Carlo Verdone farà parte della giuria di qualità di Sanremo 2013. Il regista, intervistato da Il Mattino, ha parlato del ruolo che gli è stato affidato da Fabio Fazio. Il regista romano ha prima di tutto ammesso di non saperne molto di musica italiana:
In effetti le canzoni e i cantanti italiani non sono il mio forte. Oltretutto sono un po’ alle strette, tra la chiusura del documentario su Sordi e la sceneggiatura del mio prossimo film. Però Fazio ci teneva e a un amico è difficile dire di no. Altri ne troverò in giuria e spero faremo un buon lavoro: ma nel frattempo mi dovrò documentare, perché di alcuni non so nulla.
Verdone, insieme agli altri giurati, garantiranno equità e terranno fuori i marchingegni dei call center:
Si tratterà di equilibrare le votazioni del pubblico, di cui dopo di recente scandalo dei telefonini controllati dalla camorra, è lecito dubitare anche più del solito. Tutti noi ci avvicineremo serenamente alla materia, nella speranza di mettere in evidenza quello che vale. Poi guarderò con curiosità alcuni ospiti, in particolare Antony che mi aveva colpito al fianco di Lou Reed e che ho seguito anche nella carriera solista.
Carlo Verdone ricorda la sua prima partecipazione a Sanremo nella veste di giurato:
Ricordo quando la giuria era presieduta da Ennio Morricone. Si lavorò duramente e con scrupolo, ma poi alla fine i conti non tornavano. Rispetto ai nostri giudizi doveva vincere una canzone, mentre poi a imporsi fu un’altra: rimanemmo esterrefatti, non si capì mai bene cosa accadde in quei minuti concitati della finale.
Carlo si riferisce all’edizione del 1999, condotta per la prima volta da Fabio Fazio e vinta da Anna Oxa. Sì, Anna Oxa, la stessa che grida al complotto per la sua mancata partecipazione e la stessa che è stata a Sanremo più di tutti.