Quest’oggi, alle 14.10, torneranno i casi giudiziari di Verdetto Finale, il court show di RaiUno. Per la quinta edizione del programma condotto da Veronica Maya non sono previste novità, anche se il parterre di opinionisti sarà arricchito da alcune new entry fra cui Orietta Berti.
Veronica, oggi torni in onda con Verdetto Finale, il tuo gioiellino..
Ormai sono al quinto anno di Verdetto Finale. Non avrei mai pensato di poter condurre un programma per così tanto tempo. Cinque anni, per me, sono un bel traguardo considerando che ho iniziato a lavorare in Rai nel 2004. Quando sei al timone di un programma da cinque anni, lo senti un po’ come se fosse casa tua, ma è un errore. I programmi non appartengono ai conduttori, ma all’azienda.
Temi che prima o poi ti venga sottratto?
Non ho questa preoccupazione per adesso. Nella vita può succedere di tutto, possono arrivare altre proposte, altre esigenze. Ma in questo momento non è una preoccupazione che mi pongo. Va tutto così bene…
Com’è stato il rientro?
Sembrava il primo giorno di scuola. Il nostro team è fatto di amici veri, di rapporti che continuano anche durante le lunghe pause estive. Si sono creati rapporti umani molto piacevoli.
Sono previste novità per questa nuova edizione?
Non ci sono novità né nel cast né nella forma. Nel parterre degli opinionisti ci saranno delle new entry. Le storie continueranno ad essere di grande qualità; sono storie molto intense, vicino alla gente.
Come avviene la scelta delle storie?
Se ne occupa un ottimo gruppo di autori, lavorano molto bene. Io delle storie cerco sempre di sapere il meno possibile, affinché le mie domande possano rispecchiare la domande che farebbe il telespettatore a casa. E’ una mia scelta per cercare di essere il più vera possibile.
Quindi c’è poco lavoro di copione..
Per me non c’è copione (ride, ndr). Uso intuito, improvvisazione, buon senso, educazione e le mie esperienze di vita. Cerco di essere poco autoreferenziale, però sfrutto tutto quello che la vita mi ha insegnato per raccontare le storie con la sensibilità necessaria.
Qual è il punto di forza di Verdetto Finale?
La lealtà e l’onesta con cui raccontiamo le storie. Non travestiamo le storie di pathos per rosicchiare un punto di share in più. Cerchiamo di essere veri ed onesti rispetto alle storie e al pubblico. Un altro punto di forza è anche la semplicità del linguaggio, molto pulito e semplice che arriva a tutti pur con i suoi tecnicismi.
Anche per quest’anno Verdetto è confermato nel pomeriggio, abbandonando definitivamente la mattina. Quale slot preferisci?
La mattina ci ha dato grandi soddisfazioni e ci ha aiutato per consolidare la formula ed il nome del programma. Al pomeriggio abbiamo dimostrato di saper fare molto bene e ci siamo difesi da una contro programmazione molto forte. Rispetto all’anno precedente (quando Verdetto andava in onda la mattina, ndr), Verdetto Finale ha registrato un +4% in termini di share. Sono soddisfatta.
Lo scorso anno sei stata lontana da Verdetto un paio di mesi. Che effetto ti ha fatto vedere condurre il tuo programma da un’altra persona?
L’ho guardato pochissimo (ride, ndr). Un po’ per scelta e un po’ per necessità, mio figlio era appena nato e mi sono occupata di lui tutto il giorno. Stavo vivendo un momento talmente magico che non mi sono preoccupata della sostituzione. Sono felice che il programma abbia continuato a mantenere il target che avevo lasciato.
L’aver vissuto la gravidanza in tv ha creato tanto affetto e fidelizzazione; la gente aspettava il mio ritorno. E’ stata una gravidanza un po’ di tutti (ride, ndr). Non pensavo che questa gravidanza potesse arricchirmi anche sul piano professionale. E’ stata una bella sorpresa.
Porteresti mai tuo figlio in tv?
Per ora lo escludo, ma mai dire mai. Non c’ho mai pensato e non so se ce ne sarà l’occasione. Sicuramente il bambino verrà con me allo Zecchino d’oro, che condurrò per il settimo anno a Novembre. Però condividerà con me solo il backstage, non lo porterò in video.
Come riuscirai a dividerti fra registrazioni e tuo figlio?
Mi sto organizzando. Il rientro è stato repentino e non siamo ancora entranti a pieno regime. Farò molti sacrifici, andrò avanti e dietro fra Napoli e Roma, dove ho una struttura famigliare più presente che mi appoggia.
Dopo l’esperienza di Incredibile, nel 2008, torneresti in prima serata con un programma o preferisci aspettare?
Faccio quello che mi chiede l’azienda. In questo momento non sto spingendo o proponendo per un programma in prime time: sono molto presa dalla famiglia e mi ritengo fortunata a poter fare Verdetto, che mi porta via 3 giorni alla settimana. Un altro gioiellino è per me rappresentato dallo Zecchino d’oro. Poi se l’azienda mi chiama, posso accettare: faccio quello che l’azienda mi chiede.
Essendo a completa disposizione dell’azienda, accetteresti tutto?
Valuterei tutte le proposte, ma non sono una Milly Carlucci o una Antonella Clerici per poter dire “questo sì e questo no”. Sono ancora nella fase di crescita. E’ la decisione dell’azienda che vince. Una prima serata fa gola a tutti, anche se è un momento rischioso per farla.