Puntata speciale de La Grande Storia in onda stasera alle 21.05 su Raitre dal titolo in onda venerdì 6 gennaio alle 21.05 su Raitre dal titolo La Chiesa Altrove: un viaggio in giro per il mondo, alla ricerca della Chiesa più remota, quella lontana dalla cupola di San Pietro. Un pellegrinaggio nei luoghi meno conosciuti e più nascosti del Cristianesimo. La Siria, l’Etiopia, l’Uganda, il Pakistan, la Turchia… sono luoghi di frontiera dove abitano donne e uomini che hanno fatto una scelta di vita radicale nel nome della propria fede. In questo modo mostra un’immagine della Chiesa contemporanea che va oltre l’ufficialità più nota, molto diversa da come è tradizionalmente conosciuta in Occidente.
Il documentario si struttura come un trittico intorno ai tre pilastri fondamentali del Cristianesimo: la Preghiera e il rapporto con il trascendente; la Carità, non tanto per individuare i grandi protagonisti di questa missione, ma le mille facce anonime della carità nel mondo; il tema della testimonianza, che comprende anche il discorso del Martirio cristiano.
Tra i servizi, quello sul monastero ecumenico di Mar Musa, costruito nel VI secolo e nascosto tra le montagne della Siria. Fondato da un reale etiopico, fu popolato ininterrottamente fino al 1830, e dopo abbandonato per mancanza di vocazioni. Mar Musa, letteralmente Monastero di San Mosè l’Abissino, è una comunità monastica di rito siriaco-cattolico a circa 80 kilometri a nord di Damasco, in Siria. Paolo Dall’Oglio, gesuita romano, l’ha riaperto nel 1980 e restaurato, facendone un luogo di meditazione e di preghiera, centro di incontro tra cristiani e islamici. Padre Dall’Oglio, come tanti altri, si ispira all’esempio di una grande figura del cristianesimo, il beato Charles de Foucauld, che seguì una vita di preghiera, silenzio, lavoro manuale e assistenza ai poveri. Oggi a Tamanrasset, nel Sud dell’Algeria, nel monastero di Assekrem dove lui abitò, la confraternita dei Piccoli Fratelli del Sacro Cuore, segue le sue intuizioni. Padre Dall’Olio è stato appena espulso dalla Siria.
Da segnalare, tra le interviste, quella a Suor Laura Girotto, arrivata come missionaria in Etiopia nel 1993. Ad Adwua, al nord del paese, gli anziani della città avevano chiesto al vescovo di far venire delle suore salesiane per educare i loro giovani. La regione del Tigray era appena uscita da una guerra durata venticinque anni e la popolazione si trovava in condizioni drammatiche. In questi anni, Suor Laura e la sua comunità hanno costruito un centro di educazione che accoglie più di 600 ragazzi di tutta la regione: la missione di Kidane Meheret. Infine particolarmente toccante il servizio sulla persecuzione, una forma di martirio molto diffusa ai giorni nostri. In Pakistan, nonostante le ultime elezioni legislative abbiano sancito la vittoria del Partito popolare, sulla carta laico e moderato, gli ultimi due anni sono stati caratterizzati da un drammatico aumento degli attacchi contro le minoranze religiose di tutta la nazione. Quelli che vengono definiti “attacchi” hanno spesso la forma di fatwa ma anche di assalti armati ai luoghi di culto e di rapimenti di membri delle minoranze.
Il racconto di ogni capitolo e’ stato affidato a tre voci di eccellenza: quello sulla preghiera al Priore Enzo Bianchi, fondatore della comunità monastica di Bose, universalmente riconosciuta come uno dei centri più significativi di incontro ecumenico ed interreligioso del mondo; quello sulla carità a Monsignor Gianfranco Ravasi, biblista e teologo, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa e presidente della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra; infine il capitolo sul martirio sarà commentato dal Professor Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio e attualmente ministro per la Cooperazione Internazionale e l’Integrazione. Saranno loro a farci da guida nei luoghi più segreti dove essere cristiani significa a volte anche rischiare la propria vita. Come i martiri in Turchia e in Pakistan o le suore comboniane che donano la loro vita dedicandosi agli altri in Uganda. Uomini e donne anonimi, sconosciuti ai più, anime di una Chiesa lontana solo geograficamente, ma estremamente vicina agli insegnamenti delle origini.
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