K2 – La montagna degli italiani farà luce sulla scalata della seconda montagna più alta della Terra. Lo dice Marco Bocci e Massimo Poggio a Telesette, gli attori della fiction che andrà in onda su Rai Uno il 18 e 19 marzo in prima serata.
Achille Compagnoni e Lino Lacedelli riuscirono a raggiungere la vetta il 31 luglio del 1954. In seguito Compagnoni accusò Walter Bonatti, uno dei 12 alpinisti della missione, di aver rubato tutto per sé l’ossigeno destinato ai due che sarebbero arrivati sulla cima. Bocci fa sapere:
Ci sono voluti più di cinquant’anni perché venisse dimostrata che questa era una bugia. Questo film racconta la storia come è realmente accaduta e cioè secondo quanto accertato dal Club Alpino Italiano.
Massimo Poggio aggiunge:
In tutta questa storia il cattivo è dunque Compagnoni con le sue false accuse. La fiction cerca di vedere la vicenda anche dal suo punto di vista. Compagnoni, che aveva 39 anni, era un ottimo alpinista, ma l’impresa per lui era l’ultima occasione di gloria e la voleva agguantare ad ogni costo. C’era molta competizione fra lui e Bonatti, che era di fatto il più bravo. Certo che Desio, come capo spedizione, avrebbe dovuto creare più spirito di gruppo, invece ha sempre sostenuto Compagnoni. Anche in seguito, avvalorando la sua versione.
Bonatti era stato incaricato di portare le bombole d’ossigeno all’ultimo campo, il nono. Ma questo era stato spostato a sua insaputa. Così il ragazzo (aveva solo 23 anni) si era ritrovato a passare una notte al freddo. Nonostante tutto era riuscito a consegnare a Compagnoni e Lacedelli le due bombole d’ossigeno, contribuendo non poco al raggiungimento della vetta.
Non è la prima volta che il K2 è protagonista di un film, l’ultimo in ordine cronologico risale al 2001, ovvero Vertical Limit di Martin Campbell. Nel 2007 la Rai ha prodotto un documentario dal titolo K2 – Il sogno, l’incubo.