Cosa sta succedendo a You Yube? Sono in tanti a chiederselo dopo le ultime iniziative non proprio popolari che hanno riguardato la più importante piattaforma di video sharing al mondo, posseduta dal gigante Google. Nata come un porto franco, dove chiunque poteva contribuire alla sua espansione caricando clip di ogni genere senza particolari regole, l’impressione è che ora si stia adeguando ad un rispettoso quanto insolito politically correct, imponendo leggi e paletti tali da lasciar perplessi i 300 milioni e più di utenti che la popolano ogni mese.
Le prime avvisaglie del nuovo corso si erano avute lo scorso dicembre, all’annuncio delle nuove disposizioni sulla pubblicazione di video potenzialmente offensivi per la pubblica moralità, insomma quelli porno o velatamente tali ma anche con scene violente, che non avrebbero più avuto vita facile, incorrendo nella cancellazione immediata o in ogni caso nel filtro per i minori perché bollati come lesivi della sensibilità dell’utente.
Una chiara presa di posizione verso coloro che fino ad oggi l’anno fatta franca, pubblicando di tutto e di più, lasciando nei guai il colosso del web quando si è trattato di sbrigare le svariate beghe legali generate dalla presenza di materiale coperto da copyright, non ultima la disputa sorta con Mediaset, che ha chiesto un risarcimento di 500 milioni di euro, per la presenza su You Tube di sequenze tratte dai propri show.
Ora oltre alle immagini, anche i suoni stanno incorrendo nella inevitabile opera censoria applicata dagli amministratori del gruppo americano, i più incalliti navigatori avranno notato come da qualche tempo non sia più tanto facile condividere video musicali, soprattutto relativi a dischi recenti o appena pubblicati, il codice di incorporamento viene disattivato su richiesta dell’artista o della casa discografica. L’ultima novità riguarda video con musica coperta da copyright ma pubblicata senza autorizzazione, i quali vengono immediatamente zittiti in attesa che l’utente prenda i debiti provvedimenti: quali?
La misura contenuta in un recente post su You Tube intitolato User Choice and Music Licensing (La scelta dell’utente e la licenza musicale), avverte che i video musicali o con colonna sonora soggetta a copyright, sprovvisti di autorizzazione, possono essere “silenziati”, dando all’utente la possibilità di modificare il video, eliminando la musica soggetta a diritto d’autore e caricare una nuova versione. Una scelta discutibile forse ma che intende preservare la piattaforma web da ulteriori guai come conferma Adam Daum esperto del settore su La Repubblica: “È noto che YouTube ancora non dà profitti ma solo grane legali a Google, che per comprarlo ha speso un’enormità, 1,65 miliardi di dollari“.
In questo modo si vuole mandare un messaggio forte e chiaro a eventuali investitori pubblicitari, finora spaventati dalla tendenza libertina e indiscriminata degli utenti di You Tube. Ora l’intento e di dare regole certe che se da un lato tranquillizzeranno i detrattori, dall’altro però rischiano di allontanare proprio quegli utenti che hanno fatto la fortuna del portale video.