La Rai si costituisce parte civile nel processo che vede imputato Augusto Minzolini. Durante la prima udienza, svoltasi oggi davanti alla VI sezione penale del Tribunale di Roma, la difesa dell’ex direttore del Tg1 ha depositato una lettera della casa editrice de La Stampa (quotidiano che tra i suoi collaboratori aveva proprio Minzolini) in cui si parla di una carta di credito aziendale ad uso del giornalista con lo stesso massimale di 5 mila euro al mese della carta di Viale Mazzini. La difesa ha citato anche l’uso della carta di credito aziendale fatta da Clemente Mimun ai tempi della direzione del Tg1; tra quest’ultimo e Minzolini le modalità sarebbero le stesse.
Minzolini, che è accusato di peculato, uscito dall’aula ha dichiarato:
Rimango perplesso e non fatemi aggiungere altro. Ricordo solo che la Corte dei conti ha archiviato il procedimento a mio carico perché ho restituito tutte le somme. Io qui sono sotto processo, lo voglio ricordare, non per delle spese ingiustificate bensì per non aver indicato le persone che hanno mangiato con me per motivi di lavoro ed alle quali ho pagato il conto.
La prossima udienza del processo si terrà il 24 maggio.
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