Pier Luigi Bersani e Matteo Renzi saranno i protagonisti del confronto politico-calcistico all’interno di Novanta minuti, trasmissione condotta da Enrico Varriale su Raisport1.
Il giornalista napoletano aveva dato un assaggio dell’intervista doppia ai due candidati alle primarie del Pd all’interno di Stadio Sprint ieri pomeriggio, ma l’ex ministro alle Attività Produttive che i più giovani ringraziano per aver abolito i costi di ricarica legati alle carte prepagate (prima del 2007 infatti per una ricarica ad esempio di 10 euro, il traffico effettivo comperato era pari a 8 euro), è incappato in uno scivolone da antologia: alla domanda su quale fosse il suo sportivo preferito, Bersani ha detto “Sergei Burqa“, anzichè “Sergei Bubka”, campione russo di salto con l’asta. Evidentemente stava pensando involontariamente a un progetto di legge sulla valorizzazione dell’immagine di Rosy Bindi.
Questa anteprima tuttavia ha fatto inalberare gli altri candidati, ovvero Nichi Vendola, Laura Puppato e Bruno Tabacci, i quali rivendicano la loro presenza nel programma sportivo e non accettano che le primarie si configurino esclusivamente come uno scontro Bersani vs Renzi.
Per una volta comunque c’è stato l‘happy ending: Enrico Varriale ha invitato il terzetto escluso per dissertare delle proprie passioni calcistiche (l’appuntamento è previsto per le 19.10).
Domenica prossima si svolgeranno le primarie per scegliere il candidato premier del Centrosinistra e noi abbiamo voluto tastare il polso in una sorta di faccia a faccia, allargato però agli altri candidati e cioè Laura Puppato, Nichi Vendola e Bruno Tobacci.
Per i lettori più attenti, avvertiamo che non c’è stato alcun errore di stampa: Varriale, il giornalista a cui il Napoli ha pagato l’albergo in occasione della trasferta in Cina per la finale di Supercoppa italiana (niente di male, se non fosse che era lì come dipendente Rai) ha chiamato l’ultimo candidato “Tobacci“. Ora, le ipotesi sono: o Varriale ha letto male il gobbo, oppure ha voluto effettuare un criptico endorsement nei confronti di Bersani, autore della gaffe sull’idolo sportivo.