Ha debuttato, la scorsa settimana, I peggiori cuochi d’America (ogni mercoledì su Real Time), un’esilarante serie tv che ha per protagonisti dei veri e propri chef pasticcioni. I casi culinari più disperati degli Stati Uniti approdano a New York, selezionati per noi da due chef d’eccezione, Anne Burrell e Beau MacMillian. I dodici fortunati concorrenti avranno la chance di imparare da loro tutti i segreti della cucina e trasformarsi in cuochi provetti, ma avranno solo dieci giorni di tempo per riuscirci.
In ogni puntata seguiremo gli aspiranti cuochi nel loro percorso di crescita, costellato da difficoltà e sfide sempre più ardue; al termine di ognuna, due reclute saranno eliminate e dovranno lasciare il Boot Camp. Gli ultimi sopravvissuti si affronteranno in una singolar tenzone a colpi di mestoli e padelle: la preparazione di un pranzo a tre portate di livello professionale per una giuria di critici, convinti da Anne e Beau ad assaggiare le creazioni dei due sfidanti. Gli chef mettono sul piatto la loro reputazione, mentre le reclute lottano per vincere il premio finale di 25.000 dollari… oltre alla soddisfazione di poter dire: “Non sono più uno dei peggiori cuochi d’America!”