Domani sera, in seconda serata, torna il talk politico di RaiDue: L’ultima parola. Il giornalista Gianluigi Paragone tornerà a dar la parola ai cittadini, che si preannunciano i veri protagonisti di questa nuova edizione.
In questi ultimi anni il nostro Paese è molto cambiato, ma è cambiata anche L’ultima parola. Cambierà anche quest’anno?
E’ da un anno che abbiamo dato la parola ai cittadini, agli imprenditori, agli artigiani, ai lavoratori, agli studenti. Non intendo togliere a loro la parola, quindi avanti sulla stessa strada. Diminuiamo la dose di politica ed aumentiamo quella di sociale.
Quali saranno i temi della prima puntata?
I temi della prima puntata saranno i temi di tutte le puntate: il racconto della crisi. Voglio vedere in faccia le storie di questa crisi e capire quali possano essere gli sbocchi e le soluzioni.
Tornerà il pubblico parlante in studio?
Assolutamente si. Per chi volesse partecipare, può scrivere a [email protected] e può candidarsi.
Perché dà molta importanza ai social network? Aiutano a raccontare il Paese?
I social network l’importanza se la sono guadagnata sul campo. Possiamo far finta di non vedere questo fenomeno, ma il fenomeno c’è ed ha le bollicine. Il rischio è che la tv sia una bottiglia d’acqua gassata, ma senza le bollicine. Il mondo di internet invece è giovane, senza censure, senza limiti. Per questo può raccontare anche tesi più azzardate e io non ho paura a riportare le loro tesi.
Continuerà anche a cantare?
Si, la canzone dentro al nostro racconto ha una sua funzione ben precisa. E’ un modo per dire che la canzone d’autore italiana ha accompagnato e sottolineato alcuni passaggi importanti del paese. Non esiste solo la canzonetta che si esaurisce con i talent. Non voglio essere un cantante o candidarmi ad X Factor, ma voglio riprendere in mani le sensazioni legate alla musica d’autore.
Cosa contraddistingue L’ultima parola dagli altri talk politici?
L’ultima parola è il programma dei cittadini.
Degli altri talk politici, quale le piace maggiormente?
Li guardo tutti. Santoro resta il più bravo perché il racconto sociale che fa lui è il racconto per eccellenza.
Porterebbe L’ultima parola in prima serata?
Se per andare in prima serata devo diminuire la dose di libertà e di spericolatezza, allora no, sto tranquillamente in seconda.