Gerardo Greco è il nuovo conduttore di Agorà, il programma del mattino di Rai Tre dedicato all’approfondimento politico. Per il giornalista è già arrivato il momento di fare i primi bilanci (dopo quasi due settimane). Al settimanale Vero Tv ha raccontato di essere soddisfatto degli ascolti del programma. La ricetta del successo? Aver mantenuto la linea editoriale del suo predecessore, Andrea Vianello:
Abbiamo mantenuto una linea editoriale simile a quella delle ultime due edizioni di Agorà e gli ascolti ci stanno premiando. Il mio rientro da New York è stata un’idea di Andrea Vianello, per portare un po’ di stile narrativo americano nel racconto della nostra politica.
La proposta di condurre Agorà è arrivata improvvisamente ed è stata e Greco l’ha immediatamente accettata:
Sono arrivato a New York nel 2001. Poi, per questioni di lavoro mia moglie si è trasferita a Roma con mio figlio e quindi ho cercato di avvicinarmi in Italia. All’inizio ho condotto Unomattina Estate, poi ho colto al volo l’opportunità di presentare Agorà.
Il neo direttore di Rai Tre, Andrea Vinello, ha avuto un compito gravoso: non solo trovare il suo stesso sostituto ma trovare anche una persona in grado di raccontare i fatti della politica italiana in maniera obiettiva:
Negli Stati Uniti, i conduttori fanno dell’indipendenza un punto d’onore. Io seguirò la scuola americana. Rai Tre mi ha scelto per essere attento ai fatti.
Greco ci tiene a precisare che i talk politici americani hanno una grande differenza rispetto a quelli di casa nostra:
In America l’informazione è molto “fact cecking”, ovvero controlla se le affermazioni dei politici siano vere. In Italia, i talk sono come i giornali: ognuno ha una linea editoriale precisa. La nostra è raccontare i fatti per quello che sono.
Gerardo continuerà l’esperienza con Agorà? Si vocifera il suo arrivo a Radio Rai nelle vesti di direttore…