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Sanremo 2012: Gianni Morandi conduttore. Lo annuncia il cantante su Facebook

 

Gianni Morandi sarà, per la seconda volta consecutiva, il conduttore del Festival di Sanremo 2012. Ad annunciare ufficialmente la notizia è stato proprio lo stesso cantante di Monghidoro attraverso un video pubblicato sulla sua pagina ufficiale di Facebook.

Questi sono alcuni stralci della dichiarazione ufficiale di Morandi:

Oggi vi posso dire che una cosa è stata decisa, ci sarò ancora io sul palco di Sanremo a condurre questa edizione del Festival 2012. Devo dire che l’anno scorso è stata una bellissima esperienza e non ho mai negato che mi sarebbe piaciuto ripeterla. Se ne era parlato con la Rai, era un po’ di tempo che se ne parlava, però c’era anche da rinnovare questa famosa convenzione che c’è tra il Comune di Sanremo e la Rai e proprio in questi giorni è stata rinnovata.

Morandi ha aggiunto:

Quindi, annunciamo ufficialmente che si farà questo Festival. Un’altra volta con me e con la direzione artistica di Gianmarco Mazzi e con il grande apporto di Lucio Presta che in questi anni ha sempre avuto dei grandi risultati con Sanremo. Mi fa piacere ripetere l’esperienza, è una sfida, sarà un Festival probabilmente molto diverso da quello dell’anno scorso. Ancora non sappiamo bene il tipo di spettacolo che sarà, siamo già alla ricerca di artisti che abbiano voglia di venire a Sanremo. Cercheremo di fare uno spettacolo che non annoi il pubblico a casa, nel nome della musica italiana.

Photo Credits | Getty Images

1 commento su “Sanremo 2012: Gianni Morandi conduttore. Lo annuncia il cantante su Facebook”

  1. Le solite cose, i soliti interessi, la solita gente, i soliti risultati. Da un eccesso all’altro, l’anno prima una canzone figlia di reality, l’anno dopo il soccorso del cantautorato. Entrambi già dimenticate. Di musica poca, ma tanto, tanto spettacolo. Aspettiamo ancora la musica italiana, quella vera, non quella mistificata dalle vecchie glorie e dai loro mediocri figli. Cerchiamo la musica leggera italiana che faccia nuovamente sognare una nazione che vive gli incubi del contemporaneo sociale, politico ed economico. Ma possono uomini senza idee, vittime di se stessi e delle loro bramosie di potere, di guadagno e di sesso, essere i fautori del nuovo ?

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