Mila e Shiro due cuori nella pallavolo arriva in Italia nel lontano 1987 su Rete 4 (poi trasmessa da tutte le reti Mediaset, quindi Italia1 e Canele5), presentata come la cugina di Mimì Ayuhara. Falso. Non è la cugina, ma i vede che c’era bisogno di un collegamento con una pallavolista famosa dei cartoni animati per poter lanciare la serie.
Mila Azuki (o Hazuki come lo scrivono alcuni) è una semplicissima ragazza, che un giorno prova ad avvicinarsi alla pallavolo e da quel giorno fa talmente tanta strada da arrivare fino alle Olimpiadi di Seul del 1988.
La sua famiglia è formata dal padre fotografo Toshiko, il fratellino rompiscatole Sanny e più tardi dalla madre, di cui inizialmente non sapeva nemmeno dell’esistenza, la commentatrice ed ex giocatrice di pallavolo Kiushi.
La storia di Mila e Shiro è presto detta: Mila, dopo essere entrata nella squadra della sua scuola, l’Hikawa, sogna di diventare la più grande schiacciatrice della nazione. I primi passi li muove insieme a Nami Hayase, un ottima ricevitrice, capitano della squadra, inizialmente grande rivale di Mila, poi amica fraterna. All’Hikawa non ha vita facile, anche grazie al professor Diamond. Per questo, finita la scuola punta ad entrare nelle Seven Fightes, dell’allenatore Dany Mitamura, per poter continuare a competere ad alti livelli con la sua rivale di sempre, la palleggiatrice Kaory Takigawa. Scartata al primo provino, la sua insistenza e la sua capacità la fanno ammettere successivamente nel team.
Fra vittorie e sconfitte, soddisfazioni e delusioni, Mila cresce sia come donna che come pallavolista, superando gli ostacoli della vita e gli infortuni, creando nuove tipologie di battute per essere la numero uno nazionale e inseguendo il suo grande amore Shiro, anche lui giocatore di pallavolo nonché suo mentore.
Le 58 puntate del cartone animato, firmate da Kazuyuki Okaseko e Masari Sasahiro, ispirate al fumetto Attaker you! Di Jun Makimura e Shizuo Koizumi, sono trasmesse dalla TBS ed hanno subito grande successo. Approdato in Italia diventa un vero e proprio cult, a tal punto da spingere molte ragazzine ad iscriversi ai corsi di pallavolo per emulare la loro eroina e da mandarlo in replica con grande frequenza in tutti questi anni.
Cosa ricordare di Mila e Shiro? Sicuramente l’energia della protagonista, le sue facce buffe e quelle tristi o sofferenti; il suo bel rapporto di amicizia e rivalità sportiva con Nami e Kaory; la sua compagna di squadra paffutella Yoghina; il signor Sashita (il vero allenatore delle Seven Fighters) detto tappetto; il suo grido di battaglia:”Attack!”; il suo amico motociclista, gestore del tifo personalizzato; la durezza di Mister Diamond; le partite epiche delle Olimpiadi con le annesse preselezioni per poter partecipare; il rapporto difficile col padre, uomo intelligente e di sani principi, preoccupato che la figlia possa seguire le orme della madre; la burrascosa scoperta dell’identità della mamma; l’allenatore vecchio con mazza da baseball sempre appresso, che sostituisce Diamond per un periodo alla guida dell’Hikawa; le poco credibili, ma professionali telecronache in diretta televisiva, dei tornei delle medie.
Concludendo: Mila e Shiro due cuori nella palla volo prova a trasmettere valori importanti (l’importanza della famiglia, la lealtà nello sport e nella vita, l’amicizia, il sacrificio per raggiungere i propri obiettivi) ed è forse per questo che il cartone, seppur datato, non perde minimamente il suo fascino. Se i ragazzi degli anni settanta – ottanta son cresciuti con Holly e Benji, le ragazze hanno trovato l’equivalente in Mila e Shiro, risultando ad oggi il cartone animato sportivo preferito dall’universo femminile.
Mila e Shiro!
Mila è la classica amica che nel presentarla ad un ragazzo stile appuntamento al buio diresti..ti presento Mila una ma amica mooolto simpatica.
Shiro è il classico fighetto, Nami l’acidona(zitella), Kaory quella brava,con un gran spirito competitivo.
Il fratello un gran rompiballe ed il padre troppo serio.
Non fraintendetemi, io adoravo Mila e Shiro!
ATTAK…VE LO RICORDATE , LO DICEVA MILA PRIMA DI BATTERE IL SERVIZIO!
l infanzia che si distrugge!giocavo a pallavolo e loro erano i miei miti…ora quando li penso mi viene solo in mente una canzone dei gem boy!hahaha
anch’io li guardo, xo’ e 1 peccato k finisca cosi presto. io rinuncero solo x il mio amico, ma diventero molto brava…
ATTAK!