Roberto Saviano l’ha definita una trasmissione di memoria storica del nostro Paese. Inoltre ben 4500 persone hanno firmato una petizione per farla restare dov’è. Sta sollevando un polverone la decisione di Rai3 di chiudere la trasmissione Lucarelli racconta di Carlo Lucarelli. Il tutto sembra per ragioni di budget, anche se il format che per 15 anni è stato ospitato dalla tv pubblica non ha mai subito un calo di ascolti.
Nel coro di proteste levatosi per la scelta di Rai3 rientra anche quello dell’Unione familiari vittime per stragi. In una nota firmata dal suo presidente Paolo Bolognesi si legge:
Dai giornali ci giungono notizie poco confortanti sul futuro della trasmissione televisiva Blunotte prima e Lucarelli Racconta poi. Per tanti anni gli spettatori di Rai3, seguendola, hanno potuto vedere ricostruite molte delle storie che ci riguardano: le stragi che dal 1969 hanno insanguinato il nostro Paese, la P2, il racconto delle attività dei servizi segreti contro la verità e a favore dei terroristi e dei depistatori, Gladio e la mafia. Potremmo continuare a elencare gli argomenti che Carlo Lucarelli e il suo team hanno trattato nel corso del tempo, Ma tanto basta per definire autentico servizio pubblico, a favore dei cittadini e a favore dell’informazione collettiva.
Dello stesso parere anche il giornalista Gianfranco Mascia che aveva scritto:
Capiamo che sia necessario risparmiare, ma nel caso fosse questo il motivo, chiediamo che si trovino le risorse necessarie per far proseguire il programma di Carlo Lucarelli, magari tagliando i veri sprechi che si annidano tra le spese ridondanti di alcuni manager dell’azienda pubblica e di qualche giornalista strapagato.