Giovedì 25 giugno la prima puntata di Superquark, su Rai 1 alle 21.20, condotto come sempre da Piero Angela, apre con un bellissimo documentario dedicato alle Alpi viste dall’alto, così come le possono vedere solo le aquile: grazie a una telecamera ad altissima definizione montata su un elicottero, infatti, si ha l’impressine di volare sulle vette, sfiorare le cime e osservare da una prospettiva del tutto nuova pareti vertiginose, ghiacciai, laghi cristallini, ma anche castelli, trincee della prima guerra mondiale e spericolati sciatori che scendono quasi verticalmente le montagne tra neve e rocce.
In queste settimane, poi, si sono rievocati i 100 anni della Grande Guerra, combattuta nelle trincee tra fango e sangue: tutte le guerre sono atroci, ma quella del ’15-’18 aveva un nemico in più come i batteri e la mancanza di antibiotici e di cure mediche efficienti era sinonimo di morte per ferite che oggi possono, invece, essere curate. Giulia De Francovich racconta per Superquark la guerra parallela condotta da medici e chirurghi per combattere le infezioni che facevano stragi e per soccorrere i feriti in modo più veloce ed efficiente.
Alberto Angela, tra imponenti resti romani e grotte marine, conduce i telespettatori tra le bellezze archeologiche e naturali del Parco di Gaiola, un pezzo di costa tra Posillipo e Nisida scelto per la sua bellezza già dai romani, come dimostrano la grande quantità di rovine vistabili sopra e sotto l’acqua del mare; a Superquark si parla anche della gara fra robot tenutasi pochi giorni fa a Los Angeles, infine si parla delle Olimpiadi di Rio.