Sono stati approvati i palinsesti Rai di primavera. Confermate le indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi: Vittorio Sgarbi condurrà un programma su Raiuno per cinque prime serate il venerdì (Il bene e il male); Bruno Vespa avrà un nuovo spazio di approfondimento in prima serata dopo l’evento dedicato all’anniversario dell’unità d’Italia condotto insieme a Baudo; Lucia Annunziata sottrarrà una sera a Parla con me di Serena Dandini, andando in onda il venerdì in seconda serata su Raitre, a partire da fine marzo, con Potere una trasmissione, ancora poco decifrabile, sui poteri forti in Italia (nel corso della storia). Tra le novità c’è anche un programma di Maurizio Costanzo su Raidue in access prime time. La seconda rete Rai (insieme alla terza), inoltre, darà spazio a trasmissioni dedicate all’Unità d’Italia firmate da Giovanni Minoli.
A proposito della trasmissione della giornalista Lucia Annunziata, il direttore generale della Rai Mauro Masi ha comunicato in una nota:
Resta aperto il problema della proposta di programma di Rai 3 di Lucia Annunziata. Al riguardo incontrerò al più presto il Direttore Ruffini per trovare una soluzione concordata.
L’Usigrai, sindacato dei giornalisti della tv di stato, è contraria ai nuovi programmi d’informazione:
Apprendiamo da notizie di agenzia di nuovi palinsesti approvati e nuove proposte di approfondimento giornalistico che la rai intende fare. Confronto zero. Stiamo valutando se tornare in giudizio dopo la condanna dell’azienda per comportamento anti sindacale. Se non si risolve il contenzioso anche contrattuale e previdenziale coi giornalisti delle reti ci opporremo in tutti i modi a queste ulteriori iniziative. Quali contratti e di quale tipologia saranno fatti a chi lavorerà col tandem Vespa-Sgarbi e con Lucia Annunziata? Quale trasparenza ci sarà nel selezionare chi farà parte delle redazioni, dopo che anche il consiglio di Stato si è pronunciato sulla necessità di criteri rigorosi per l’accesso in Rai? Anche con questo nuovo palinsesto viene ignorata la richiesta di maggiori spazi, soprattutto di approfondimento, affidati alle testate giornalistiche.