Cosa ne sarà di La7 con Umberto Cairo proprietario? Se lo chiedono in molti. La Stampa lo ha chiesto al diretto interessato. Cairo assicura che l’attuale linea editoria de La7 sarà rispettata, andranno però tagliati i rami morti che, al momento, non rivela:
La linea editoriale non è affatto in discussione. Non è un problema e non è neanche oggetto del contratto. Non do via i giocatori migliori, quelli che creano ascolto, che ci danno visibilità sul mercato. Di loro non si muoverà nessuno, anzi dovremo fare il massimo per valorizzarli.
I tagli:
È presto per dirlo. Il momento non è favorevole, ma se io e il mio gruppo ci siamo imbarcati in questa operazione è perché abbiamo le idee chiare. Non sarà una passeggiata di salute, né un giro d’onore.
Posso dormire sonni tranquilli tutti i giornalisti della rete, a partire da Mentana:
Non solo lui. Ma anche Santoro, la Gruber, Formigli. Professionisti validissimi che non ho alcuna intenzione di cambiare. Non sono un editore televisivo, almeno non ancora. Ma certe cose mi sono già molto chiare.
Molti lo accusano di essere vicino a Silvio Berlusconi. Cairo smentisce e dice di essere addirittura suo avversario da quasi 20 anni:
Io da Berlusconi sono stato licenziato nel 1995, da allora l’ho sempre avuto come avversario. Nella pubblicità e nell’editoria, sfidando quote di mercato a Publitalia e Mondadori, e nel calcio. Ecco qui, siamo ancora distanti, ma siamo sulla buona strada per fare meglio che in questo campo.
Il filone all news de La7 verrà rispettato:
Così com’è è già buona rete di qualità, preserveremo assolutamente il valore delle news e dell’approfondimento. Non sarà certo lì che andremo a tagliare i costi.
Tra i giornalisti citati da Cairo non c’è Daria Bignardi e la Merlino. Svista? Di sicuro, con queste premesse, chi inizia ad avere fifa è Benedetta Parodi.