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Rai, i 10 programmi che la tv di Stato potrebbe riciclare per fare flop

Dopo il flop della nuova edizione di Per tutta la vita…?, programma chiuso dopo due puntate a causa degli ascolti disastrosi, la classifica di questo sabato è dedicata ai 10 programmi di vecchia data che la Rai potrebbe riciclare per collezionare un altro clamoroso flop. Buon divertimento.

I CERVELLONI: dopo aver attentamente esaminato la levatura culturale e intellettuale del nostro paese, il flop, già alla prima puntata, sarebbe praticamente assicurato. Tra le invenzioni che potrebbero (non) destare l’interesse del pubblico, consigliamo l’asciuga-peli del naso, l’ombrello per mancini e il mouse da usare con il piede (utilissimo per motivi che Pontifex non gradirebbe). Opinionisti in studio, due menti brillanti della nostra società attuale: Domenico Scilipoti e Alfonso Luigi Marra.

FURORE: non c’è niente di più stucchevole di un gioco sulla musica, dove gli ospiti urlano inutilmente, il pubblico sbraita neanche fosse sotto effetto di LSD, tutti fingono di divertirsi solo perché pagati e dove non si capisce praticamente nulla. Consigliabile il ritorno di Alessandro Greco: il balletto iniziale era l’unico evento degno di nota di questo show. Roba da far concorrenza allo Gangnam Style.

GIOCHI SENZA FRONTIERE: seppur richiesto a furor di popolo (di quale paese, è l’arcano mistero), il ritorno di Giochi senza Frontiere potrebbe essere un ottimo flop grazie alla possibile consulenza artistica di Takeshi Kitano. Il genio nipponico, sotto effetto di sakè, potrebbe partorire almeno una decina di giochi idioti in un quarto d’ora. Presentatore consigliato: Francesco Facchinetti. Fuga di spettatori assicurata.

COCCO DI MAMMA: il programma prevedeva una schiera di ragazzi giudicati da un pubblico di attempate signore. Vista la recente moda del toy-boy, però, i concorrenti potrebbero correre seri pericoli a causa dell’ormone impazzito della folla di milf. Fuga di concorrenti e flop facile facile.

NOTTI SUL GHIACCIO: flop più complicato del previsto perché la possibilità di vedere vip che si spappolano tibia e perone in diretta, mentre pattinano sul ghiaccio, attirerebbe una corposa fetta di pubblico. Consigliabile, per rendere l’atmosfera più tetra, un requiem in diretta per i concorrenti che, causa incidente molto grave, passeranno tristemente a miglior vita.

IL GRANDE GIOCO DELL’OCA: flop tremendo a meno che non si metta in atto una clamorosa versione alcolica. Possibili concorrenti: Vittorio Sgarbi, Daniela Santanché, Barbara D’Urso, Alessandra Mussolini, qualche reduce di reality particolarmente scontroso e un paio di pitbull. Non mi schioderei dal divano neanche in caso di tsunami.

RITORNO AL PRESENTE: è il reality show meno visto della storia e anche uno dei più costosi in assoluto con scenografie degne di Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo e un cast degno di Castellano & Pipolo. Ottimo sia per floppare che per rimpinguare i debiti della tv di Stato. Occasione d’oro.

ANIMA MIA: le operazioni nostalgia catalizzano una platea sempre molto vasta di telespettatori. Dopo la reiterata messa in onda, però, di programmi come I migliori anni, Tutti pazzi per la tele, Matricole & Meteore e compagnia bella, gli ospiti da riesumare dal dimenticatoio, o sono terminati o sono morti. Praticamente verrebbe fuori un puntatone prolisso di Techetechetè. Da considerare.

SCOMMETTIAMO CHE…?: nel Belpaese, chi è reduce da uno scandalo giudiziario fa i soldi a palate. Di conseguenza, la nuova edizione di Scommettiamo Che…? potrebbe essere affidata ai protagonisti del calcio scommesse. Flop da parte della critica.

MILLE LIRE AL MESE: Pippo Baudo e Giancarlo Magalli potrebbero tornare al timone di questo glorioso varietà musicale. Certo, la coppia di conduttori è un po’ datata ma appare comunque più moderna di Fabrizio Frizzi e Natasha Stefanenko. Lo scopo unico del programma è quello di aiutare Pippo Baudo: il conduttore, apparendo in diretta televisiva, potrebbe smettere almeno per un po’ di smentire la notizia della propria morte, attività che oramai compie da cinque anni, ogni tre quarti d’ora.

2 commenti su “Rai, i 10 programmi che la tv di Stato potrebbe riciclare per fare flop”

    • Grande Furore!!!! in questo momento di pesantezza totale può essere una pillola di buon umore…e anche di cambiamento di volti in tv…non ne possiamo più delle solite facce!!!! Alessandro Greco è bravo e porterà a casa un grande risultato,forse più di quello previsto.

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