Va in onda stasera alle 21. 05 Chi l’ha visto? su Rai3, con cui dovrebbe essere chiusa la saga del mistero della scomparsa di Emanuela Orlandi. Tra gli inquirenti prevale ormai la certezza che non ci sia nessun Dna, né di Emanuela Orlandi né di nessun altro sul flauto ritrovato da Marco Fassoni Accetti. Inoltre nel programma si parlerà delle due bambine di 7 e 10 anni, sequestrate, violentate e pugnalate a morte 27 anni fa a Ponticelli.
Gli esperti della scientifica ai quali è stato affidato lo strumento musicale hanno accertato la presenza di oltre 40 reperti biologici, ma le loro dimensioni non consentono una comparazione con il Dna di Emanuela Orlandi ( In realtà , stando alle ultime tecnologie, la comparazione del Dna sarebbe possibile se ci fosse il beccuccio del flauto, cosa che non è mai stata ritrovata ) si chiude cosi, con un interrogativo, questo caso irrisolto.
E oltre al flauto della Orlandi, al centro delle indagini di stasera ci sarà il rapimento, avvenuto 17 anni fa, di Nunzia Munizzi e Barbara Sellini, di 10 e 7 anni. Le due bambine furono sequestrate, violentate e pugnalate a morte e i loro corpi furono dati alle fiamme nella periferia di Napoli. Per l’omicidio vennero arrestati tre ragazzi del loro quartiere, Ciro Imperante, Giuseppe la Rocca e Luigi Schiavo, tutti poco più che maggiorenni.
I tre si sono sempre professati innocenti e adesso, dopo 27 anni di carcere, sono tornati in libertà e hanno chiesto la revisione del processo ( peraltro respinta dal Tribunale ) Vogliono dimostrare che qualcun altro ha portato via quelle due bimbe; ma se davvero non sono stati loro, allora, chi ha fatto del male a Nunzia e a Barbara? Federica Sciarelli cercherà di far emergere qualche indizio che possa far luce su questo caso sul quale non è mai stata fatta adeguata chiarezza.
E infine il caso di Daniele Lopresti, il fotografo dei vip, ucciso mentre faceva footing sulla ciclabile lungo il Tevere a Roma, con un solo piccolo colpo di pistola a media distanza. Daniele si allenava, voleva dimagrire, aveva detto agli amici. In un messaggio inviato dal telefonino aveva scritto: vado a correre, devo rimettermi in forma, l’otto marzo vado in vacanza con una ragazza. Di questa ragazza non è mai stata verificata l’identità e a tre mesi dall’omicidio dell’uomo non è ancora stato fermato nessuno. Ma la famiglia e gli amici chiedono giustizia.