Dopo il grande successo degli appuntamenti con star internazionali, come Tiziano Ferro e Laura Pausini, torna su Rai 2 lo speciale musicale “Emozioni”. Questa sera lo spazio sarà interamente dedicato ad una delle più grandi star italiane di tutti i tempi, Renato Zero. Capace di conquistare una grandissima fetta di pubblico e di catturare diverse generazioni, Renato Zero è uno dei pochissimi cantanti italiani che può vantare una grande cerchia di fedelissimi fan, i “sorcini”. Tranquilli, nonostante il nome non hanno nulla a che vedere con le “cartine” e le “scanine”.
Zero è tornato sulla scena discografica con il nuovo album di inediti “Amo”, uscito il 12 marzo scorso e già in testa alle classifiche di vendita. Ricorderete senz’altro, in quel periodo, la lunga intervista rilasciata a Daria Bignardi a “Le Invasioni Barbariche” e il divertente siparietto con Geppi Cucciari. Il racconto partirà proprio dal nuovo album, presentato nel corso di una serata al Piper di Roma, il locale dove Renato Fiacchini, padre poliziotto e madre casalinga, muove i suoi primi passi artistici.
Il format della trasmissione ormai lo conoscete bene: non sono le più belle canzoni live, trasmesse eccezionalmente per il pubblico di Rai 2, ma un vero e proprio racconto che rivive la vita professionale e musicale dei protagonisti. “Emozioni”, infatti, questa sera racconta gli anni in cui Zero usciva di casa con boa di piume di struzzo, stivaloni e strass, sfidando bulli e benpensanti. E poi il rapporto con gli zii sacerdoti, con la fede e il Piper. Da lì gli incontri con personaggi importanti per Renato, da Don Lurio a Loredana Bertè, da Mia Martini a Stefania Rotolo a Gianni Boncompagni, che gli produsse nel 1967 il primo 45 giri “Non basta sai”. Un racconto che avrà le testimonianze dei tanti compagni di avventura di Renato Zero, come Ennio Morricone, Christian De Sica, Giorgio Panariello, Gigi D’Alessio, Renato Serio, Dario Baldan Bembo, Mariella Nava.
Per tutti i sorcini, e non solo, “Emozioni” farà rivivere anche i momenti più importanti della carriera di Renato: le partecipazioni ai musical “Hair” e “Orfeo 9”, l’album della svolta “Madame”, o il grandissimo successo di “Zerolandia”. Insomma, i successi sono davvero tantissimo. Ciò che preme davvero ricordare è la rivoluzione culturale e artistica che Zero ha significato per l’Italia: la trasgressione e la voglia di mettersi e rimettersi sempre in gioco, senza paura di sfidare l’establishment, capovolgendo persino il modo di presentarsi in pubblico con live mai visti, all’epoca, nel nostro Paese. Magari la trasmissione di questa sera farebbe bene a tutti gli artisti che pensano di fare i rivoluzionari rasandosi i capelli, per dire.