fine riesce nel suo intento rendendo Geppetto l’uomo più felice del mondo.