Il piano industriale Rai 2013/2015 doveva essere approvato oggi dal consiglio di amministrazione della, ma le oltre 650 pagine presenti nel dossier hanno fatto ben pensare di rimandare il tutto. Lo rivela La Notizia. L’atteggiamento di Guglielmo Rositani, Antonio Verro, Antonio Pilati e Luisa Todini è piaciuto al direttore generale Luigi Gubitosi. In gioco ci sono importanti cambiamenti che fanno tremare i polsi a chiunque.
Uno delle indiscrezioni lanciate dal quotidiano e presenti nel dossier riguarda i canali tematici che verrebbero accorpati sotto la direzione di un’unica persona. Si tratterebbe di un manager esterno, il più accreditato sarebbe Giorgio Gori, l’ex direttore di Canale 5. Sfumate l’ipotesi di vedere occupata questa poltrona da Antonio Marano, il quale dovrebbe essere accontentato in una delle nuove 4 super vice direzioni generali. Insieme a lui dovrebbero esserci anche Camillo Rossotto e Luigi De Siervo.
Dicevamo che in quel dossier sono presenti i destini di tanti, in particolar modo dei conduttori. Non è un mistero che dalla prossima stagione televisiva Mara Venier rischi seriamente di rimanere senza lavoro a causa del restyling che si intende fare al pomeriggio di Rai 1. Al posto della Venier potrebbe arrivare Paola Perego, moglie del potente Lucio Presta. Ci saranno grossi cambiamenti anche a Radio Rai: la programmazione in futuro dovrebbe essere coordinata direttamente da Gubitosi, il quale intende svecchiare i palinsesti assumendo nuove voci a costi molto più contenuti.
Gubitosi intende tagliare i rami secchi e per farlo è intenzionato a far calare i direttori da 43 a 14. A rischiare il posto sono coloro che non hanno feeling con il direttore, ad andare avanti saranno i giovani (soprattutto quelli vicini a Matteo Renzi). Salvi i direttori di rete di Rai 1 e Rai 3 (Giancarlo Leone e Andrea Vianello), Angelo Teodoli, direttore di Rai 2, è sotto osservazione in quanto lontano dall’aver svecchiato la seconda rete. Compito non impossibile, ma difficile, molto difficile.