Maurizio Costanzo parla della sua Domenica In, intervistato da Repubblica, in onda dal 27 settembre su Rai 1 con Paola Perego e Salvo Sottile.
Costanzo parla del cambiamento di pubblico del programma TV:
L’età media si è allungata e quella del pubblico della tv generalista è alta. Ho fatto per undici anni Buona Domenica su Canale 5, so quali sono le abitudini degli italiani. Partiamo alle 16:30 non possiamo iniziare con gli strilli, la gente ti odia, la domenica si appisola dopo mangiato. Faccio un discorso più di marketing che autorale, non puoi prescindere dall’osservazione della realtà. So anche che il pubblico di una certa età ama la memoria, la piacevolezza del racconto, le storie.
Costanzo non punta ai giovani:
Il primo che dice portaci i giovani lo querelo: i giovani non torneranno alla tv generalista né oggi né mai, stanno sul web giustamente. Mi accingo a una domenica contro una Barbara d’Urso che vende un tanto l’etto le emozioni, mi dicono che si sia turbata per il mio arrivo in Rai, ma deve stare tranquilla: il siparietto con Loredana Lecciso che parla di Al Bano e poi compare all’improvviso Romina, io non la farò mai.
Ecco allora le anticipazioni sull’attesa Domenica In di Costanzo:
Con Salvo Sottile vorrei ricostruire fatti di cronaca, anche del passato, con Luca Zanforlin che lavora con me puntiamo sulla memoria, sono il vero antidoto all’Alzheimer, come la Settimana enigmistica. Però chiariamoci: se uno di 45 anni vede Domenica In non prende la scossa, magari scopre o impara qualcosa.
Costanzo punterà anche le teche Rai:
La memoria è vita, un antidoto alla vecchiaia. Le teche sono la nostra storia. Abbiamo immaginato un grande tavolo dove far sedere gli ospiti per fare una specie di gioco della verità. Nei promo vorrei mandare Sottile e la Perego a pranzo da una famiglia, sono loro il nostro pubblico, non dobbiamo fare finta che ci rivolgiamo ad altro.