Da qualche puntata avevamo criticato Luciana Littizzetto: poco incisiva e meno brillante del solito. Beh, con la puntata di questa sera Lucianina ci ha definitivamente smentiti. Grandissima verve e ottimi spunti comici, per la regina della satira italiana.
Luciana ha iniziato il pezzo di questa sera parlando degli ospiti che l’hanno preceduta: ha paragonato il nuovo presidente dell’Inter, Thoir, al cantante asiatico Psy e ha pregato Matteo Renzi di rottamare Fazio. A questo punto, non poteva mancare un commento su Brunetta (Brumilde, per Lucianina) e sulla separazione del centro destra. Luciana si chiede se adesso Berlu dovrà pagare gli alimenti anche ad Alfano. Matteo Renzi, in realtà, poco prima aveva sospettato che la separazione del PDL servisse solo per acchiappare nuovi voti. Chi avrà ragione?
Nell’attesa di scoprirlo, Luciana ha affrontato un nuovo argomento, ovvero la caduta del satellite sulla Terra:
Che fine ha fatto? Ci hanno fatto venire un’ansia pazzesca, dato che doveva cadere sull’Italia. Adesso niente, non ci fanno sapere nulla. Perché ci devono terrorizzare? Anche con l’aviaria hanno fatto così: una gallina ha tossito a Viterbo, allarme!
Da una catastrofe all’altra: Barbara Berlusconi vuole prendere il posto di Galliani, nel Milan. Per Luciana, in realtà, non cambia nulla, dato che la figlia di Silvio si era già occupata del Milan nel dettaglio (con Pato) e adesso dovrà solo avere una visione più all’ingrosso. Di fatto, secondo Luciana, non cambia proprio niente:
Finalmente Barbara starà tutto il tempo in mezzo alle palle, proprio come suo papa.
Per il resto tra una battuta sui piccioni che preferiscono defecare sulla capitale (“sai perchè? A Roma ci sono i politici e ti assicuro che se avessi le ali ci farei un pensierino anche io”) e una sul protestante che si è inchiodato gli amici di Maria davanti al parlamento russo (“te, Fabio, non potresti mai farlo, ti basterebbero due puntine da disegno”) le risate sono assicurate. Qui il video completo del suo pezzo satirico. Finalmente Luciana è tornata.