Oggi per cartoni animati story parleremo del personaggio femminile più sexy della storia dell’animazione: la bellissima e selvaggia Lamù. Urusei Yatsura è un manga del 1978, disegnato da Rumiko Takahashi, diretto da Mamoru Oshii (character design di Akemi Takada) e prodotto da Kitty Film, Studio Pierrot e Fuji Television dal 1981 al 1986.
La serie animata che vanta la bellezza di 195 episodi dalla durata di 25 minuti l’uno, è di genere comico – azione, è andata in onda in Italia tra il 1983 al 1985, dapprima su GBR, poi su Odeon TV e molti altri canali locali.
Il successo del cartone si deve alla verve della protagonista, alle storie divertenti e piccanti allo stesso tempo. La storia inizia con l’idea del pianeta Uru di conquistare la terra, stabilendosi con la nave madre tra la luna ed il nostro pianeta. Il comandante dell’astronave, per paura di spargere del sangue inutilmente, crea una gara da fare tra un campione del pianeta terra e uno del pianeta Uru. Risultato: Il pianeta Uru sceglie Lamù (figlia del comandante dell’astronave) e per la terra viene scelto (da un macchinario alieno) Ataru Moroboshi, un ragazzo poco coraggioso e codardo. Come faranno a definire il vincitore? Ataru dovrà toccare entro dieci giorni il corno di Lamù, se non riesce nell’intento la terra sarà degli Uru.
Immaginate cosa succede ad Ataru quando vede scendere dalla nave madre Lamù? E’ felice, contento, non gli sembra vero ed è sicuro di non metterci più di qualche ora per toccarle il corno … come si sbaglia!
Lamù, oltre ad essere bellissima (capelli verdi, bikini tigrato, occhi verdi e corpo da modella), sa volare ed ha anche due corna che danno delle scosse elettriche, cosa che Ataru non sa.
Il giovane ragazzo, noto per la sua svogliatezza nello studiare, e per la sua costante ricerca di ragazze, sembra non riuscire a toccare le corna dell’aliena, la terra sembra essere spacciata e lui sente il peso dell’intera popolazione mondiale sulle spalle. Sarà una sua compagna di classe a ridonargli la grinta, promettendogli che se riuscirà nel suo intento, lei diventerà sua moglie.
Ataru ha pronto un nuovo piano, crea una pistola a ventosa e l’ultimo giorno della terra, riesce a strappare via il reggiseno di Lamù e afferrare le corna della bella aliena gridando: Ho vinto, siamo salvi, finalmente posso sposarmi.
Peccato che i guai per Ataru non sono finiti, perché al suoni di quelle parole “posso sposarmi” riferite a Shinobu, Lamù pensa che stia dicendo a lei, quindi lo bacia e le giura amore eterno. Visto che per la popolazione Uru il matrimonio è sacro, Lamù farà del tutto a farsi amare da Ataru, diventerà una studentessa come lui (riscuotendo successi ovunque, specialmente tra i ragazzi), andrà ad abitare in casa sua, mentre Ataru continua a correre dietro alla sua ex Shinobu, che stanca della situazione si mette con Shoutaro Mendo, che però è innamorato di Lamù.
Il finale è aperto, Ataru tiene a Lamù, ma non riesce a dirglielo … il manga finisce diversamente, nonostante anch’esso abbia un finale aperto.
Nella serie molto carino era il cuginetto di Lamù, il piccolo Jeriten capace di sputare fuoco e volare, non erano male nemmeno il monaco buddista amico di Ataru, Sakurambo e la nipote Sakuran.
In Italia vennero mandati in onda solamente 86 episodi, poi negli anni novanta altri 43, inoltre la serie cambiò titolo chiamandosi Mi hai rapito il cuore Lamù.
Dal 1983 al 1988 furono creati circa cinque film che avevano come protagonista l’aliena Lamù: 1983 – Lamù: Only You diretto da Mamoru Oshii, 1984 – Lamù: Beautiful dreamer diretto da Mamoru Oshii, 1985 – Lamù: Remember my love diretto da Kazuo Yamazaki, 1986 – Lamù: the Forever diretto da Kazuo Yamazaki, 1988 – Lamù: Un ragazzo, una ragazza diretto da Satoshi Dezaki e 1991 – Lamù: Sei sempre il mio tesoruccio diretto da Katsuhisa Yamada.